Passa ai contenuti principali

In primo piano

Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Moro: tanti misteri, unica firma?

L'HANNO FATTO di nuovo. E a chiare lettere. Hanno insultato di nuovo le vittime e noi tutti.

ZCZC0850/SXR
XUC93835_SXR_QBXL
B CRO S43 QBXL
++ Moro: scritta Br su nuovo monumento in via Fani ++
Inaugurato nei giorni scorsi nel quarantennale della strage
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Imbrattato il monumento che ricorda
le vittime dell'agguato di via Fani, quando quarant'anni fa fu
rapito dalle Brigate Rosse il presidente della Democrazia
Cristiana Aldo Moro. Sulla stele che ricorda i nomi dei cinque
uomini della scorta dello statista uccisi dai terroristi e' stata
dipinta la sigla BR con il colore rosso. Il monumento era stato
inaugurato il 16 marzo scorso, nell'anniversario della strage,
alla presenza del presidente della Repubblica Sergio
Mattarella.(ANSA).
GUI
22-MAR-18 09:12

Tuttavia, oltre a soffermarci sulla sacrosanta condanna dell'ennesimo oltraggio alla memoria [appositamente in grassetto perchè non vi siano dubbi in chi legge sull'atteggiamento di chi scrive], proviamo a ragionare un po'.

E' un dato di fatto - se non provato in positivo, quanto meno dimostrato ad escludendum - che nella vicenda del sequestro e dell'esecuzione del presidente DC le mosse dei brigatisti siano state guidate da una commistione di mani, menti e interessi diversi. Nessuna pubblicazione, nessun libro, nessuna inchiesta, nessun giornale o resoconto, dalle cronache delle ore immediatamente successive alla strage di Via Fani e dell'epilogo in Via Caetani, parla dell'affaire Moro come di una operazione ideata e realizzata esclusivamente dagli uomini delle BR. I misteri di questa storia sono tali e tanti che a 40 anni dai fatti le incongruenze, le disattenzioni, le manipolazioni e i depistaggi sono non soltanto evidenti, ma anche ben noti.

E nonostante ciò...

Nonostante la presenza di questi misteri abbia assolutamente escluso che l'intera vicenda possa essere stata opera soltanto dei brigatisti; nonostante sia stato riconosciuto unanimemente, seppur mai smascherato, l'intreccio di mani, menti e interessi anche sovranazionali nei 55 giorni del sequestro, come in tutti gli anni di piombo; ancora oggi, ben lontani da quei fatti, da quel contesto sociale e culturale e da quelle organizzazioni che clandestinamente pensavano di sovvertire con le armi l'ordine democratico, ancora oggi due lettere rosse tornano a sfregiare la memoria di tante vittime e di un pezzo di storia recente del nostro Paese.

Mi pare evidente che, di quell'orrore, si voglia tenere ben fissata nell'immaginario comune una ed una sola firma. A copertura di tutto.

Commenti

Post più popolari