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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Avrei dato due anni di vita per stare su quel palco!

E' finita con il pubblico in delirio, in piedi che batteva le mani a tempo di We will rock you e tornava ad urlare a squarciagola il ritornello cantato fino a poco prima. Come un grido di battaglia, un urlo di riconoscimento fra gente accomunata dalla stessa passione per il rock immortale dei Queen.

Per la verità, la sottile e invisibile barriera che divide artisti e spettatori relegando ciascuno al proprio ruolo si era già dissolta una decina di minuti prima, sulle note dell'epica We are the champions. E a quel punto, dopo due ore e mezza di ascolto in rigoroso silenzio e, al massimo, di ritornelli canticchiati tra sè, nessuno tra platea e galleria è più riuscito a trattenere quel canto liberatorio che era impossibile tenere dentro oltre. We are the champions, my friends! Sì, eravamo tutti campioni in quel momento magico e avevamo un gran bisogno di urlarlo a gran voce. Come un ringraziamento verso quegli splendidi ragazzi che fino a quel momento ci avevano condotto per mano fra le note di quel rock. Come un sabba impazzito, dove ciascuno continuava ad urlare quel ritornello sebbene nessuno riuscisse più a sentire la propria voce.

Grandi, grandissimi davvero i sette attori principali della storia. Accade spesso, infatti, in queste cover italiani di famosi musical anglofoni che per mediare tra esigenze di recitazione, canto e ballo gli artisti selezionati dal casting non siamo proprio all'altezza del compito, con lacune più evidenti proprio nella parte vocale. Non è il caso di questo spettacolo. Qui l'impianto vocale doveva essere all'altezza della musica dei Queen e della straordinaria ugola di Freddy Mercury... E così è stato. E per tutte e sette le voci protagoniste! Non una voce che non fosse all'altezza delle altre e tutte di altissimo livello!

Bellissimo il timbro naturale di Galileo, di straordinaria potenza quello della cattivissima Killer Queen (mammamia, mammamia... magnificooo ohoh oh oh oh!). Ottime voci da rock le altre tre maschili, di Khashoggi, Brit e Pop, con una menzione particolare per quest'ultima per la sua suggestività nelle parti narrative. Affilate e grintose quelle femminili di Scaramouche e Ozzie.

Fra i molti i momenti impressionanti per riuscita vocale e musicale, segnalo il meraviglioso duetto fra Killer Queen e Khashoggi sulle note di Somebody to love e l'altrettanto suggestivo Under pressure fra Galileo e Scaramouche. Bellissimi per coreografie e costumi anche gli insiemi di Fat bottomed girls, Seven seas of Rhye e Crazy little thing called love.

E come non dire degli straordinari musicisti? Sulla brochure c'era scritto "Con le misiche originali dei Queen suonate dal vivo!", ma fino quasi alla fine nulla mi aveva fatto pensare a qualcosa di diverso da ottime basi musicali. Io, miscredente! Infatti ad un certo punto, nella parte superiore del palcoscenico, ecco sollevarsi a sorpresa la copertura che celava i musicisti alla vista: un piccolo spazio dove non più di una decina di persone erano assiepate da quasi tre ore a suonare meravigliosamente tutto il rock dei Queen! Bravissimi a dir poco, sono stati accolti da un vero e proprio boato dal pubblico: un grazie detto tutti insieme con un interminabile applauso!

Una menzione particolare per due momenti inaspettati: le versioni delle bellissime Radio Ga Ga e No-one but you cantate in italiano... Incredibile, mai avrei pensato potessero essere altrettanto belle!

Difficile vedere un musical rock di questo livello nel nostro Paese e, nonostante la mia personale aspettativa fosse molto alta anche per via degli altisonanti commenti di chi lo aveva già visto, mai mi sarei aspettato uno spettacolo del genere. Un'emozione unica, coronata, a rappresentazione conclusa, con un ultimissimo regalo da parte di artisti e musicisti: una Bohemian rhapsody di rara intensità, cantata e interpretata in maniera indimenticabile da tutti i venti e più artisti sul palco. Un ultimo brivido finale che ha strappato davvero l'anima a tutti i presenti.

Commenti

  1. Ciao amicone ho dovuto rimandare il viaggio influenza intestinale ..PURE QUELLA CE VOLEVA UFFA !!!

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  2. Per Marianna:

    Quando si dice la sfiga...! Ad meliora!
    Un bacione!

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  3. Ma te....
    in ogni teatro che vai..
    posto d'onore che trovi?
    ma com'è sto fatto?
    stavi nel "balcone"!!!
    Te possino!
    hiihihihihihihihihihhi

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  4. Per Dark:

    Magari, amica mia! Questi biglietti li ho avuto in dono dai miei colleghi... E comunque non si trattava di balcone, nè di balconata: ero in seconda galleria, un po' lontano ma ben rialzato. Mi sono goduto tutti i movimenti sul palco. La piccola clip che ho inserito non ti tragga in errore: ero già col cappotto vicino alle scale dell'uscita quando l'ho girata.

    Però Dark mia... CHE BRIVIDI! E CHE VOCI!!! Non so se il tour italiano preveda tappe in Sicilia, ma qualora fosse, fai di tutto per non perderlo!

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  5. ^__^
    Ma tu, però se avrai notizie, fammi sapere!

    PS fuori tema....velo pietosissimo per il vincitore e per lo schifo di Pupo e co...
    ma hai visto chi è arrivato tra i 3 in finale?
    ^___^
    ehehehehehehehe

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  6. Per Dark:

    Niente da fare. A quel che leggo il tour dovrebbe concludersi il 7 marzo a Roma. Mi dispiace.

    Quanto a Sanremo... non ne parliamo. Sono uscito a mezzanotte dal teatro e, tornando a casa, ho seguito in macchina l'esito finale. Che schifo di terzetto! E mi son dovuto pure prendere gli sberleffi del buon Gianluigi (a cui dovrò pagare il caffè) per la vittoria di Scanu, che aveva pronosticato dall'inizio (e anche dopo l'eliminazione!).

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  7. Sento che per quella frase "schifoso terzetto" dove hai incluso il mito, potrei alterarmi...
    ma dato che devo scappare...
    farò finta di non aver letto la seconda parte della risposta...
    Te possino (elevato all'ottava!)
    Un bacione cusssMar^___^

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  8. Benee son contento che ti sia piaciuto :)

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  9. Beh, ti tratti bene carissimo!:)

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