Ahahah! Questa cosa mi fa troppo ridere. Troppo... davvero! Potrebbe rivelarsi il tormentone delle prossime cronache politiche e tenerci impegnati addirittura per tutta l'estate...!
Stavo riflettendo sulle ultime dichiarazioni rilasciate venerdì scorso dal ministro Alfano nella sua prima uscita pubblica come segretario politico del Pdl. In particolare, pensavo alla sua dichiarazione sulle imminenti dimissioni da guardasigilli che, secondo quanto da lui stesso affermato, dovrebbero giungere in questa settimana. Oggi siamo ormai a mercoledì: quindi mancano soltanto tre giorni, dando per scontato che di domenica non ci si dimette.
Alla sua affermazione è seguita ovviamente la domanda del giornalista (e di un po' tutto il mondo dell'informazione politica) sul nome del suo successore alla guida del ministero della giustizia. Su questo Alfano ha prima nicchiato e poi risposto con un laconico: i ministri vengono proposti dal presidente del consiglio e nominati dal capo dello Stato, quindi io non c'entro.
Ora pensavo: c'è anche il caso che all'interno della maggioranza - già spaccata e divisa in più fazioni, a partire da quella pro o contro lo strapotere della Lega - non si sia arrivati ad un compromesso sul nome del prossimo titolare di un ministero tanto delicato. Delicato già in senso assoluto, ma ancor più nel caso di un governo che abbia come premier Silvio Berlusconi, da anni nei guai con la giustizia e altrettanto da anni in guerra con giudici e pm. Il prossimo ministro dovrà inevitabilmente sposare e portare avanti la linea politica del capo, avere la forza e il credo necessario per proporre e sottoscrivere qualsiasi legge ad personam, avere la giusta abilità oratoria nonchè la faccia tosta per difendere giuridicamente l'indifendibile di fronte agli italiani.
Può darsi quindi che la scelta del prossimo ministro della giustizia non sia così facile e nemmeno così immediata: magari Berlusconi&co potrebbero decidere di utilizzare il periodo estivo proprio per pensarci bene, in modo da individuare il nome giusto per la ripresa dell'attività politica a settembre.
Ed ecco quindi il motivo della mia iniziale ilarità: con un ministro dimissionario a metà luglio e un successore che potrebbe essere nominato a settembre che succede? Che il ministero della giustizia rimarrebbe per un certo periodo senza ministro. E cosa accade in questa situazione? Che il premier ne assume la titolarità ad interim, come già accaduto in passato proprio alla giustizia. E Silvio Berlusconi ministro della giustizia non è un'idea che scatena in voi le stesse grosse, grasse risate che ha scatenato in me? Chi meglio di lui? Ve lo immaginate Dracula a capo dell'Avis? O una volpe a guardia del pollaio?
Ahahahah!!! Ahahahahahahah!!! Questa risata ci seppellirà! Per tutta l'estate!!!
la figura dice tutto:
RispondiEliminaucciderebbe la giustizia e so cxxi dopo!