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Trump people

A VOLTE RITORNANO. Sarebbe stato troppo facile e scontato come titolo. Ormai troppe cose e troppe persone ritornano e non più solo a volte. Il problema, semmai, è COME ritornano. L'era del secondo Trump, 47° presidente degli Stati Uniti d'America, inizia oggi. E prende il via con una vittoria schiacciante negli Stati chiave e nel voto popolare. Una vittoria che vede il partito Repubblicano impadronirsi delle istituzioni da cui dipendono il potere esecutivo e legislativo, con Trump alla Casa Bianca e Senato e Camera - a meno di clamorose sorprese nello spoglio degli ultimi voti - che sono a un passo dal tingersi del rosso del Republican Party.  A questo si aggiunga la maggioranza dei 9 giudici che compongono la Corte Suprema, la più alta corte della magistratura federale Usa, di cui tre nominati dal tycoon durante il precedente mandato, due da Bush figlio e uno da Bush padre, mentre sono solo tre quelli di nomina democratica (due da Obama e uno da Biden). In questo modo salta de

Pensieri dal Sol Levante, giorno 1

Panorami verticali

HO SCOPERTO CHE SOPRA LE NUVOLE non ci sono altre nuvole. Ma solo l'azzurro del cielo e il calore del sole. E' incredibile che non ci abbia mai pensato finora. Ho dovuto prendere un aereo, come oggi, e salire fin quassù per scoprirlo e apprezzarlo pienamente.
Le nuvole, in fondo, ci chiudono dentro una gabbia, una gabbia larga e bassa. Ci fanno prigionieri privandoci di gran parte di quella dimensione verticale che il nostro sguardo potrebbe invece cogliere diversamente. Già... Decisamente non sono abituato a pensarlo dall'alto al basso, o viceversa, un panorama. Anche quando cerco di immortalarne di bellissimi fra i miei ricordi fotografici, spaziano tutti orizzontalmente. Forse perchè finisco sempre per concentrarmi soltanto sulla linea dell'orizzonte...
Dovrei alzare di più lo sguardo. E non solo quando sono con i piedi ben piantati a terra. La prossima volta che mi capiterà di volare devo ricordare di non guardare soltanto in basso: potrò così approfittare di una posizione davvero privilegiata per scrutare il cielo dal cielo!




Succhi e risucchi


PARE CHE PER I GIAPPONESI fare rumori con la bocca nell'atto di risucchiare al suo interno cibi e bevande non solo non costituisca un problema di buona educazione, ma anzi sia indice di ispirato gradimento per quanto si sta mangiando. Come per il ruttare durante o alla fine dei pasti. Lo avevo letto fra le cose che ero andato spulciando sulla Rete prima della partenza, ma ho avuto modo di appurare quanto sia vero già durante il volo. Il mio vicino "succhiatore", senza saperlo, mi ha dimostrato infatti quanto abbia apprezzato tanto il riso con le verdure quanto la ciotola di insalata che ha divorato rigorosamente con le bacchette. Per non parlare della voracità con la quale ha sinfonicamente aspirato i noodles dalla vaschetta e il fragore con cui ha sorseggiato, poco alla volta, il succo al mirtillo (credo) alla fine del pranzo.
Oddio, non che possa farci male eliminare dalle nostre abitudini qualche pesante retaggio di un'educazione forse troppo continentale... Tuttavia al primo impatto tanto risucchiare e sbiascicare fa senza dubbio effetto. Poi magari nei prossimi giorni ci farò l'abitudine fra colazioni, pranzi, cene e street food. E chissà che quando tornerò a casa, nella forbita Italia, tanto silenzio possa farmi sentire a disagio.

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