Passa ai contenuti principali

In primo piano

Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Dopo il primo contatto

Negli ultimi tempi, in quel magico e sconfinato ipermercato del tutto che è il web, hanno preso a farsi sempre più insistenti (e, per qualcuno, consistenti) le voci di un presunto primo contatto fra umani e alieni. Contatto che dovrebbe essere ormai imminente, se è vero che fino a qualche mese fa si parlava del periodo autunnale mentre ora le ultime notizie lo danno per certo fra novembre e dicembre. Contatto che, inoltre, chissà perchè, dovrebbe trovare la sua ambientazione proprio qui a Roma, fra le antiche vestigia della Città Eterna.

Mi pare perfettamente inutile interrogarsi su quale possa essere la genesi di una simile notizia, così come credo sia evidente a tutti il meccanismo che sulla rete faccia sì che una palla di neve si trasformi prima in una slavina e poi in una valanga. Indipendentemente dal fatto che si tratti di una valanga vera o falsa.

Per come sono fatto e per come sono cresciuto, confesso di non nutrire particolare interesse per tutto ciò. Forse a causa di una personale storia d'amore per la fantascienza, comunque narrata; forse per quelle pagine che vengono dal passato e che si sfogliano davanti agli occhi con la sfacciata pretesa di raccontare il futuro; forse per quelle immagini che sceneggiatori e registi hanno strappato alle loro menti o chissà dove per materializzarle, incredibili e reali (e ora anche tri e quadri-dimensionali), di fronte a noi... Chissà. Fatto sta che più che guardare a come possa essere nata, la notizia di un possibile e imminente contatto con una razza aliena mi fa venire una gran voglia di vedere come sarà dopo. Dopo il primo contatto.

Chissà come cambierebbe il mondo. Millenni e millenni di un'avventura che tutti avevamo creduto rigorosamente in single player e che ora ci ritroveremmo improvvisamente a giocare in rete: in una rete sconfinata, a questo punto, e dove a mettere del loro sono chissà quanti giocatori. Una volta ammessa l'esistenza di una razza aliena, infatti, il passo per accettare l'esistenza di infinite altre è più che breve...

Noi siamo qui. Che attendiamo fiduciosi e altrettanto impreparati, a mio giudizio. In attesa di questo eventuale, nuovo, immane spartiacque della storia umana.

Commenti

  1. prevedi ?
    a chicco l'etxerestre è intervenuto a ballerò
    te che ne pensi?

    RispondiElimina
  2. ET..TELFONO CASA!!!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari