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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Pensieri dal Sol Levante, giorno 1

Panorami verticali

HO SCOPERTO CHE SOPRA LE NUVOLE non ci sono altre nuvole. Ma solo l'azzurro del cielo e il calore del sole. E' incredibile che non ci abbia mai pensato finora. Ho dovuto prendere un aereo, come oggi, e salire fin quassù per scoprirlo e apprezzarlo pienamente.
Le nuvole, in fondo, ci chiudono dentro una gabbia, una gabbia larga e bassa. Ci fanno prigionieri privandoci di gran parte di quella dimensione verticale che il nostro sguardo potrebbe invece cogliere diversamente. Già... Decisamente non sono abituato a pensarlo dall'alto al basso, o viceversa, un panorama. Anche quando cerco di immortalarne di bellissimi fra i miei ricordi fotografici, spaziano tutti orizzontalmente. Forse perchè finisco sempre per concentrarmi soltanto sulla linea dell'orizzonte...
Dovrei alzare di più lo sguardo. E non solo quando sono con i piedi ben piantati a terra. La prossima volta che mi capiterà di volare devo ricordare di non guardare soltanto in basso: potrò così approfittare di una posizione davvero privilegiata per scrutare il cielo dal cielo!




Succhi e risucchi


PARE CHE PER I GIAPPONESI fare rumori con la bocca nell'atto di risucchiare al suo interno cibi e bevande non solo non costituisca un problema di buona educazione, ma anzi sia indice di ispirato gradimento per quanto si sta mangiando. Come per il ruttare durante o alla fine dei pasti. Lo avevo letto fra le cose che ero andato spulciando sulla Rete prima della partenza, ma ho avuto modo di appurare quanto sia vero già durante il volo. Il mio vicino "succhiatore", senza saperlo, mi ha dimostrato infatti quanto abbia apprezzato tanto il riso con le verdure quanto la ciotola di insalata che ha divorato rigorosamente con le bacchette. Per non parlare della voracità con la quale ha sinfonicamente aspirato i noodles dalla vaschetta e il fragore con cui ha sorseggiato, poco alla volta, il succo al mirtillo (credo) alla fine del pranzo.
Oddio, non che possa farci male eliminare dalle nostre abitudini qualche pesante retaggio di un'educazione forse troppo continentale... Tuttavia al primo impatto tanto risucchiare e sbiascicare fa senza dubbio effetto. Poi magari nei prossimi giorni ci farò l'abitudine fra colazioni, pranzi, cene e street food. E chissà che quando tornerò a casa, nella forbita Italia, tanto silenzio possa farmi sentire a disagio.

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