Adattarsi, nel bene e nel male
È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno. Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...
Ciao Marcus....
RispondiEliminainnanzitutto grazie per il tuo manoscritto....e complimenti. Guarda, sarò breve anche perchè non mi va di guastarmi l'umore ancor di più oggi. Ti dico solo che l'antipatia che nutro per questo soggetto è incredibile ed indescrivibile!
Buon sabato!
senti, meglio il gatto o la volpe (quello che ieri: "il diluvio è passato, stiamo meglio di prima", proprio il giorno in cui viene detto che il nostro PIL per il primo trimestre del 2009 è peggio di quello del 476 d.C.) ?
RispondiEliminaPer dark:
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, che ricambio: mi è piaciuto aderire alla tua iniziativa. E poi mi piace il tuo blog!
Per indie:
Lui è il gatto
ed io la volpe
siamo in società
di noi
ti puoi
fidar".Loro staranno bene sempre, non so se "meglio di prima", di certo meglio di noi... E probabilmente era già così ai tempi della caduta dell'impero romano.
Ciao Marcus!
RispondiEliminaDunque, Berlusconi e Tremonti stanno duellando all'ultimo sangue per aggiudicarsi la scudetto.
Il primo posto per quanto riguarda scarsa sopportazione.
Tremonti davvero, mi infastidisce anche quando parla!!
Ostenta un'aria da sufficienza come pochi...
E come hai fatto notare ha anche un vocabolario alquanto ristretto.
Ci prende palesemente per il c*lo, ma accà nisciun è fess!!!!
Cara Guernica, sono d'accordo con te, tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, in lotta per il titolo di insopportabilmente insopportabili (eheheh) sono ben più di due!
RispondiEliminaI miei complimenti per la scelta del nuovo top e per il coraggio dimostrato nel cambiamento!
benvenuto nel mio blog. Ho fatto un giro da te e vedo che sei impegnato nel fare informazione. Sono felice di questo, l'informazione di massa che gira, peggiora sempre di più
RispondiEliminarispondendo alla tua domanda, è incredibile in effetti come certi individui riescano a prendere in giro tutti e tutti i giorni.
Forse dobbiamo fare un salto politico culturale in questo paese...
complimenti per il blog e buon lavoro.
ciao
Per giordan:
RispondiEliminaO forse dovremmo far saltare loro qualche giro in questo gioco dell'oca del Palazzo del quale ormai hanno imparato ogni trucco...
Benvenuto qui da me, accomodati pure e a presto!
“Apocalisse”, dal greco Apokalipsis significa “rivelazione”; si intitola così l’ultimo libro del Nuovo Testamento. Il termine appartiene quindi al linguaggio della teologia!
RispondiEliminaCosì mi chiedo: che cosa significa l’abuso di “Apocalisse” da parte di un ministro ( + o meno laico) dell’economia? Egli, come S. Giovanni si ritiene forse messaggero di un nuovo verbo economico-religioso?
Annuncia costui l’avvento del suo presidente celeste sui satanelli no global, anarchici, intellettuali, autori di satira, intellettuali, giudici, insegnanti, operai e cattocomunisti?
No, perché se è così la colpa è nostra: di noi scettici che rifiutiamo la luce…
Per riccardo:
RispondiEliminaCerto, così dopo l'"unto del signore", ora abbiamo il "messaggero di un nuovo verbo". E poi ci meravigliamo che questi signori pensino di vincere le prossime elezioni a mani basse!
A presto Riccardo!