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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

La Rete e il peggio di noi

VOGLIO DIRE UNA COSA e poi mi rimetto al lavoro...

Sì, noi italiani ci sentiamo da sempre deresponsabilizzati, siamo per indole contro le regole (che non fanno proprio parte del nostro dna), sempre pronti a mostrare e dimostrare di essere i più furbi a svangarla (e ci appuntiamo anche medaglie per questo, orgogliosi di rigirare la frittata: 'siamo creativi, siamo le pecore nere nel gregge delle pecore bianche', eccetera eccetera). Non bisognerebbe parlare generalizzando, ma credo di dire cose che tutti già sappiamo.

Ora, a tutta questa bella situazione, da un decennio a questa parte dobbiamo aggiungere la croce&delizia, la salvezza&disperazione, la grandezza&rozzezza di uno strumento come la Rete. Nel quale trovi tutto&il contrario di tutto, il bianco&il nero di ogni cosa e di ogni pensiero. La ricchezza di un sapere condiviso&lo zoo di chi alimenta e si alimenta solo dell'ignoranza e delle bassezze umane, di chi trova in quel brodo primordiale una giustificazione al proprio bisogno di scaricare su altri le proprie irresponsabilità/incapacità/inanità mai accettate.

Siamo pieni di Soloni che gonfiano il petto pensando di sapere tutto, solo perchè hanno letto pagine di cose che suonano bene alle loro orecchie e fra le quali si immergono e sguazzano per seguire e credere (credere, come fosse un atto di fede...!) solo a quelle. Mai un dubbio, mai un briciolo di umiltà da costoro, anche se, su quella stessa Rete, si trovano con altrettanta facilità pagine e pagine di informazioni in senso diametralmente opposto. Tanti Soloni e mai nessun Sam, il solito discorso...

E così, ora, la conoscenza-spezzatino offerta da questa nuova mela della conoscenza ci divide in mille fazioni, ognuna delle quali supportata dagli esperti di turno, che ci piace seguire additando tutti quegli altri - "voi che non capite, ma che prima o poi capirete" - di volta in volta, come gregge o pecoroni, ma anche come negazionisti, cospiratori, debunker, troll, realisti, sovranisti... trovate voi tutti gli -isti che volete!

La Rete, per le sue potenzialità, potrebbe essere uno strumento unico di conoscenza, potrebbe renderci sicuramente più liberi. Ma ci offre anche mille opportunità e milioni di scuse per mostrare il peggio di noi stessi.

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