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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Il Paese delle meraviglie

Mi chiedo spesso come possano i cittadini degli altri Paesi europei (ma anche degli Stati oltreoceano) non desiderare con tutte le loro forze di vivere in Italia. E non soltanto per la bellezza impareggiabile della nostra penisola, con le sue coste, le montagne, il mare, gli scenari naturali che da nord a sud contraddistinguono queste terre; non soltanto per le ineguagliabili ricchezze storiche, artistiche e culturali, i suoi musei, le chiese, i tesori archeologici e le vestigia che testimoniano la grandezza passata; non soltanto per la cordialità tipica di noi italiani, per la nostra simpatia, per lo spiccato senso di ospitalità e per la squisita cucina delle nostre tante tradizioni gastronomiche. In fondo si tratta di caratteristiche ormai ben note che caratterizzano l'idea del bel Paese all over the world.

Quel che invece mi sorprende da qualche tempo a questa parte è l'appeal che l'Italia ha imparato ad esprimere in settori inaspettati e, anzi, non sempre facilmente esportabili sotto il marchio del made in Italy. Un'incredibile attrazione che ha a che vedere con argomenti di grande sensibilità per i tempi che viviamo e che potrebbe sfociare, a breve, in veri e propri esodi di massa verso il nostro Paese.

Prendiamo il caso, ad esempio, della crisi che sta interessando da mesi l'economia mondiale: ebbene, il nostro premier non ha fatto come tanti altri capi di Stato e di governo che si sono limitati a lanciare allarmi su tensioni sociali o ad invocare chissà quali malaugurati scenari apocalittici. Berlusconi ha invece assicurato a più riprese che si tratta di un fenomeno ciclico come ce ne sono stati altri in passato, per il quale, comunque, il governo ha già posto in essere rimedi idonei e predisposto strumenti volti a fronteggiarne gli effetti sull'economia reale.

Guardiamo alla cosiddetta crisi del sistema bancario: anche qui noi italiani abbiamo scoperto di poter dormire sonni tranquilli. Le nostre banche, infatti, a differenza di quanto accaduto per esempio negli Usa e nel Regno Unito, hanno criteri di concessione del credito molto più scrupolosi della norma, con controlli e vincoli maggiori verso la normale clientela (un po' meno verso i clienti privilegiati, come le grandi aziende quotate in Borsa) e tassi di interesse più alti della media studiati appositamente per scoraggiare in partenza operazioni come quelle che hanno portato al fallimento di istituti finanziari oltreoceano.

In materia sanitaria – tanto per essere attuali – nessuna preoccupazione può venire dal pericolo della febbre suina che proprio oggi ha spinto l'OMS ha portare a 4 il livello di allerta pandemia. Prima di tutto, perchè sono tanti e tanti anni che non importiamo più carne di maiale dal Messico e quindi i nostri allevamenti sono al sicuro; e poi perchè, come ci hanno ripetuto in questi giorni ministri ed esperti del settore, l'Italia possiede una cospicua scorta di farmaci che, nonostante ancora si stia studiando un vaccino specifico, sono in grado comunque di assicurare una adeguata copertura contro questo nuovo ceppo influenzale.

Vogliamo parlare della nostra situazione politica? Beh, qui addirittura sfioriamo la perfezione: dove lo trovate, infatti, un Paese con una maggioranza così schiacciante al governo? Un Paese che, a distanza di un anno dalle elezioni, sa esprimere percentuali altissime di consenso popolare per l'operato del premier e del suo governo? Un Paese dove l'opposizione non si limita a fare la sua parte, ma si presta favorevolmente a fare spesso anche quella della maggioranza, in un clima di concordia che non si registrava dalle antiche coalizioni del cosiddetto compromesso storico? Un Paese dove è scomparsa quasi del tutto una delle due forze politiche in lizza, la sinistra? Un Paese dove le ministre sono anche belle gnocche e le candidate in lista per le europee ex veline?

