Esce oggi nelle edicole di tutta Italia
Il Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Antonio Padellaro che si avvale della collaborazione di Marco Travaglio e di tante altre penne fumanti.
E' anche il giornale che si propone di fare un diverso tipo di informazione e che, come vessillo di autonomia dalle influenze (qualcuno direbbe dai ricatti) del potere politico ed economico, sbandiera la propria decisione di non richiedere nè accettare i tanti soldi che la politica regala alla stampa sotto forma di finanziamenti pubblici. Per questo, costituisce un caso raro di editoria pura, in cui, cioè, la proprietà è dei redattori e di piccoli azionisti.
Quello che segue è l'editoriale di apertura:
Linea politica la Costituzione
di Antonio Padellaro
Ci chiedono: quale sarà la vostra linea politica? Rispondiamo: la Costituzione della Repubblica. Non è retorica ma drammatica realtà. Prendete il principio di legalità sancito dall'articolo 1. Cosa c'è di più rivoluzionario in un Paese dove ogni giorno la legge viene adattata ai capricci dell'imperatore e dei suoi cortigiani? E l'articolo 21
quando afferma che l'informazione non può essere soggetta ad autorizzazioni o
censure? Vi sembra che il direttore del Tg1 ne tenga conto, quando decide che gli italiani non devono sapere né delle prostitute a casa Berlusconi né degli insulti di Brunetta?
Ci dicono: che bisogno c'è di un altro giornale? Eppure questo bisogno lo sentiamo talmente da avervi investito il nostro mestiere e i nostri risparmi. Quando Indro Montanelli fu costretto a lasciare il "suo" Giornale e fondò la Voce, spiegò di aver giurato a se stesso: "Mai più un padrone". Ne aveva abbastanza dei trombettieri al servizio dell'uomo di Arcore. Anche noi possiamo dire che qui di padroni non ne abbiamo. La proprietà del Fatto Quotidiano è ripartita in piccole quote equivalenti tra un gruppo di soci che hanno come unico scopo quello di garantire l'autonomia del giornale e di far quadrare i conti. Piccoli azionisti ai quali in tanti chiedono di aggiungersi per dare una mano. Ricchi non siamo ma non chiederemo un solo curo di
sovvenzioni pubbliche o di partito. Sono già 30mila coloro che ci sostengono in questa scelta con i loro abbonamenti. Una prova. di fiducia senza precedenti, visto che il giornale lo vedranno solo oggi. Grazie.
Il Fatto sarà un giornale di opposizione. A Berlusconi certo, perché ha ridotto una grande democrazia in un sultanato degradante. Ma non faremo sconti ai dirigenti del Pd e della multiforme sinistra che in tutti questi anni non sono riusciti a costruire uno straccio di alternativa. Troppi litigi. Troppe ambiguità. E poi vedremo se Di Pietro riuscirà, davvero, a creare qualcosa di nuovo, liberandosi dei riciclati soprattutto al Sud.
Lo abbiamo chiamato il Fatto in memoria di Enzo Biagi che ci ha insegnato a distinguere i fatti dalle opinioni. Un grande giornalista e un uomo perbene epurato, come Montanelli, dalla compagnia dei servi e dei mediocri. Pensando al loro coraggio ci facciamo coraggio.
E in un Paese che, nell'arco della stessa giornata, ha dovuto assistere prima all'
aut aut berlusconiano su tutti i tg (
"Ho chiesto ai ministri di non rispondere più a vostre domande di gossip. A me da qui in avanti potere fare solo queste domande: quanti appartamenti consegnerà il 29 di settembre a L'Aquila? Quante persone avete aiutato? Cose di politica vera, perché noi facciamo la politica delle realizzazioni concrete") [SICCCCCC!!!] e poi, in serata, all'interno della
puntata di Ballarò, alla triste e dolorosa vicenda di un uomo e di suo figlio alle prese con i veri morsi della crisi economica reale, mi sa che di coraggio ce ne vuole parecchio...
Auguri, di cuore, a Padellaro e Travaglio!
