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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Il giorno più lungo

Per quelli della mia generazione, cresciuti vedendo e rivedendo capolavori del cinema come Indovina chi viene a cena, La lunga estate calda o Il colore viola, e che si sono appassionati seguendo le vicende tv di Kunta Kinte in Radici, questa vigilia di elezioni Usa fa innegabilmente un certo effetto.

Sondaggi alla mano (sia che si tratti di reali rilevazioni statistiche, sia che si tratti di numeri fatti uscire ad arte per influenzare il bacino degli indecisi dell'ultim'ora), fra poche ore potremmo trovarci di fronte ad un fatto davvero straordinario. Basti pensare che le rivendicazioni dei neri, le città in fiamme, le scuole e i bus riservati ai bianchi, i Martin Luther King e i Kennedy sono storia di poco più di quarant'anni fa. E non solo: risalgono a una quindicina di anni fa i durissimi scontri e gli incendi che hanno insanguinato e arroventato per giorni e giorni le strade della California, contrapponendo drammaticamente l'esasperazione nera e l'insofferenza bianca.

Già questa sera tutto questo potrebbe essere di colpo cancellato dall'elezione di Obama alla Casa Bianca. Certo, siamo assolutamente in presenza di un personaggio appartenente all'upper-class nera, casta a parte, che diversi film e libri dell'America contemporanea dipingono come fenomeno culturale e sociale dalle profonde contraddizioni, abituato spesso a schierarsi da lontano (e solo verbalmente) a fianco dei loro “fratelli” delle classi sociali inferiori. Tuttavia, è esaltante pensare che la presidenza Obama potrebbe spazzare via anche questa barriera.

Insomma, nonostante le snobberie della Bonino, il mondo vive con grande aspettativa (e a tratti con messianicità) questo voto Usa. Non sarà facile per Barack Obama indossare i panni dell'uomo più potente del mondo. Ma abbiamo finalmente alle spalle l'era Bush: e già solo questo contribuisce a tingere di rosa l'immediato futuro.

Commenti

  1. ...Obama non fa in tempo a diventare nuovo presidente che il nostro "caro" (spesso e volentieri mio vergono di evere la nazionalità italiana) Berlusconi fa la sua gaffe definendolo "abbronzato"...mi domando:"Ma si puo' essere a questi livelli!?!". Se qualcuno ha osato ridere per la "simpatica" battuta del nostro caro rappresentate... beh, allora stiamo davvero messi male....

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