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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

I nuovi mostri


PAROLA DI WALTER RICCIARDI
, consigliere del ministro della Salute, intervistato oggi su Il Mattino. Il quale inaugura così un nuovo modo di fare scienza, secondo il quale un accertamento diagnostico fatto al momento è meno sicuro di una dose inoculata fino a dodici mesi prima e la cui copertura è presunta soltanto fino a una certa percentuale, per ammissione stessa di chi quel vaccino l'ha creato. E tutto questo senza considerare le evidenze di quanti, sebbene vaccinati, si siano contagiati di nuovo o siano risultati a loro volta contagiosi.

Al contrario del tampone - sostiene Ricciardi - il vaccino sarebbe invece in grado di assicurare "la protezione e la non trasmissione del virus". Cosa non si direbbe per puntellare in qualche modo un obbrobrio come il green-pass, eh? Ma quel che è bello è che il consigliere del ministro dica tutto ciò senza nemmeno doverlo argomentare: lui di sicuro non è interessato a farlo e il giornalista non gli chiede minimamente di approfondire come nasca una convinzione così drastica oltre che palesemente contraddittoria, sia per la scienza sia nei fatti. 

Eppure chi parla con tanta faciloneria è un uomo di scienza, che per lavoro consiglia, da tecnico, il ministro che deve occuparsi della salute di tutti noi... Le sue parole hanno la stessa spregiudicatezza con la quale due giorni fa Franco Locatelli nel corso di una conferenza stampa spiegava che "fino a 59 anni nessun vaccinato è finito in terapia intensiva". Anche lui non è uno qualunque, ma il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico che ispira le scelte del ministro della Salute. 

Locatelli è stato ampiamente sbugiardato il giorno dopo da un giornalista de La Verità, che semplicemente si è preso la briga di controllare i numeri pubblicati nel report dell'Istituto Superiore della Sanità (la tabella riassuntiva è in fondo a questo post). Sbugiardato dal cronista e per questo spernacchiato dal direttore dello stesso giornale. 

Ora ci sarebbe da chiedersi se il ministro della (nostra) Salute se li scelga appositamente cretini i propri consiglieri scientifici. O piuttosto se il fatto che costoro sostengano tesi tanto sfacciatamente false non sia frutto di ordini di scuderia. Ricorderete le dichiarazioni del premier Draghi di pochi mesi fa... No??? Beh, potete rinfrescarvi la memoria qui.

In ogni caso... COMPLIMENTONI !

 


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