ULTIM'ORA:
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SCUDO FISCALE: PD, MEDIOLANUM APPROFITTA SUBITO DEL 'CONDONO'
(ANSA) - ROMA, 23 SET - ''Il governo dei conflitti di interesse non ha limiti. Il condono tombale per chi ha trasferito capitali all'estero, definito al di fuori del protocollo Ocse, non e' ancora diventato compiutamente legge e gia' Mediolanum, banca di proprieta' del presidente del
Consiglio, compra intere pagine di giornali per fare propaganda ai provvedimenti del governo e per accaparrarsi una fetta degli ingenti introiti per i servizi predisposti per i grandi evasori, definiti 'la clientela piu' interessante d'Italia'''. Lo afferma Stefano Fassina, responsabile finanza pubblica Pd. ''Va ricordato che - afferma Fassina - tale clientela, grazie all'anonimato dei
beneficiari del condono e alla sospensione dell'obbligo per gli intermediari finanziari di segnalare i casi sospetti di riciclaggio, unico caso al mondo, puo' comprendere chiunque, anche i capi della criminalita' organizzata. 'Alla clientela piu' interessante d'Italia', in piena sintonia ideologica con il leader, la banca del presidente del Consiglio, offre il conto corrente denominato 'freedom'. I danni per la finanza pubblica determinati dal condono tombale in corso di perfezionamento al Senato sono poca cosa rispetto alla regressione morale e civile provocata allo Stato di diritto in
Italia''.(ANSA).
COM-FEL23-SET-09 12:52
Mi piacerebbe leggere nome e cognome degli azionisti!Si si, proprio di tutti.
RispondiEliminaDati i grovigli di cui questo Paese è capace...vorrei esser sicura che non ce ne siano anche in questo caso...che so, magari tra gli azionisti c'è lo zio di Mastella o il nipote di La Russa...
Ormai sono una miscredente caro Marcus e come S Tommaso voglio mettere il dito nella piaga.
I buoni propositi ci sono, con la stessa speranza di Guernica che fra i 30000 sostenitori non ci siano amici o parenti, o qualche prestanome...Sai, ormai credere in qualcosa è diventata un'utopia, e averla alla mia età è brutto, perché c'è tutta una vita davanti, una vita fatta di incertezze su cosa sarà domani, se ci sveglieremo sempre liberi o se saremo solo topi in balia di gatti famelici..anagramma di malefici...Sono in pochi a voler bene a questo Paese, troppo pochi, e troppo pochi ad essere dotati di un cervello obiettivo sui fatti. Fin quando ci saranno persone lobotomizzate che perorano cause di devastazione, non progrediremo mai, e sarà sempre la vecchia zolfa, dove effimeramente c'è l'illusione di libertà e democrazia, ma realmente siamo in mano a gente che sta preparando il terreno per la dittatura..
RispondiEliminaDove ci sono interessi non c'è speranza!
RispondiEliminaPer Guernica:
RispondiEliminaSai che è un'idea? Appena posso mi metto al lavoro... Può essere interessante, anche per dissolvere eventuali dubbi.
Per Debora:
Ho letto il tuo commento ora e mi è venuto subito da pensare ad Annozero di ieri sera...
Per Roberta:
Dove ci sono interessi c'è sempre una banca!
Ciao Marcus.
RispondiEliminaPasso per dirti che il tuo commento mi ha lasciata senza parole, come al solito.
E' inutile, per certe cose, tu, sei tu.
Un bacio.
anche io mi domando :ma che crisi?
RispondiEliminabah! siamo dei matti a parlare di crisi non ti pare ?ti risp in ritardo ma rispondo è un baciotto
la penso come guernica...sarebbe molto interessante...personalmente non credo più alla buonafede del prossimo.
RispondiEliminabuon bloggheanno!!!
RispondiEliminaPer dark:
RispondiEliminaIl tuo urlo era anche il mio. Per questo tu lo hai avvertito pienamente.
Grazie per le tue parole, tesoro!
Per marianna:
"Il re è nudo". Conosci, no? E chi lo dice è un farabutto!
Anch'io ti bacio... in ritardo!
Per Debora:
Fai male, cara amica mia, se per la malafede di qualcuno non credi più nella buonafede del prossimo...
Ti abbraccio!
Grazie anche a te, indie!!!
ho letto sta cosa del Fatto. Ottimo giornale :)
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