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88 Arenula e tutto cominciava...

E SONO 37! Trentasette anni di ufficio stampa nello stesso ministero. Un lasso di tempo niente male, considerando il ministero in questione... Nel 2010 un collega del giornale radio Rai, che per lavoro aveva contatti da anni con molti uffici stampa ministeriali, mi disse che, molto probabilmente, il mio collega Giovanni e io eravamo gli addetti stampa più anziani di tutta la pubblica amministrazione centrale. Beh, se aveva ragione, credo che oggi quel 'forse' se lo siano portato via i 15 anni passati da allora. Ricordassi il nome del collega giornalista, lo chiamerei per curiosità... Il mio collega Giovanni, entrato due mesi prima di me, da qualche anno non è più all'ufficio stampa. Sicché potrei essere rimasto il più anziano (in termini di servizio, ovviamente) addetto stampa di tutta la Pubblica Amministrazione centrale. Il che mi lascia un po' come Pantani quando decideva di alzarsi sui pedali e... ci vediamo al traguardo! Peccato che non ci sia più il mio adorato...

WikiLeaks mette online la mappa degli Spy Files

http://wikileaks.org/The-Spyfiles-The-Map.html
"L'intercettazione di massa di intere popolazioni non è solo una realtà, è una nuova industria segreta che copre 25 Paesi". E' senza mezzi termini l'ultimo scoop di WikiLeaks: si intitola Spy Files e deflagra come una bomba sulla homepage del sito di Julian Assange. Ma soprattutto riguarda tutti noi. Tutti noi che quotidianamente e usualmente navighiamo su internet, parliamo al cellulare, inviamo email e sms ed utilizziamo i navigatori satellitari.

L'inchiesta - realizzata in partnership con il Bureau of Investigative Journalism (BIJ), Privacy International (organizzazione britannica che si batte per il rispetto della privacy) e altri enti fra cui testate giornalistiche come The Washington Post e L'Espresso - denuncia l'uso e l'abuso che società specializzate fanno, per venderle al migliore offerente, di strumenti avanzatissimi e sofisticate tecnologie in grado di assumere il controllo di computer e cellulari, registrando ogni utilizzo, movimento, immagine e suono del luogo in cui si trovano.

Il sito pubblica i nomi di 130 aziende di stanza in 25 Paesi in tutto il mondo: "Una fiorente industria internazionale - spiega Assange presentando la sua inchiesta - che fornisce ai servizi segreti degli Stati apparecchiature capaci di sorvegliare intere masse di persone. Quelle aziende ora stanno esportando i loro prodotti in giro per il mondo in modo incontrollato". Prodotti, offerti spesso al miglior offerente, in grado di monitorare email, sms e telefonate "di un'intera popolazione" e che - assicura il guru di WikiLeaks - se in possesso di mani sbagliate possono essere letali "quanto un proiettile".

WikiLeaks e gli altri partner hanno rintracciato quanto più materiale possibile per identificare i nomi di queste società e descrivere i servizi che sono in grado di offrire. Di più: hanno pubblicato una mappa dettagliatissima degli spioni, divisa per tipologia di sistema usato e per nazione di appartenenza. Un affare che vale oltre 5 miliardi di dollari e di cui pochi sapevano: perchè "la gente comune e la stampa non è ammessa", conclude l'inchiesta.

Commenti

  1. ma non ci spiavano gia prima? ciao e rispondi ai post grazie!!!

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  2. Per Marianna:

    Lo fanno da tempo, probabilmente. Ma prima non si sapeva: ora qualcuno lo scrive. E fa i nomi.

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  3. io continuo a dire : altro che Skynet in "Terminator"...
    sistema di sorveglianza automatizzata.
    Sistema di transazioni finanziarie automatizzate.
    Sistema di contrattazioni economiche automatizzate.

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  4. Per RobertoF:

    Il passo successivo (e finale, secondo me) sarà quello del chip sottocutaneo. Quando saranno riusciti ad imporlo per legge, ad essere automatizzati saremo direttamente noi.

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  5. la dobbiamo smettere con tutta questa fantascienza!
    Ah no...è realtà...

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  6. Per RobertoF:

    Per la verità dovremmo finirla una volta per tutte con questa realtà! Ma tanto ora arrivano gli alieni, come dice Emiliano...

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