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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Quel che è bello è che ci prendono anche per il...

Avevo giusto riportato nel post di ieri la notizia, appena pubblicata da un'agenzia di stampa, della richiesta del Banco Popolare di accedere a 1,45 miliardi di euro grazie allo strumento dei Tremonti-Bond varato dal governo. Ad un giorno di distanza, ecco le soddisfatte dichiarazioni del suo consigliere delegato.

BANCO POPOLARE: SAVIOTTI,CON TREMONTI-BOND PATRIMONIO A POSTO

(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Il Banco Popolare si dice tranquillo sulla sua situazione patrimoniale grazie anche all'adesione ai Tremonti-Bond, per i quali ha avanzato richiesta per 1,45 miliardi. Il consigliere delegato Pier Francesco Saviotti, raggiunto al suo arrivo a Roma, dove si trova per l'incontro fra i banchieri e il presidente del Consiglio, ha spiegato all'ANSA: ''Avendo la possibilita' di accedere a 1,45 miliardi di euro tramite i Tremonti-bond, non abbiamo bisogno d'altro''. Secondo Saviotti, dunque, per il banco Popolare ''non e' prevista la dismissione di asset strategici''. (ANSA).11-MAR-09 18:43


Non lo conosco e credo che con una semplice ricerca su Google riuscirei a rintracciare una sua immagine. Ma non pare anche a voi di vederlo scendere dall'autoblu aziendale, nel suo completo scuro, avanzare giocondo e rubizzo, sul volto stampata un'espressione di superiore felicità, lo stesso sorrisetto ironico indossato dai suoi dipendenti bancari quando spronano il pensionato di turno ad investire su "Pincopallo operazione sicura"...? Non vi sembra di vederlo mentre, tutto soddisfatto, pronuncia le parole riportate sopra dall'Ansa?

Pensate di poter uscire anche voi con lo stesso stato d'animo dalla vostra banca, dopo aver chiesto e (non!) ottenuto un prestito di 10mila euro? Avete capito? Per anni abbiamo versato soldi veri, frutto del lavoro e del sudore vero, nelle loro casse. Per anni abbiamo ricevuto in cambio solo aritmetiche movimentazioni di numeri virtuali su un conto corrente bancario (tranne quelle rare, rarissime occasioni in cui abbiamo chiesto loro di ridarci i nostri soldi in mano, con problemi e burocrazia che non ti dico!). Per anni abbiamo subito i loro interessi al limite dello strozzinaggio, i loro perversi e (non a caso) complicatissimi calcoli e parametri, i loro "mi spiace signore, ma lei deve rientrare immediatamente..." e "mi spiace signore, ma la sua richiesta di prestito/mutuo non è stata accettata...". E ora che succede? Improvvisamente vogliono accedere ai nostri soldi e si dicono pure ben soddisfatti e a posto così della richiesta di soldi per tranquillizzare il proprio patrimonio? E i nostri piccoli patrimoni/risparmi/insicurezze economiche chi li tranquillizza?!?!

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