E fu così che, a metà di un caldo pomeriggio d'ottobre, tutto ebbe inizio. Quando gli eccessi che seguirono alla sentenza di illegittimità con la quale la Corte Costituzionale bocciava il cosiddetto lodo-Alfano costituirono la goccia che fece traboccare il vaso di un clima politico e sociale già esacerbato, ormai logoro e privo di stabilità. In breve tempo, gli eventi precipitarono e il rapido declino che ne seguì portò, dopo solo tre mesi, all'esplosione dei primi moti di rivolta contro esponenti di governo ed obiettivi istituzionali da parte di gruppi di cittadini organizzati militarmente. E, neanche un mese dopo, all'inizio della guerra civile, che si protrasse, come sappiamo, per oltre quattro anni.
* * *
6-7 ottobre 2009: ipse dixit
“La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente lo è la sua applicazione”.
(Nicolò Ghedini, nel corso della sua arringa di fronte ai giudici della Consulta).
“Con le modifiche apportate alla legge elettorale, il presidente del Consiglio non può essere considerato uguale agli altri parlamentari. Non è un primus inter pares, ma un primus super pares”.
(Gaetano Pecorella, nel corso della sua arringa di fronte ai giudici della Consulta).
“La Corte Costituzionale, giudicando sulle questioni di legittimità costituzionale poste con le ordinanze n. 397/2009 e n. 398/2008 del Tribunale di Milano e n. 9/2009 del gip del Tribunale di Roma, ha dichiarato l'illegittimità dell'articolo 1 della legge 23 luglio 2008, n. 124 per violazione degli articoli 3 e 138 della Costituzione”.
(nota diramata dalla Corte Costituzionale il 7 ottobre 2009, subito dopo la decisione presa in camera di consiglio).
“Con una Corte Costituzionale con 11 giudici di sinistra era impossibile che lo approvassero. (...) Abbiamo una minoranza di magistrati rossi che sono organizzatissimi e che usano la giustizia a fini di lotta politica. Abbiamo il 72% della stampa che è di sinistra; abbiamo tutti gli spettacoli di
approfondimento della televisione pubblica pagata con i soldi di tutti, che sono di sinistra e ci prendono in giro anche con gli spettacoli comici. Il capo dello Stato sapete voi da che parte sta. Abbiamo giudici della Corte Costituzionale eletti da tre capi dello Stato della sinistra che fanno della Consulta non un organo di garanzia ma un organo politico (…) La sintesi qual è? Meno male che Silvio c'è. Se non ci fosse Silvio con tutto il suo governo, con il supporto del 70 per cento degli italiani, saremmo in mano a una sinistra che farebbe del nostro Paese quello che tutti sapete. (...) I processi che mi scaglieranno sul piatto sono autentiche farse: sottrarrò qualche ora alla cura della cosa pubblica per andare là a sbugiardarli tutti”.
(Silvio Berlusconi, sulla decisione della Corte Costituzionale).
“Tutti sanno da che parte sta il presidente della Repubblica. Sta dalla parte della Costituzione, esercitando le sue funzioni con assoluta imparzialità e in uno spirito di leale collaborazione istituzionale”.
(Giorgio Napolitano, comunicato del Quirinale).
“Non mi interessa quello che ha detto il capo dello Stato, non mi interessa... Mi sento preso in giro e non mi interessa. Chiuso”.
(Silvio Berlusconi, sul comunicato del Quirinale).
“Abbastanza irrituale lo scambio di battute di questa sera tra il capo dello Stato e il presidente del Consiglio”.
(Bruno Vespa, nel corso della puntata di Porta a Porta andato in onda in serata).
“Con la bocciatura del lodo si crea un problema: da una parte c'è Silvio Berlusconi premier, legittimato da milioni di voti, che ha diritto di governare, e, dall'altra, vi è il cittadino Silvio Berlusconi, che ha il diritto di difendere se stesso nelle aule di tribunale. Se fa l'uno non fa l'altro: dovrà sottrarre parte del suo tempo a quello destinato al governo del Paese, e noi riteniamo che non sia giusto distogliere il presidente del Consiglio dal proprio impegno nei confronti del Paese”.
(Angelino Alfano, ospite a Porta a Porta).
* * *
Il mito del miracolo dei problemi scomparsi
Si narra che, la sera della decisione della Corte Costituzionale – sia pure per un momento, solo per un momento – centinaia di migliaia di cittadini italiani, alcuni già da tempo in gravi difficoltà a causa della crisi economica, altri in cassa integrazione, altri ancora licenziati a causa del fallimento della loro azienda, molti alla ricerca di un lavoro o della prima occupazione, si siano fermati per qualche ora per seguire spasmodicamente alla tv gli sviluppi della vicenda. Per qualche ora, preoccupazioni e problemi del Paese scomparvero come per miracolo dalla mente degli italiani, improvvisamente messi da parte e sostituiti dall'ansia per la situazione del premier. Tuttavia non esistono prove certe e attendibili che ciò sia realmente accaduto. Pertanto deve ritenersi probabile che questi racconti siano nient'altro che il frutto di leggende tramandatesi nel tempo.
[Da Storia d'Italia, Wikipedia, 2086]
sono felice !!!!!!!
RispondiEliminase l'è presa ner c......può esse giudicato!!!!!! hahahahahahahh.....
Per Marianna:
RispondiEliminaTe l'ho detto ieri mattina che qualcosa stava bollendo in pentola...
Mi ha fatto ridere il tuo commento di sinistra, nel mio blog di sinistra...caro amico di sinistra!
RispondiEliminaE così ti lascio il mio saluto di sinistra...in questo sinistro pomeriggio, perchè pure il sole è di sinistra!eheheheheh
Maròòòòòòòòòòòòò
RispondiEliminaRicapitolando...
Siete tutti mancini!!!!!
^____^
QUESTA CRONACA SI POTREBBE BENISSIMO RICOPIARE IN UN LIBRO DI STORIA... :-)
RispondiEliminaQUESTA CRONACA SI POTREBBE BENISSIMO RICOPIARE IN UN LIBRO DI STORIA... :-)
RispondiEliminaEI PASSA PER UN AFFETTUOSO SALUTO CIAOOOOOOOOOOOO
RispondiEliminaottimo articolo.
RispondiEliminaUnni finisti?
RispondiEliminaTi piddisti?
U capisti?
Per tutti:
RispondiEliminaGrazie per la visita e i complimenti!
"La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente lo è la sua applicazione."
RispondiEliminaLeggo questa "dichiarazione." Penso di non averla capita. La leggo, la rileggo e finalmente la capisco.
Poi, mi girano the balls a centomila!!!
Che significa la dichiarazione citata? Significa questo:
"la legge è uguale per tutti; ma non lo è".
La legge è uguale per tutti solo in teoria; non in pratica, non nella realtà.
Ma come ragiona, certa gente? E' come se dicesse: 2+2 fa 4; però non fa quattro.
Sono un sempliciotto, lo so.
Ma ho studiato un po' di storia (l'ho anche insegnata e quello dovrebbe essere il mio lavoro...) e 'sti ragionamenti mi puzzano molto di Medioevo.
Poi la Consulta difende il principio COSTITUZIONALE dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge... e ricordo che prima o poi, anche il Medioevo finì.
Facciamolo finire anche in Italia!
Ciao!
“Con la bocciatura del lodo si crea un problema: da una parte c'è Silvio Berlusconi premier, legittimato da milioni di voti, che ha diritto di governare, e, dall'altra, vi è il cittadino Silvio Berlusconi, che ha il diritto di difendere se stesso nelle aule di tribunale." questa frase mi piace; mi era sfuggita. Comunque non capisco perchè tutti contro Berlusconi eppure vince!!
RispondiEliminaPer Riccardo:
RispondiEliminaE' aberrante, vero?
Il Medioevo, dici? Quindi dopo l'infallibilità del Papa avremo l'infallibilità del premier...
E per chi afferma eresie... la scomunica (sotto forma, che so, di inaccessibilità al credito, negazione di autorizzazioni, aumento tasse ad personam) o addirittura il rogo (sotto forma di... ROGO!!!).
Un abbraccio, Riccardo!
Per arrgianf:
RispondiEliminaVince perchè c'è solo la sua squadra in campo. Tutti gli altri, noi compresi, siamo sugli spalti ad assistere allo spettacolo. E il biglietto lo paghiamo pure a caro prezzo!!!