La mia amica
Nicole ha scritto un
post molto bello e molto vero. Vi invito a goderne, a riflettere e, se volete, a continuare a leggere qui sotto.
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Esatto, Nicole! E' proprio questo il punto. Il fatto, cioè, che molto spesso (troppo spesso!) siamo soliti stare
SOTTO quel banco. Piuttosto che sopra.
Nicole è una persona che ce la sta facendo. Ed è talmente impegnata in questo suo percorso che porta alla libertà, alla sua libertà, che non si pone più il problema, terribilmente castrante, di chiedersi se ce la farà o meno. Sta facendo e chi fa non si perde in chiacchiere nè in paure. Fa e basta!
Come è ovvio, la mia è prima di tutto un'autocritica e questo mi permette di affrontare l'argomento di petto, senza che qualcuno possa dirmi
'ma tu che ne sai...'.
Non nego che alcune difficoltà della vita, alcuni incastri, certe situazioni nonchè una buona dose di sfiga possano portare un uomo a piegare gambe e schiena ed a fargli cercare, purtroppo, protezione e conforto sotto quel banco. Ma noi - esseri umani, senzienti e intelligenti, sensibili e vivi - in tutto ciò che fine faremmo? Dove siamo? Con altrettanta sincerità e onestà intellettuale (per non dire con altrettanto amore verso se stessi) dobbiamo ammettere che un riparo del genere tutto è meno che un rifugio certo e sicuro.
Sappiamo che prima o poi certe situazioni/persone/problemi verranno/torneranno ad affacciarsi/tormentarci anche lì sotto. Tutto questo lo sappiamo bene, solo che alzare quella gamba e issarsi SOPRA quel banco non è cosa facile.
Ah sì, mentalmente... quante volte lo abbiamo immaginato/sognato/desiderato! Quante volte ci siamo visti fare quel gesto risolutivo e liberatorio. Quante volte ci siamo trovati a tanto così dal farlo, recitando come bambini il nostro countdown interiore:
'allora, al tre: uno... due... e...'. Ai quali, come appunto fanno bambini, immancabilmente seguivano i
due e un quarto, i
due e mezzo, i
due e tre quarti e poi... Il nulla.
Per il nuovo anno ('
e non solo!', direbbe Giacobbo), facciamo un favore a noi stessi: ammettiamo una volta per tutte che spesso (troppo spesso!) ci mettiamo d'impegno per saltare sui banchi altrui a dispensare insegnamenti a destra e a manca. E cominciamo e metterci di buzzo buono ad arrampicarci sul nostro. Perchè non è per nulla semplice.
Forse non è nemmeno cosa da tutti. Richiede tanto, tantissimo coraggio. Che non tutti, in fondo, ABBIAMO!
" Ma noi - esseri umani, senzienti e intelligenti, sensibili e vivi - in tutto ciò che fine faremmo? Dove siamo? Con altrettanta sincerità e onestà intellettuale (per non dire con altrettanto amore verso se stessi) dobbiamo ammettere che un riparo del genere tutto è meno che un rifugio certo e sicuro."
RispondiEliminaBravo....
direi di concentrarci su queste domande...
per trovare il coraggio "in risposta"...
In fondo non è difficile...
Occorre misurare l'amore che proviamo per noi stessi... e se soffriamo sotto il banco... e lo raccontiamo al mondo, vuol dire che quell'amore è tanto!
Ed il sano egoismo che ne consegue, sarà la guida verso ogni serenità, vita e felicità...
In fondo....come si può pretendere da noi stessi, di dare agli altri, se non siamo felici ed a posto, con le nostre vite?
Comunque lo spazio manca...e forse, pesiamo di più di ciò che comprendiamo....
e di certo....saremmo più utili da "vivi" e non "da morti".
Chiedo scusa per il macabro esempio..
ma non mi vengono in mente alcune parole più azzeccate di queste...
Perchè stare sotto il banco...essendo appunto un luogo "poco sicuro" di certo, vivere, non ci fa.....
E allora AUGURI!!!
amico mio....
e che ste danze comincino presto e davvero, per tutti!
Per DARK:
RispondiEliminaMa trovare la risposta in un "sano egoismo" non è semplice, amica mia. Perchè se ho ben presente cosa possa essere questo "sano egoismo", trovo poi comunque molto complicato adottarlo e metterlo in pratica.
Non sarà che forse salire su quel banco non è una questione solo personale? Della singola persona, intendo. Ma inevitabilmente deve finire per coinvolgere chi le sta intorno?
Non so, annaspo un po' nel buio... Ma sono grato a persone come TE per questi esercizi davvero spirituali a cui volentieri ci sottoponiamo aprendo al confronto i nostri se stessi.
Auguri di cuore, grande Amica mia!
Caro Marcus, grazie per la citazione...Ma devo confessarti che per aver coraggio alle volte ci vuole anche tanta paura. E io ne ho!
RispondiEliminaIo mi faccio coraggio...Ma non mi fermo. Continuo ad avanzare a piccoli passi nel buio. La luce la intravedo pochissimo, ma so che c'è.
