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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Caro Napolitano ti scrivo, così mi indigno un po'

NAPOLITANO, NUOVO GOVERNO FUORI DA BINARI TRADIZIONALI
FORMATO DA PERSONE INDIPENDENTI SENZA CALCOLI POLITICI
   (ANSA) - ROMA, 21 DIC - ''Il nuovo governo e' nato fuori dai
binari tradizionali della normale alternanza ed e'
caratterizzato dalla presenza di personalita' indipendenti, che
hanno accettato di mettersi al servizio del Paese al di fuori da
calcoli personali o di partito''. Lo ha detto il presidente
della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella videoconferenza per
i saluti ai militari italiani impegnati in missioni all'estero. (ANSA).      
NE/FV
21-DIC-11 12:33

Caro Presidente,
dopo aver letto la Sua dichiarazione, pur senza alcun intento polemico verso la Sua persona e l'istituzione da Lei rappresentata, non posso non soffermare la mia attenzione su un punto che ritengo fondamentale: come cittadino italiano (ma anche soltanto come persona onesta) mi aspetto che un governo sia "caratterizzato dalla presenza di personalità indipendenti", "al servizio del Paese", "al di fuori da calcoli personali o di partito" e che questo rappresenti assolutamente la normalità. Non vorrei nè potrei aspettarmi niente di meno (neanche una briciola di meno) da una classe politica scelta (anche se, con l'attuale legge elettorale, dovrei dire 'teoricamente scelta') da 60 milioni di cittadini proprio allo scopo di guidare il Paese, nonchè da istituzioni e un governo che sono diretta espressione di essa. Una puntualizzazione sul fatto che il profilo dell'attuale governo corrisponda ai requisiti suddetti è motivo, per me, di profonda tristezza e preoccupazione. E credo sia motivo di sdegno per tutti gli italiani onesti.
Cordialmente.

Marcus

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