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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Bbbb…uuuu…ssss…hhhh!!!

Nel primo pomeriggio dell’11 giugno scorso l’Air Force One del presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, atterra all’aeroporto romano di Ciampino. In programma, incontri con il premier Berlusconi e Papa Ratzinger. L’Agi scrive:


BUSH A ROMA: LA CITTA' "BLINDATA" ATTENDE L'ARRIVO
(AGI) - Roma, 11 giu. - Tiratori scelti sui tetti, cani antiesplosivo, mezzi Nbcr per fronteggiare
un eventuale attacco nucleare. Ma anche strade chiuse, parcheggi sempre più difficili, linee
di bus deviate. Il nuovo viaggio del presidente Bush a Roma mette a dura prova l'efficienza dell'apparato di sicurezza (niente cifre ufficiali, ma gli uomini e le donne impegnati sarebbero
tra gli 8 e i 10mila, abbastanza per giustificare l'abusata immagine della "città blindata") e le
capacità di sopportazione dei romani, reduci dai pesanti disagi del vertice Fao.
Bush arriverà nel pomeriggio a Ciampino, off limits per voli privati ed aerotaxi dalle 13,30 di
oggi alle 13.30 di venerdì, data fissata per la partenza: il traffico commerciale, con i voli di linea
da e per il "G.B. Pastine", subirà invece una temporanea sospensione di 40 minuti prima e dopo l'arrivo dell'Air Force One. A vigilare sulla sicurezza dall'alto, durante tutta la durata del soggiorno, sarà l'Aeronautica militare, con l'attuazione del piano "Jupiter" che prevede anche l'eventuale impiego di caccia intercettori.
Anche a terra, naturalmente, niente è stato lasciato al caso, come sanno bene gli abitanti
dei Parioli (il quartiere che ospita Villa Taverna, la residenza dell'ambasciatore che ospiterà
Bush e consorte) e quelli del centro, con particolare attenzione per via Veneto, sede
dell'ambasciata Usa, e dintorni: perlustrazioni ripetute, "bonifiche" di tombini e cestini dei rifiuti, cassonetti sigillati o rimossi (ne dovrebbero sparire dalle strade intorno a 300), parcheggi proibiti. La mappa degli spostamenti del corteo presidenziale, scortato dai Nocs, è rigorosamente top
secret e, per di più, soggetta a variazioni dell'ultima ora: la prefettura dopo l'ultimo vertice ha promesso disagi "contenuti e circoscritti", ma i blocchi "a soffietto" saranno numerosi, e chi
ne cadrà "vittima" con ogni probabilità si vedrà "congelare" (per pochi secondi) anche
cellulari e qualsiasi altro tipo di dispositivo elettronico a distanza.

Capitale blindata e paralizzata, quindi. Ebbene, chi non vive a Roma potrebbe non rendersi pienamente conto di quanto questa espressione sappia rappresentare ben poco la realtà dei fatti. Cosa che, forse meglio di tante parole, può riuscire a fare il seguente video, realizzato con un telefono cellulare all’angolo fra via Arenula e lungotevere Garibaldi (all’altezza dell’Isola Tiberina) intorno alle ore 17 di quel giorno.

Risparmio la fatica a chi volesse prendersi la briga di rivedersi più e più volte il video per contare gli automezzi ricompresi nella colonna. In tre minuti e mezzo di filmato, fra ali di folla fermata già da almeno una decina di minuti ai margini della strada da un foltissimo spiegamento di polizia e vigili urbani, in pieno lungotevere (che notoriamente trabocca di traffico a quell’ora del pomeriggio), abbiamo visto sfilare:
  • 30 moto
  • 19 furgoni
  • 63 auto (compresi i suv)
  • 3 pulmann.
Per un totale di 115 automezzi! Attenzione: questa colonna di veicoli - all’interno della quale viaggiavano Mr. Bush e signora, assistenti del presidente e della first lady, uomini dell’ambasciata Usa a Roma, addetti alla sicurezza statunitensi e poi, ancora, rappresentanti del nostro governo, diplomatici della Farnesina, reparti speciali della Polizia e dei Carabinieri… e chissà chi altri – si è spostata dall’aeroporto di Ciampino (qualche chilometro fuori dal Grande Raccordo Anulare che circonda tutta la capitale) fino a raggiungere Villa Taverna in pieno centro storico della capitale. Stiamo parlando di un percorso di non meno di 15 chilometri, a tagliare interi quartieri di Roma, in un qualsiasi pomeriggio lavorativo. Stiamo parlando di un percorso blindato da centinaia e centinaia di uomini delle forze dell’ordine dispiegati lungo tutto il tragitto a bloccare, con largo anticipo, il passaggio di automezzi e pedoni. Stiamo parlando, anche, di appuntamenti, impegni, spostamenti e semplice vita ordinaria di migliaia di romani improvvisamente cancellati, saltati, stravolti. …E tutto per un... cespuglio!

P.S.: ringrazio Marco per il filmato che gentilmente ci ha fatto avere.

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