Tu parli di chi ci sta intorno... potrebbe soffrire per scelte altrui.Quando amiamo abbiamo il dovere di comprendere la sensibilità altrui, ma questo vale anche per gli altri.Ci sono scelte che si comprendono subito e altre con il tempo. Morire ogni giorno lentamente per qualcosa o soffrire all'inizio, ma sentendo la vita che di nuovo scorre?
C'è da dire anche una cosa...ci sono scelte e scelte. Cambiare o stravolgere la propria e altrui vita per cazzate, sarebbe solo un delitto del quale poi rendere conto a se stessi e a chi ci ama. Ma se la scelta di sollevarsi sul 'banco' è sofferta e giusta , allora no, non è mai sbagliato volersi un po'di bene.
Per Nicole:
RispondiEliminaSono io che ringrazio te per aver aperto la strada su questa riflessione nel tuo bel blog e per avermi permesso di esportarla qui da me.
Sul coraggio e la paura: certo la paura... tutte le crisi partono da quella. Ma il coraggio ti fa fare il passo che serve per superarla.
A patto di averne, ovviamente...
il coraggio...già. Alle volte credo serva anche una forte motivazione che aiuti.
RispondiEliminaCiao Marcus,
RispondiEliminaauguro a te e famiglia un felice 2010 ricco di sorprese, di gioia, di felicità, di serenità e tanta pace!
Un forte abbraccio!!!
Caro amico....
RispondiEliminaPer me, ha risposto già Nicole....
Non poteva spiegare meglio cosa intendo per "sano" egoismo....ed il perchè ti dico certe cose.
Credi che non abbia calcolato le conseguenze "del coraggio"?
Se non vedessi la realtà delle cose, non potrei nemmeno rispondere a questo post, perchè resterei ferma nello stesso punto....
sull..."Essere o non Essere" della questione...come un cane che si morde la coda....
Ed invece no.
Non è così...
Il piatto della bilancia pende sempre dalla parte di sè stessi.....ed è giusto concentrarsi lì....
E sai chi me lo suggerisce?
Proprio la coscienza.
Nicole ha risposto ancora per me...
Ci sono scelte "giuste" che essendo tali, se non si comprendono subito, si comprenderanno col tempo....
Io sono una di quelli che "ha capito con il tempo" alcune cose....ed ha fatto capire "col tempo" altre....
Perchè erano scelte giuste...
Mi soffermo ancora su ciò che credo, mi ha colpito e che ha spiegato Nicole.....
Il coraggio non viene altro, che dalla paura.
Non ci si sforza di andare avanti ( e di avere coraggio) se non si hanno dei reali motivi per farlo....e perchè si sente la paura.....di quell'acqua alla gola che potrebbe presto annegarci.
Ed è proprio in questi momenti che occorre "spingersi" continuamente, come un mantra, ad avere coraggio....
Tesoro....
i canali delle nostre esistenze, si dividono in due possibilità...Ho appreso da tempo, ormai....che o si vive o si muore.
sopravvivere?
Non è un terzo canale.
E' il "pre-morte"...quello stadio di accumulo che prima o poi, ci schiaccia a terra...sotto il banco....
Gli altri (vicini o lontani)....bè.....
Ognuno è responsabile della propria vita ed ognuno ha ed è la propria vita.....
e si sceglie per sè....
Spesso questo trascina anche gli altri nel vortice, sia in positivo che in negativo...
Ma chi viene trascinato deve pur poter decidere per sè stesso di conseguenza.
Mica si può soccombere sempre....
Siamo singoli individui anche se c'illudiamo di accompagnarci tutti...
Perchè quel "sè stessi" conta più di ogni altra cosa al mondo!
E' la responsabilità più grande che ci portiamo addosso....
Quella che nessuno potrà mai toglierci, sollevandoci da questo....
Quindi, alla fine, come vedi, sotto il banco....si fa presto a finirci....Se non si smuove il culo...
e lo ripeto io....
ti assicuro che è il luogo meno sicuro che esista!
Se devi continuare a farti male, affogando nella merda è proprio quello il posto laddove questo avverrà.....
Fidati....
Io....sono ancora tra quelli che ha affrontato le paure atroci...e da lì, il coraggio atroce, come una folle incosciente ed incompresa all'inizio...
Oggi....compresa, salva e viva.
Noi dobbiamo sempre muoverci "salvarci" in un modo o nell'altro....
e poi, la vita "pensa sempre ed assolutamente" a mettere, con il tempo, a posto il resto!
^___^
PS: In una parola...
RispondiElimina"aiutati che Dio t'aiuta"
Ancora tanti tanti auguri!
...traigo
RispondiEliminasangre
de
la
tarde
herida
en
la
mano
y
una
vela
de
mi
corazón
para
invitarte
y
darte
este
alma
que
viene
para
compartir
contigo
tu
bello
blog
con
un
ramillete
de
oro
y
claveles
dentro...
desde mis
HORAS ROTAS
Y AULA DE PAZ
TE SIGO TU BLOG
CON saludos de la luna al
reflejarse en el mar de la
poesía...
