"Andrò per avvocati anch'io. Ho già dato il mandato di prendere in mano la situazione". Così tuonò il suo Signore. E così, da un giorno all'altro, il fido Ghedini si ritrovò a dover preparare l'ennesima battaglia - anzi, una vera e propria guerra - questa volta, però, su un terreno che aveva ormai sepolto nei suoi ricordi più lontani.
E sì che un barlume di speranza il suo Signore l'aveva riaperto, lasciandosi andare dall'impeto della rabbia e dell'indignazione, quando subito dopo - nell'
intervista concessa alle testate unificate di Corriere e Stampa - aveva dichiarato:
"A dire la verità ci sarebbero persino gli estremi di una querela per diffamazione". Per poi, tuttavia, aggiungere, con magnanimo orgoglio:
"Ma è meglio lasciar stare".
E fu lì, sullo scivolare di quelle ultime parole, che il buon Niccolò si rese conto che il tempo delle decisioni irrevocabili era ormai giunto, che nulla sarebbe stato come in passato, che l'ora del mutamento era inesorabilmente suonata, per il popolo italiano, per l'Italia stessa, per il mondo.
E anche per lui, per il suo studio e per la sua carriera. In un lampo gli fu tutto chiaro: toccato dalla sacra luce della preveggenza, ebbe la visione di cancellerie civili affollate, di udienze svolte nella stanza del giudice, a porta ben aperta sul via vai impazzito di attori e convenuti in coda da quattro o cinque anni per mere liti condominiali o intrigate questioni di multe non pagate e contestate o tristi vicende di confini agricoli spostati o abusati. Sentì il vociare chiassoso del botta e risposta fra le parti, udì la voce del giudice cercare di farsi più alta dei litiganti e quelle degli impiegati che, discutendo dell'ennesimo rigore negato, tornavano dall'ennesimo caffè.
Ci volle un po' prima che tutto quel frastuono nella sua testa finisse per scemare fino a perdersi definitivamente in un'eco lontana. A quel punto, il buon Ghedini si avvicinò al telefono sulla sua scrivania, fece un ultimo sospiro e poi chiamò la solerte segretaria.
"Francesca, venga subito da me con carta e penna".
La bella Francesca ci mise un attimo a presentarsi nello studio dell'avvocato. D'altronde a 18 anni appena compiuti non ci vuol molto a scattare in piedi e ad attraversare in fretta i dodici metri che separavano le scrivanie del comparto segreteria dalla porta del capo e poi, da questa, raggiungere la sedia di fronte alla scrivania distante un'altra dozzina di metri. Lì giunta, Francesca si sedette accavallando le sue lunghe gambe: così facendo, il vestitino azzurro con il colletto da collegiale bianco e la scritta
Anch'io sono una Berlusca Girl deformata dalla curva del seno si alzò fino a scoprirle ben più di metà coscia. Ma l'uomo Niccolò aveva ben altri pensieri in quel momento e l'avvocato Ghedini, comunque, da tempo aveva dovuto rinunciare a simili svaghi a causa dell'incessante mole di lavoro procuratagli dal suo Signore.
"Francesca, da oggi abbiamo una missione che è prioritaria rispetto a tutte le altre che abbiamo fin qui intrapreso per il bene del nostro Signore." Detto questo e catturata la necessaria attenzione della ragazza (che, infatti, smise subito di sistemarsi i capelli), cominciò ad enumerare le cose che andavano fatte.
"Cancella tutti gli impegni da qui a un anno. Chiama lo studio Previti e dì che invieremo loro i fascicoli dei processi penali pendenti in primo e secondo grado. E anche quelli in Cassazione, va! E' ora che cominci a darsi da fare pure lui... - aggiunse con un piccolo accenno polemico -
Poi chiama casa mia e avverti mia moglie di farsi restituire al più presto dai ragazzi tutti i miei vecchi libri universitari, in particolare quelli di diritto civile, procedura civile e diritto di famiglia. Tanto a loro non servono più... E anche i blocchi di appunti e tutte le fotocopie delle dispense, se ancora ce l'hanno! Quando hai fatto, convoca tutta la squadra e dì loro di annullare tutti gli impegni e le ferie per i prossimi mesi: abbiamo da studiare e molto!".
Appena Francesca fu uscita dal suo studio, Ghedini sprofondò nella sua poltrona, ben sapendo che probabilmente quello sarebbe stato uno dei suoi ultimi momenti di relax. E di nuovo lasciò correre liberi i pensieri. Non più aule architettonicamente disegnate per i giudici, pm e difesa... Non più i tre neri giudici sul banco più alto... E nemmeno l'odiato pm da sfidare in punta diritto e a colpi di certificati medici e richieste di ricusazione... Non più l'amato codice penale, nè le stampa di pagine e pagine di leggi speciali, progetti di legge e lodi Alfano vari...
Trasse un respiro più profondo e poi si alzò. Fece qualche passo, dirigendosi verso la parete di sinistra. Sopra un ampio divano grigio perla, campeggiava ormai da oltre dieci anni (da quando il suo Signore aveva ordinato a tutti di ospitarne una copia) un grande ritratto di Donna Veronica. Avrà avuto una decina di anni in meno e sorrideva con l'aria di chi la sa lunga.
"E' tutta colpa tua!", si lasciò sfuggire Ghedini,
"ma ora è finita!". E, armeggiando non poco con la cornice, riuscì finalmente a togliere il vetro che proteggeva la tela. Riappese soddisfatto il ritratto e tornò verso la sua scrivania. Aprì un cassetto, prese i tre dardi che vi erano dentro e ritornò lentamente verso la parete di sinistra.
grazie, ti ho infatti aggiunto sul post! Avevo completamente dimenticato di aver visto gli ultimi minuti del programma.
RispondiEliminaahahahah bellissimo!:D
RispondiEliminaBerlusca Girls!!!
Rigorosamente Under 30!eheheh
Però...fosse almeno bello come James Bond cavolo!
Mi pare di leggere il copione di Beautiful sui giornali!E poi in Chiesa mi viene detto di votare Berlusca perchè la sinistra vuol fare la legge sulle coppie di fatto...quale mirabile esempio di moralità!!!muà...
bellissima questa prima puntata di "Dynasty all'italiana"...
RispondiElimina...non vedo l'ora di gustarmi le successive!
...moralita', Guerny?
RispondiElimina...sai tra Fini, Casini, Bossi e Berlusconi quanti matrimoni o convivenze con prole hanno?!
...mentre (sara' un caso) Prodi, D'Alema, Veltroni, Napolitano e perfino Bertinotti stanno da una vita con la stessa donna, regolarmente sposata, e più o meno della loro stessa età!!!
Per Guernica:
RispondiElimina"Under 30"?!? Adesso non esageriamo con il tetto d'età: chi le vuole 'ste tardone...?
Per indie:
Non mi tentare, indie... Che poi ci casco sul serio e poi mi becco i rimproveri di chi mi/ci accusa di scrivere solo di cose inutili...! (Com'era la frase: ...studiate a tavolino dagli spin doctor del premier o qualcosa del genere... Eheheh!)
Per indie 2:
RispondiEliminaNo, non è un caso: li hai visti in faccia Prodi, D'Alema, Veltroni, Napolitano e perfino Bertinotti?! No, decisamente non mi sembra un caso...