Quella testa niente male del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ieri sera l'ha detto subito, la prima volta che ha preso la parola ad
Annozero: l'errore più grande che il Pd [o l'opposizione in genere, ndr] deve assolutamente evitare di fare, sarebbe quello di dividersi tra berlusconiani e finiani.
Niente di più giusto. Sarebbe davvero il peggior segnale di impreparazione e di immaturità per un partito ormai sfilacciato al suo interno, bastonato da due anni a qualsiasi tornata elettorale e assolutamente incapace di individuare un volto nuovo e credibile da proporre al popolo della sinistra (tanto da dover ridursi a candidare la radicale Bonino alle ultime regionali). Si mettesse anche a spaccarsi tra coloro che tifano per Brooke o Ridge in quella che lo stesso Renzi ha brillantemente paragonato alla
Beautiful della nostra politica, sarebbe davvero il massimo. Peggio di qualsiasi tentativo di inciucio a cui abbiamo finora assistito.
Ora, Berlusconi e Fini sono arrivati a tirarsi i piatti, hanno ceduto alla crisi del sedicesimo anno e, mollati tutti o quasi i freni inibitori, sono scaduti in un
pessimo spettacolo. Assolutamente coerente con il livello cui si è ridotta la politica nel nostro Paese, se vogliamo; ma sempre un pessimo spettacolo sotto ogni profilo. Altro che esercizio di dialettica politica! Altro che dimostrazione di libertà di pensiero all'interno del partito!
Le accuse che i due si sono scambiati, quegli indici puntati l'un contro l'altro per sottolineare l'errore rinfacciato e il suo autore, il disvelarsi sfacciato di tante ipocrite verità e vere falsità alla base della convivenza politica dei due: Berlusconi e Fini hanno raccontato ieri agli italiani che molte, moltissime scelte fatte a livello di governo tutto sono state meno che pensate e volute pensando al bene del Paese e degli italiani. Il federalismo, le politiche sull'immigrazione, sulla giustizia, così come, al contrario, tutte quelle azioni che avrebbero dovuto essere messe in campo e che invece non sono state prese in considerazione, ad esempio, in tema di stato sociale, welfare, crisi economica... Tutto è stato fatto o non fatto secondo logiche di spartizione, di contropartita, di accontentamento di volta in volta dell'una o dell'altra parte politica, in cambio del via libera o del voto a questo o a quell'interesse personale o di partito.
Sulle teste degli italiani e senza scrupolo alcuno.
Ora, non scopriamo niente di nuovo, è vero... Nulla che abbia fatto questa maggioranza e che non abbiano probabilmente fatto in passato maggioranze di altro colore politico. Ma certo un conto è scrivere di queste cose pensando e immaginando, con proprie deduzioni e ricostruzioni, che stiano in questo modo; un conto, invece, è assistere al disperato e rabbioso scambio di rinfacciamenti andato in scena ieri, che ha raccontato a tutti in che modo e secondo quali logiche questa politica ha gestito il potere che le era stato affidato per guidare il Paese.
Sarò ingenuo, ma a me questa cosa ha molto colpito e terribilmente infastidito. E anche fatto pensare: perchè oggi abbiamo avuto conferma che dietro questo modo di far politica altro non c'è che un meschino scambio di favori; domani, magari, chissà cosa ci verrà dato di sapere a proposito di pagine ben più tristi, oscure e dolorose della storia di questo nostro Paese...
titolo di annozero SEPARATI IN CASA ihihhihihihi
RispondiEliminae moh ci sarà pure il botto te lo dico io!!!!!!!
E' verità tutto quello che dici. Se poi pensi che, probabilmente, trattasi di teatrino, di spettacolo ad uso delle masse innocenti (o anche dementi, a seconda)...
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