AFECTUOSAMENTE:
RELATIVISMI
DESEANDOOS UNAS FIESTAS ENTRAÑABLES DE NAVIDAD 2009 ESPERO OS AGRADE EL POST POETIZADO DE CREPUSCULO.
José
ramón...
…! alijo
RispondiEliminasolo de tí
eligo
mi ruiseñor
solo oírte
como una
estrella
que se enciende
y de nadie
depende
100.000 palomas
nadando
y 1
almanaque
mirando
el cielo
sus
números caer
hasta
en meses
formar 12
¡ viva el
2010 !
Y os
lo voy ahora
brindar…
Con ilusión:
HORAS ROTAS Y AULA DE PAZ CAMIN DE MIERES
¡Muy feliz 2010 de corazón!
Desde mi rincón con
todo el afecto en tan
entrañable encuentro
en el que la voz se
hace letras y las
palabras movimiento
de nuestro sentir.
Saludos:
José Ramón
Bene DarK ha ampliato il mio discorso in modo esaustivo. Io sono una maledetta pigra. Dovremmo girare in coppia io e lei:)
RispondiElimina@Nicole.....
RispondiEliminaAmica cara...
ecco smascherato da te, il tallone di Achille di tutto il bel discorso....
con una nota ironica....
"La pigrizia"
Mannaggia!
Camminiamo in coppia si!
E ci trasciniamo in due sto carretto (la vita) magari arriviamo pure prima!
Ti abbraccio sempre, spalla a spalla!
@Marcus....
Per te....
un mega bacione ed un sorriso! i primi di questo nuovo anno!
Verissimo: troppo spesso - e mi metto nel mucchio - siamo pronti a fare da maestri agli altri e mai a noi stessi. Riconoscerlo è un primo passo, ma poi sono i passi successivi che fanno la differenza... Buon inizio d'anno, Marcus!
RispondiEliminaMarcus il cinese ti ha spammato zozzerie:)
RispondiElimina@DarK...sei troppo avaqnti tu!:)
Per Nicole e DARK:
RispondiEliminaBeh... credo che potrei accontentarmi di una coppia formata da voi due... In fondo, non sono persona da tante pretese!
CARISSIME... BUON ANNO A VOI!!! Siete fantastiche! Vi dispiace se mi sistemo fra le vostre due spalle? Così li spacchiamo insieme! Come chi...?! A quelli là fuori, no?
Un abbraccio fortissimo ad entrambi!
Per Daniela:
RispondiEliminaGià, la differenza... Come è vero che è la differenza a fare... la differenza!
Buon anno anche a te, Dani!!!
Marcus, ti accontenti di 'poco' noto...;)
RispondiEliminasparito di nuovo?
RispondiEliminaL'ho detto questa mattina a Guernica: io ho la visione della vita come se fosse una barca. Sarà che amo spasmodicamente il mare, per cui riconduco tutto a lui..Ma penso che sia esattamente così: ci prefissiamo degli obiettivi di realizzazione per la nostra vita, questi sono la meta da raggiungere. Allora la nostra barca salpa dal porto e naviga nel mare per raggiungere i vari obiettivi. Nel tragitto incontreremo giorni in cui avremo il vento in poppa, con cui fileremo più facilemnte verso la meta..Altri giorni saremo in bonaccia, per cui staremo fermi e rifletteremo su ciò che abbiamo fatto e ciò che ci aspetta..Ma non si può stare in bonaccia per sempre, altrimenti non si arriverà mai alle altre mete prefissate..E se non arriva il vento? Se non arriva, si tirano fuori i remi, e si comincia a remare fin tanto che il vento gira, cambia direzione, e ci spinge di nuovo...
RispondiEliminaUna metafora, forse, per dire che noi siamo gli artefici di ciò che la vita ci riserva, siamo i registi della nostra vita, soprattutto siamo i capitani della nostra barca...Dobbiamo quindi scegliere per il meglio e quando le situazioni lo richiedono, uscire sulla tolda e combattere senza farci schiacciare. Non è facile, nessunoha detto che lo sia: la paura alimenta il coraggio per lottare e andare avanti, consapevoli che il nostro esserci serve a noi stessi e a chi ci vuole bene.
passa da me a dire quali sono i tre piu' bei dischi del 2009!
RispondiEliminaciao!
ciao amicone mio passo per salutoneeeeeeee e un bacione ciao
RispondiEliminaehiii come va?? Son quasi 15 giorni che non aggiorni :(
RispondiEliminami è piaciuta la frase "Per il nuovo anno ('e non solo!', direbbe Giacobbo), " :)
Che faccio..chiamo chi l'ha visto? o ci sei sempre solo che scrivo con l'inchiostro simpatico e non si legge??
RispondiEliminaNo, per sapé..almeno uno si regola...
Amico mio vorresti apparire si o No ! è tanto che non aggiorni .....su non mi dire che sei in crisi d'ispirazione ciaooooooooooo
RispondiEliminaOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SONO SEMPRE IO
RispondiEliminaTI RICORDI DI ME APPARI SI O NO ?!