Dopo il primo contatto
Negli ultimi tempi, in quel magico e sconfinato ipermercato del tutto che è il web, hanno preso a farsi sempre più insistenti (e, per qualcuno, consistenti) le voci di un presunto primo contatto fra umani e alieni. Contatto che dovrebbe essere ormai imminente, se è vero che fino a qualche mese fa si parlava del periodo autunnale mentre ora le ultime notizie lo danno per certo fra novembre e dicembre. Contatto che, inoltre, chissà perchè, dovrebbe trovare la sua ambientazione proprio qui a Roma, fra le antiche vestigia della Città Eterna.
Mi pare perfettamente inutile interrogarsi su quale possa essere la genesi di una simile notizia, così come credo sia evidente a tutti il meccanismo che sulla rete faccia sì che una palla di neve si trasformi prima in una slavina e poi in una valanga. Indipendentemente dal fatto che si tratti di una valanga vera o falsa.
Per come sono fatto e per come sono cresciuto, confesso di non nutrire particolare interesse per tutto ciò. Forse a causa di una personale storia d'amore per la fantascienza, comunque narrata; forse per quelle pagine che vengono dal passato e che si sfogliano davanti agli occhi con la sfacciata pretesa di raccontare il futuro; forse per quelle immagini che sceneggiatori e registi hanno strappato alle loro menti o chissà dove per materializzarle, incredibili e reali (e ora anche tri e quadri-dimensionali), di fronte a noi... Chissà. Fatto sta che più che guardare a come possa essere nata, la notizia di un possibile e imminente contatto con una razza aliena mi fa venire una gran voglia di vedere come sarà dopo. Dopo il primo contatto.
Chissà come cambierebbe il mondo. Millenni e millenni di un'avventura che tutti avevamo creduto rigorosamente in single player e che ora ci ritroveremmo improvvisamente a giocare in rete: in una rete sconfinata, a questo punto, e dove a mettere del loro sono chissà quanti giocatori. Una volta ammessa l'esistenza di una razza aliena, infatti, il passo per accettare l'esistenza di infinite altre è più che breve...
Noi siamo qui. Che attendiamo fiduciosi e altrettanto impreparati, a mio giudizio. In attesa di questo eventuale, nuovo, immane spartiacque della storia umana.
Mi pare perfettamente inutile interrogarsi su quale possa essere la genesi di una simile notizia, così come credo sia evidente a tutti il meccanismo che sulla rete faccia sì che una palla di neve si trasformi prima in una slavina e poi in una valanga. Indipendentemente dal fatto che si tratti di una valanga vera o falsa.
Per come sono fatto e per come sono cresciuto, confesso di non nutrire particolare interesse per tutto ciò. Forse a causa di una personale storia d'amore per la fantascienza, comunque narrata; forse per quelle pagine che vengono dal passato e che si sfogliano davanti agli occhi con la sfacciata pretesa di raccontare il futuro; forse per quelle immagini che sceneggiatori e registi hanno strappato alle loro menti o chissà dove per materializzarle, incredibili e reali (e ora anche tri e quadri-dimensionali), di fronte a noi... Chissà. Fatto sta che più che guardare a come possa essere nata, la notizia di un possibile e imminente contatto con una razza aliena mi fa venire una gran voglia di vedere come sarà dopo. Dopo il primo contatto.
Chissà come cambierebbe il mondo. Millenni e millenni di un'avventura che tutti avevamo creduto rigorosamente in single player e che ora ci ritroveremmo improvvisamente a giocare in rete: in una rete sconfinata, a questo punto, e dove a mettere del loro sono chissà quanti giocatori. Una volta ammessa l'esistenza di una razza aliena, infatti, il passo per accettare l'esistenza di infinite altre è più che breve...
Noi siamo qui. Che attendiamo fiduciosi e altrettanto impreparati, a mio giudizio. In attesa di questo eventuale, nuovo, immane spartiacque della storia umana.
prevedi ?
RispondiEliminaa chicco l'etxerestre è intervenuto a ballerò
te che ne pensi?
ET..TELFONO CASA!!!
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