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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Chi di casalinga colpisce, di casalinga perisce

Silvio Berlusconi, intervenendo alla presentazione del nuovo polo informatico di una nota multinazionale del settore, ha ribadito ieri una serie di concetti che rispecchiano ormai da mesi la linea Maginot del suo pensiero sulla crisi economica mondiale.

Secondo il nostro Prode Cavaliere, questa è una crisi come ce ne sono sempre state e continueranno ad esserci nel mondo. E' una crisi gonfiata a dismisura dai terroristici messaggi sparati dai media, che, infatti, non vanno seguiti (già che c'era avrebbe potuto incitare le famiglie italiane a spegnere la tv, ma si sarebbe trattato anche in questo caso di un conflitto di interesse!). E' una crisi nei confronti della quale gli italiani hanno il dovere di reagire lasciando immutate le proprie abitudini in fatto di acquisti, mettendo da parte la paura e incentivando l'economia con i consumi. E' una crisi, infine, che vede il nostro Paese tra i meno toccati, anzi tra i più sicuri: in poche parole, tra i più forti, capace di attenuarne in maniera considerevole gli effetti sia per ciò che riguarda i suoi effetti sui mercati finanziari, sia per quel che concerne gli influssi sull'economia reale. Tradotto: si tratta di una crisi normale e tutto va bene...!

Eppure, perfino la ben nota Casalinga di Voghera - tanto cara al nostro premier e tante volte da questi chiamata in causa come cartina di tornasole attraverso la quale leggere italici umori e malumori – perfino questa - abituata da anni e anni di tv soporifera e tg annacquati ma pur sempre dea ex machina dell'economia familiare - perfino questa, dicevo, ha capito che c'è qualcosa che non quadra nella lettura dei fatti del presidente del consiglio. E che l'impostazione berlusconiana non tiene minimamente conto di alcune considerazioni (neanche tanto piccole, in effetti!) che forse andavano fatte, dette e riconosciute.

Detto fatto, la Casalinga in questione ha convocato in quattro e quattr'otto gli Stati Generali delle Casalinghe Disperate Italiane, che, riunitesi sotto la storica effige del Salvadanaio, hanno prodotto un Manifesto nel quale sono elencati per punti tutti i motivi che in qualche modo stridono con le affermazioni del Prode Cavaliere. Ecco uno stralcio del documento in questione.


“Come si può, infatti, sostenere tutto ciò a fronte:

  • di un tasso di disoccupazione altissimo, fra i più alti in Europa;

  • di un prodotto interno lordo pro-capite fra i più bassi del continente, il cui valore, fra l'altro, appare sensibilmente diverso fra il nord e il sud del Paese;

  • di un indice di corruzione e di malversazione sulla cosa pubblica che ci vede tristemente fra i protagonisti della classifica mondiale;

  • di un tasso di scolarizzazione di secondo livello talmente basso da far pensare che i nostri studenti universitari soggiornino negli atenei più che studiarvi;

  • di una fuga di cervelli che ormai da anni ha assunto le proporzioni di una vera e propria emigrazione verso l'estero;

  • di una presenza così considerevole di evasori fiscali che, un po' per una certa indole tipica di noi italiani e un po' per una serie di leggi e condoni approvati dai nostri governanti, hanno sottratto alle casse dello Stato ben più di una manovra finanziaria;

  • di una presenza di compensi per tutta una serie di classi di amministratori (parlamentari italiani, parlamentari europei, manager di Stato e teste di legno varie) che non ha assolutamente paragone nel continente, capace di sottrarre alle casse dello Stato (anche qui!) ben più di una manovra finanziaria;

  • di una presenza così massiccia di criminalità organizzata sul territorio (leggi mafia, 'ndrangheta, camorra, sacra corona unita, mafia cinese, mafia russa, mafia albanese) che – forse – non ha eguali al mondo, capace di movimentare una mole di denaro (anche pubblico) in grado di azzerare il nostro debito pubblico;

  • di un circuito bancario fra i più iniqui al mondo, forte con i piccoli imprenditori e le famiglie e debole con i grandi capitani di industria (anche quelli in procinto di bancarotta, soprattutto quelli!), capace di speculazioni senza remore sulle spalle e nelle tasche di risparmiatori e pensionati;

  • di un sistema giudiziario, che dovrebbe essere il guardiano della legalità nel Paese, travolto da un arretrato di proporzioni elefantiache che ne paralizza l’attività e alle prese, dagli anni di tangentopoli, con una impegnativa campagna delegittimante;

  • di un sistema politico che, più che al bene dell’Italia, appare quanto mai impegnato a garantirsi e a rafforzare il proprio soggiorno dorato sotto la campana di vetro che si è costruita.
Il Manifesto delle Casalinghe Disperate Italiane, appositamente, lascia una serie di righe vuote a questo punto e invita chiunque ad inserire “altri punti di ragionevoli lamentele da inoltrare al premier”. Non si può certo dire che le nostre siano da meno delle più note Desperate Housewives della tv, no?

Mediti il Prode Cavaliere, mediti! Se neanche la Casalinga di Voghera capisce…

ULTIM'ORA
: Un'agenzia di stampa di poco fa rende noto che "il Banco Popolare comunica in una nota di aver presentato al Ministero dell'Economia e delle Finanze e alla Banca d'Italia formale istanza per l'emissione degli strumenti finanziari di patrimonializzazione". Tradotto: la suddetta banca sta chiedendo l'aiuto dello Stato per fronteggiare la crisi di liquidità, ricorrendo ai cosiddetti Tremonti Bond per 1,45 miliardi di euro. Però è una crisi normale e tutto va bene...!

Commenti

  1. ma daiiiiiiiiiiiiii prima mi hai contagiato a scrivere di politica!! Ora io son tre post che scrivo di politica e addirittura ti ispiro a te :):):):):)
    stamane anche io ho scritto un post su berlusconi e la crisi economica... almeno mi pubblicizzavi il post :(

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  2. ULTIM'ORA: Un'agenzia di stampa di poco fa rende noto che "il Banco Popolare comunica in una nota di aver presentato al Ministero dell'Economia e delle Finanze e alla Banca d'Italia formale istanza per l'emissione degli strumenti finanziari di patrimonializzazione". Tradotto: la suddetta banca sta chiedendo l'aiuto dello Stato per fronteggiare la crisi di liquidità, ricorrendo ai cosiddetti Tremonti Bond per 1,45 miliardi di euro. Però è una crisi normale e tutto va bene...!
    ??????????????????????????????????????????????????????????????
    Ma è vera????? E' una cosa gravissima!!!!!

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  3. Caro Gianf, come vedi avevo inserito il mio post ieri mattina presto, dopo aver letto proprio la prima agenzia sul Banco Popolare. Altrimenti ti avrei linkato volentieri. Non ho fatto nenahce in tempo a leggere il tuo post. Però mi fa piacere questo tuo interesse per gli argomenti di politica. A più tardi (oggi è un'altra giornata infernale...!).

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