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Trump people

A VOLTE RITORNANO. Sarebbe stato troppo facile e scontato come titolo. Ormai troppe cose e troppe persone ritornano e non più solo a volte. Il problema, semmai, è COME ritornano. L'era del secondo Trump, 47° presidente degli Stati Uniti d'America, inizia oggi. E prende il via con una vittoria schiacciante negli Stati chiave e nel voto popolare. Una vittoria che vede il partito Repubblicano impadronirsi delle istituzioni da cui dipendono il potere esecutivo e legislativo, con Trump alla Casa Bianca e Senato e Camera - a meno di clamorose sorprese nello spoglio degli ultimi voti - che sono a un passo dal tingersi del rosso del Republican Party.  A questo si aggiunga la maggioranza dei 9 giudici che compongono la Corte Suprema, la più alta corte della magistratura federale Usa, di cui tre nominati dal tycoon durante il precedente mandato, due da Bush figlio e uno da Bush padre, mentre sono solo tre quelli di nomina democratica (due da Obama e uno da Biden). In questo modo salta de

Senato: tutti pazzi per Mariastella

Ore 10:36, l'Ansa batte il seguente lancio:
++ FLASH ++ SCUOLA: SENATO; E' LEGGE DL GELMINI ++ FLASH ++
++ SCUOLA: SI' SENATO A CONVERSIONE DECRETO, E' LEGGE ++
VOTA A FAVORE LA MAGGIORANZA, CONTRO PD, IDV E UDC
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Il Senato approva, in via definitiva, la conversione in legge del decreto Gelmini sulla scuola con 162 a favore, 134 controri e tre astenuti. Il provvedimento, approvato il 9 ottobre dalla Camera, non è stato modificato dai senatori e ora è legge. (ANSA).

Poche ore più tardi, alle ore 16:45, sempre l'Ansa scrive:

SICUREZZA: DL ANTICAMORRA; SENATO, MANCA NUMERO LEGALE (ANSA) -
ROMA, 29 OTT - L'assemblea del Senato non è in numero legale. La seduta è stata
sospesa dal presidente di turno Vannino Chiti e riprenderà alle 17. L'Aula di
palazzo Madama è impegnata nella discussione generale del ddl di conversione del
decreto anti-camorra che prevede, fra le altre misure, l'impiego di 500 militari
nel controllo del territorio. (ANSA).

Non occorre entrare nel merito dei due provvedimenti. Non occorre neanche schierarsi a favore o contro le motivazioni che hanno portato il governo a vararli. Non ha importanza. E' la gravità della contraddizione che meriterebbe, già solo di per sè, una profonda riflessione da parte dei nostri parlamentari. E un corteo da parte nostra.

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