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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

La crisi economica e l'apocalisse di Tremonti

Quest'uomo ha un problema: è ossessionato da un'idea e non riesce più a venirne fuori. La ripete continuamente a se stesso e agli altri, come uno slogan, anzi di più: come un mantra. Come un disco incantato, torna e ritorna sempre sullo stesso punto. Non sarà il caso, come si faceva con i vecchi mangiadischi, che qualcuno gli dia una bottarella?

18 aprile, Corriere della Sera, pag. 34. Tremonti a Berlino: «La mia impressione è che l'Armageddon finanziario, l'apocalisse, non ci sarà. Possiamo dire che il collasso della finanza non ci sarà negli Stati Uniti e nemmeno nell'Europa dell' Est, che erano i due grandi rischi di pochi mesi fa».

20 aprile, Corriere della Sera, pag. 6. Tremonti alla trasmissione In Mezz'ora (Raitre): «L'apocalisse non c'è stata e ora la gente può tirare un sospiro di sollievo, l'incubo degli incubi è finito. Restiamo in una situazione di incognita, ma la mia impressione è che la prima causa della crisi cioè la caduta della Borsa e della finanza si sta riducendo».

24 aprile, Corriere della Sera. Tremonti a Washington per il G7 dei ministri finanziari: «Ciò che ho cercato di dire in questi mesi è che è finito l'incubo degli incubi. La crisi c'è ancora e prende forme diverse. In alcuni giorni ha segni negativi e in altri giorni cominciano segni inaspettatamente positivi. Finita la fase dell'Apocalisse, non è subito Pasqua, c'è di mezzo la Quaresima».

16 maggio, Corriere della Sera. Intervista a Tremonti: «Con la discesa in campo dei gover­ni e della politica il rischio dell’apocalisse fi­nanziaria globale non c’è più. La crisi continua, ma come tutte le crisi avrà un termine e molti indicatori lo anticipano» (...) «Superato il rischio dell’apocalisse, la crisi si è spostata dalla dimensione finanziaria al com­mercio internazionale, dove i volumi si sono abbattuti del 30 per cento. Una serie di indica­tori, se volete aneddotici, empirici, psicologici, sembrano dirci ora che il crollo si sta ferman­do».

Oltre ad evidenziare la presenza di questa vera e propria ossessione, gli articoli a cui si fa riferimento sono forieri inoltre anche di alcune dichiarazioni che, a mio parere, testimoniano una volta di più la strategia di disinformazione attuata in tema di crisi economica mondiale, nonchè l'abissale distanza (per non dire il disinteresse) per gli effetti da questa causati nell'economia reale, cioè nei quotidiani problemi di tutti noi ad arrivare a fine mese.

Ecco, in breve, alcune "perle" di Tremonti:

[la cri­si] «Era in incubazione dall’agosto del 2007, ma esplode nell’ottobre dell’anno scorso. Come per caso, ma non è stato un caso, in un’isola remota del Nord Atlantico, a Reykjavik: la Sa­rajevo della crisi, almeno in Europa. (...) La notte del 9 l’Islanda dichiara bancarotta».

Eppure, non sembrava questa la situazione in ottobre, nessuno ce l'aveva raccontata in questo modo, solo dal web trapelavano notizie di questa portata. Anche se qui si cominciava già a scrivere qualcosa... prima qui e poi qui.

«Ora non di­co che la crisi sia finita, ma abbiamo superato la fase della potenziale rottura del sistema, il crollo delle ban­che, delle industrie, dell’oc­cupazione».

Superato...?!?! Ma stiamo scherzando?! O forse stanno scherzando gli analisti di Eurostat o quelli dell'Istat? E poi, con quale coraggio Tremonti dà per superata la crisi dell'occupazione? A parte tutto quello che potrebbero dire i milioni di disoccupati italiani, i milioni di precari e le centinaia di migliaia in cassa integrazione, solo pochi giorni fa le stime dell'Unione Europea sull'occupazione in Italia erano più che pessimiste...

«Devo incontrare il signor capitalismo, il signor mercato, il signor mercato finanziario e il signor governo - ha detto ancora Tremonti - e dobbiamo verificare lo stato di salute di tutti questi signori».

Già... il Signor Cittadino, come al solito, resta alla porta, poichè nei palazzi della politica lui non ha voce in capitolo. E' incredibile! Però, poi, come si cercano i cittadini quando è il momento delle elezioni... quando scatta l'ora della solidarietà... quando c'è bisogno dei soldi dello Stato (cioè, nostri!) per salvare le banche, la Fiat, l'Alitalia - e chi ne ha più ne metta - dal fallimento...

Come si fa a fare in modo che questa gente la finisca una volta per tutte di prenderci per il... verso sbagliato?

Commenti

  1. Ciao Marcus....
    innanzitutto grazie per il tuo manoscritto....e complimenti. Guarda, sarò breve anche perchè non mi va di guastarmi l'umore ancor di più oggi. Ti dico solo che l'antipatia che nutro per questo soggetto è incredibile ed indescrivibile!
    Buon sabato!

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  2. senti, meglio il gatto o la volpe (quello che ieri: "il diluvio è passato, stiamo meglio di prima", proprio il giorno in cui viene detto che il nostro PIL per il primo trimestre del 2009 è peggio di quello del 476 d.C.) ?

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  3. Per dark:
    Grazie per i complimenti, che ricambio: mi è piaciuto aderire alla tua iniziativa. E poi mi piace il tuo blog!

    Per indie:
    Lui è il gatto
    ed io la volpe
    siamo in società
    di noi
    ti puoi
    fidar".
    Loro staranno bene sempre, non so se "meglio di prima", di certo meglio di noi... E probabilmente era già così ai tempi della caduta dell'impero romano.

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  4. Ciao Marcus!

    Dunque, Berlusconi e Tremonti stanno duellando all'ultimo sangue per aggiudicarsi la scudetto.
    Il primo posto per quanto riguarda scarsa sopportazione.

    Tremonti davvero, mi infastidisce anche quando parla!!
    Ostenta un'aria da sufficienza come pochi...
    E come hai fatto notare ha anche un vocabolario alquanto ristretto.

    Ci prende palesemente per il c*lo, ma accà nisciun è fess!!!!

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  5. Cara Guernica, sono d'accordo con te, tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, in lotta per il titolo di insopportabilmente insopportabili (eheheh) sono ben più di due!
    I miei complimenti per la scelta del nuovo top e per il coraggio dimostrato nel cambiamento!

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  6. benvenuto nel mio blog. Ho fatto un giro da te e vedo che sei impegnato nel fare informazione. Sono felice di questo, l'informazione di massa che gira, peggiora sempre di più

    rispondendo alla tua domanda, è incredibile in effetti come certi individui riescano a prendere in giro tutti e tutti i giorni.

    Forse dobbiamo fare un salto politico culturale in questo paese...


    complimenti per il blog e buon lavoro.

    ciao

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  7. Per giordan:
    O forse dovremmo far saltare loro qualche giro in questo gioco dell'oca del Palazzo del quale ormai hanno imparato ogni trucco...
    Benvenuto qui da me, accomodati pure e a presto!

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  8. “Apocalisse”, dal greco Apokalipsis significa “rivelazione”; si intitola così l’ultimo libro del Nuovo Testamento. Il termine appartiene quindi al linguaggio della teologia!
    Così mi chiedo: che cosa significa l’abuso di “Apocalisse” da parte di un ministro ( + o meno laico) dell’economia? Egli, come S. Giovanni si ritiene forse messaggero di un nuovo verbo economico-religioso?
    Annuncia costui l’avvento del suo presidente celeste sui satanelli no global, anarchici, intellettuali, autori di satira, intellettuali, giudici, insegnanti, operai e cattocomunisti?
    No, perché se è così la colpa è nostra: di noi scettici che rifiutiamo la luce…

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  9. Per riccardo:
    Certo, così dopo l'"unto del signore", ora abbiamo il "messaggero di un nuovo verbo". E poi ci meravigliamo che questi signori pensino di vincere le prossime elezioni a mani basse!
    A presto Riccardo!

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