E tutto ciò senza dimenticare che l’Italia è il luogo dove nulla è impossibile. Dove può materializzarsi un G8 in pompa magna là dove, fino a pochi giorni prima, c’erano solo macerie e sangue, distruzione e dolore. Dove, grazie all’occhio benevolo delle istituzioni e alla capacità creativa tipicamente nostrana di interpretare le norme vigenti, si riesce ad essere intestatari di una social card e, al tempo stesso, ad andare a fare la spesa in suv.

Come non essere orgogliosi del nostro modo di combattere la mafia e delle normative vigenti in materia che, a detta dei nostri esperti e governanti, sono fra le migliori attualmente in circolazione, al punto di poterle promuovere all’estero come modello di riferimento. Come non essere soddisfatti di assicurare ai nostri parlamentari europei una remunerazione più alta dei loro colleghi stranieri di stanza a Strasburgo e di poterli tutelare, quando a breve tali remunerazioni saranno pari per tutti, con un’apposita indennità messa a disposizione dai loro colleghi del Parlamento nazionale.

E se tutto ciò non bastasse, come dimenticare l’attrattiva incredibile di essere il Paese con la nazionale di calcio campione del mondo e di sentirsi tali almeno per un altro anno? E poi dice che l'immigrazione è in aumento...

Commenti

  1. vedo che si è unita anche Stella, qualcosa mi dice che mi abbia seguito :):):)
    Marcus te ne ho portati tanti amici in questi giorni: Indie, Guernica e ora Stella :)

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  2. http://www.lacameradeiblog.com/2008/05/traduttore-per-blogger.html segui semplicemente queste indicazioni, al posto di quel blog metti "relativismi" e apri HTML e ci vuole un attimo! :)

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  3. oh, marcus, auguri in ritardo per il 25 aprile ...per san marco, non per la festa della... liberta' (puah!)

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  4. Eheheh... Grazie indie!
    Piuttosto, scusa se mi sono fatto prendere un po' la mano sul tuo blog...

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  5. Caro arrgianf, ci ho provato a più riprese, seguendo le istruzioni passo passo... Niente da fare. Boh, ci sarà qualche problema nello script della mia pagina che impedisce il corretto funzionamento del gadget. Va beh, farò altrimenti. Grazie comunque!

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  6. aspe.. ma dovresti inserire un HTml normale, come aggiungi per esempio i vari gadget, e poi fai incolla il codice che trovi nel blog che ti ho detto prima. A questo punto ti compaiono le bandierine. Io invece non son ancora riuscito a far quel coso.. ma Dove devo cliccare??? Su elementi pagina???

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  7. Noooo! Allora, fai così:
    1) apri un nuovo post
    2) all'inizio del post scrivi un sommario del tipo: "Sul [argomento in questione] leggi anche:", selezionalo e rimpicciolisci il carattere (è meglio); poi vai a capo, crea un elenco puntato e inserisci il titolo del post vecchio che ti interessa richiamare; infine linka questo titolo al post
    3) se hai altri post da linkare ripeti il passaggio 2; altrimenti vai a capo e scrivi il testo del nuovo post.
    E fra poco voglio vederlo online...!

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  8. "crea un elenco puntato" è qui il problemaaaa dove lo prendo???

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  9. Vedi l'interfaccia dove scrivi i post? Sulla destra delle formattazioni sinistra, centrato, destra, giustificato, trovi prima il pulsante per creare un elenco numerato e poi quello per creare l'elenco puntato.

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  10. Potrei anche dire il Paese dei Balocchi???!!!
    Oggi sono in vena di rapporti realtà-letteratura.

    Ma poi lo sappiamo che fine hanno fatto Lucignolo & Co.!!!;)

    ...Spaghetti, pizza e mandolinooo!
    Il mandolino serve per non far pensare a tutto ciò che non funziona.Come dire?Canta che ti passa!

    La pizza a tappare la bocca.
    E gli spaghetti???

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  11. Gli spaghetti, insieme alla mafia, sono il nostro ministro degli esteri in pectore, indipendentemente dal colore del governo...

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  12. "prima il pulsante per creare un elenco numerato e poi quello per creare l'elenco puntato."

    appunto.. da me manca!

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  13. ma certooo ora ho capitooooo. Nel post io scrivo sempre su "html" e mai su "scrivi". Invece è su scrivi che compaiono tante cose...

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