Passa ai contenuti principali

In primo piano

88 Arenula e tutto cominciava...

E SONO 37! Trentasette anni di ufficio stampa nello stesso ministero. Un lasso di tempo niente male, considerando il ministero in questione... Nel 2010 un collega del giornale radio Rai, che per lavoro aveva contatti da anni con molti uffici stampa ministeriali, mi disse che, molto probabilmente, il mio collega Giovanni e io eravamo gli addetti stampa più anziani di tutta la pubblica amministrazione centrale. Beh, se aveva ragione, credo che oggi quel 'forse' se lo siano portato via i 15 anni passati da allora. Ricordassi il nome del collega giornalista, lo chiamerei per curiosità... Il mio collega Giovanni, entrato due mesi prima di me, da qualche anno non è più all'ufficio stampa. Sicché potrei essere rimasto il più anziano (in termini di servizio, ovviamente) addetto stampa di tutta la Pubblica Amministrazione centrale. Il che mi lascia un po' come Pantani quando decideva di alzarsi sui pedali e... ci vediamo al traguardo! Peccato che non ci sia più il mio adorato...

Frammenti di vita coperti di polvere e di morte

E' ancora il momento dello shock. A distanza ormai di quasi ventiquattr'ore siamo ancora tutti senza parole. Gli occhi pieni di dolore e rovina, il cuore gonfio di sgomento e disperazione. Quel che ha travolto questa notte l'Abruzzo non è concepibile.

Mezza Italia, da questa mattina, davanti alla televisione. Le immagini, simili a tante altre viste tante volte, hanno sconvolto il mondo. Case e chiese e palazzi e strade distrutte e rase al suolo: visti dall'alto sembrano tanti piccoli presepi che una mano vigliacca e assassina si è divertita a sbriciolare.

Le voci e i volti di persone distrutte, affaticate, sofferenti. Il rumore delle pietre sollevate e passate di mano in mano per liberare uno squarcio di luce e d'aria per chi ancora potrebbe essere lì sotto. Le urla disperate dei sopravvissuti che reclamano chi non c'è più, gli strazianti lamenti che salgono da sotto resti di case, gli applausi calorosi che accompagnano il ritrovamento di un altro superstite estratto da sotto tonnellate di macerie.

Mezza Italia, da questa mattina, accorsa in Abruzzo. Mi vergogno di essere qui, seduto davanti alla televisione, a scrivere invece che a scavare. Vorrei essere uno di quegli uomini e donne che sono andati là a dare una mano, a curare e rincuorare, ad aiutare chi si è salvato, a distribuire pasti, medicine, coperte, a montare tende. A fare tutto quel che c'è bisogno di fare.

Grandi, grandissimi cuori di persone sempre disponibili e pronte: li vedi lì, a prendere a mazzate un muro con tutta la rabbia che hanno dentro; a sollevare pietre enormi per avanzare di un altro palmo verso qualcuno lì sotto, forse ancora vivo, forse già morto; ad organizzare un campo da adibire ora ad ospedale, ora a mensa, ora a dormitorio, ora a cimitero.

Quelli che fanno e quelli che guardano... Giuro, stasera mi odio!


Commenti

  1. ti ringrazio tanto per il mio link, ma c'è poco da gioire :( speravo si fermassero a solo 20 i morti come scritto ieri mattina nel post, e invece stamane sono oltre 150 :(:(:(:(:(:(

    RispondiElimina
  2. http://arrgianf.blogspot.com/2009/04/attualita-aumenta-il-numero-dei-morti.html ho messo dei numeri di telefono utili per donazioni.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari