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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Su babbo smettila di bere/non mi picchiare un'altra volta


Il mix fra testo, musica e immagini che questa canzone è capace di generare è qualcosa che fa venire i brividi. Semplicemente... Ma occorre ascoltarla con molta attenzione. Ascoltarla dentro (e chiedo scusa fin d'ora per le brutte parole che troverete di seguito a quelle, meravigliose, di questa canzone).

E tutti fermi in fila ad aspettare
che scatti quel semaforo
avessi almeno la mia radiolina
che sentirla e' uno spettacolo
e guarda che ti ho visto
con le mani dentro il naso: sei romantico
e poi la stessa mano
te la passi tra i capelli: sei fantastico.
Ma quanti manifesti colorati
cosi' grandi non li ho visti mai
che gambe deliziose... Son le calze un po' velate,
tu non le compri mai
biscotti per l'infanzia, poveretta,
carte igieniche lunghissime
sentissi come e' morbida
e ogni volta viene voglia di 'cosare'.
E all' improvviso arrivi tu,
un manifesto in mezzo agli altri
su quel faccino quanti pugni, quante botte
ma lo sai che ti potevano ammazzare?
Su babbo smettila di bere
non mi picchiare un'altra volta
che ogni volta ho piu' paura
e quando cerco dl scappare
non arrivo mai alla porta
mi raggiungi e sei una furia
non centro niente coi tuoi guai,
non c'entro con i dispiaceri,
non ti ricordi, ieri, che mi portavi al mare?.
E siamo ancora fermi ad aspettare
che scatti quel semaforo
avessi almeno la mia radiolina
che a sentirla e' uno spettacolo
e guardo il mio vicino e li tranquillo
tramortito dal suo stereo
e arrivano frequenze cosi' basse
che divento tachicardico.
Ma quanti manifesti colorati
cosi grandi non li ho visti mai
c'e' un brandy un po' speciale per un fico eccezionale,
non me lo compri mai...
E detersivi cosi' intelligenti
che gli manca solo di parlare
e macchine potenti e prestigiose che se non puoi...
Le puoi rubare.
E all'improvviso torni tu,
un manifesto in mezzo agli altri,
e hai un faccino cosi' triste
che a guardarti dentro agli occhi
ci si potrebbe vergognare.
'ma babbo non ho fatto niente.
Non mi picchiare un 'altra volta
che ogni volta ho piu' paura,
e ho paura ormai di tutto,
di pensare e di parlare,
ho anche paura di dormire,
ma, giuro, quando saro' grande mi voglio vendicare:
non mi ricordero' mai piu' che ml portavi al mare'.
E finalmente ci muoviamo tutti,
con te che mi vuoi stringere...
Io sto pensando ancora a quel faccino,
passa, se vuoi passare...
Ma quanti sono quei faccini
e quanto sono disperati
li senti piangere ogni notte
e non c'e' mai nessuno che li aiuti
e tutti a dire: 'che vergogna!'
Ma tutti a chiudere la porta
'in fondo a noi cos'e' che importa,
il nostro bimbo e' qui che sogna'
ma per dio di la' c'e' un altro bimbo uguale
che ha bisogno di sognare
magari un padre un po' diverso
che lo porti un'altra volta al mare.

ZCZC6160/SXB
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>ANSA-FOCUS/ 19 BIMBI VIOLENTATI AL GIORNO, E' ALLARME IN INDIA
AUMENTO 30% ULTIMO ANNO. MA VIOLENZE SONO TABU' E VIGE OMERTA'
   (di Maria Grazia Coggiola)
   (ANSA) - NEW DELHI, 1 OTT - Spesso fra le mura di casa e con
la complicità di familiari o conoscenti, in India ogni giorno 19
bambini. E' un numero allarmante che ha registrato un aumento di
ben il 30% nell'ultimo anno contestuale a un vertiginoso
incremento del tasso di delinquenza comune, soprattutto nelle
metropoli. L'abuso sessuale contro i minori è una piaga che si
sta diffondendo in fretta anche in India - Paese a bassa
criminalità se paragonato all'America Latina -, di pari passo
con l'avanzare del benessere economico.
   Il rapporto annuale dell'Ufficio nazionale per la
registrazione dei casi criminali, diffuso a New Delhi, squarcia
il velo su una realtà che è ancora tabù per la tradizionale e
puritana società indiana. Nel 2011 sono state presentate 7.112
denunce di violenze sessuali su bambini. Si tratta di un netto
aumento rispetto ai 5.484 casi denunciati dell'anno precedente,
che sicuramente sono la punta di un gigantesco iceberg sommerso,
coperto da silenzio e omertà di famiglie o villaggi.
   Di fronte all'emergenza, la scorsa primavera il Parlamento ha
approvato una nuova legge chiamata Protezione dei bambini contro
reati sessuali in cui si considerano i rapporti, anche
consenzienti, con minori di 18 anni come violenza sessuale e si
prevede fino a tre anni di carcere per chi li commette. Il
provvedimento che di fatto abbassa "l'età del consenso" ha
sollevato un vespaio di polemiche perché è stato visto come
espressione di un moralismo bacchettone.
   In realtà, in un immenso Paese come l'India, dove c'è un alto
tasso di corruzione anche fra le forze dell'ordine, non esistono
garanzie per categoria vulnerabili come bambini, soprattutto per
le femmine, spesso discriminate dai genitori che privilegiano i
figli maschi. Bambine e ragazzine sono le prede più facili per i
trafficanti di essere umani. Di recente, inoltre, c'è stato
anche un aumento della pedofilia fra turisti stranieri che
approfittano della miseria di bambini. 
   Uno studio del 2007 stima che oltre il 53% dei bambini
indiani è vittima di abusi sessuali e che molti non lo hanno mai
confessato. Un muro difficile da sfondare, anche se lo scorso
maggio ci ha provato un popolare attore di Bollywood, Aamir
Khan, in una seguitissima trasmissione televisiva sui "tabù"
indiani. La star ha per la prima volta parlato del fenomeno
raccontando con esperti e familiari in studio scioccanti storie
di bambine violentate da insegnanti o amici di famiglia e di
genitori che spesso fanno finta di non sapere. (ANSA)
     YGC
01-OTT-12 17:49

Commenti

  1. Purtroppo in questi paesi dove povertà e analfabetismo sono all'ordine del giorno episodi di questo genere sono la A-normale quotidianità. La nostra società, che non è per nulla civile, sostanzialmente si basa aull'egoismo e sull'edonismo, una continua ricerca costante ed incessante del proprio piacere personale, a tutti i costi e a qualunque costo. Se nei paesi industrializzatati e con un certo grado di cultura, fare turismo sessuale è un reato, e a maggior ragione se rivolto ai minori ed è condannato e perseguito, difficilmente si può passare inosservati, allora si cerca la scappatoia di andare in quelle parti del mondo dove la miseria, l'ignoranza e il degrado giocano a favore di questi aguzzini che senza scrupoli con pochi soldi ottengono favori di ogni natura e genere.
    La miseria genera altra miseria, l'ignoranza dilaga e gli innocenti pagano per questi personaggi senza scrupoli.
    È una piaga senza cura, come tante che affliggono il nostro mondo. Cosa si può fare? Non scendere mai compromessi, denunciare sempre e comunque, specie alle autorità che possono fare veramente la differenza, quelle autorità incorruttibili che si impegnano costantemente per lo sviluppo e diffondono cultura e combattono l'analfabetismo, che si fanno portavoci e paladini della giustizia e della legalità, solo così ci può essere un barlume di speranza di arrivare, un giorno, a non leggere più tragedie di questa portata.

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