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88 Arenula e tutto cominciava...

E SONO 37! Trentasette anni di ufficio stampa nello stesso ministero. Un lasso di tempo niente male, considerando il ministero in questione... Nel 2010 un collega del giornale radio Rai, che per lavoro aveva contatti da anni con molti uffici stampa ministeriali, mi disse che, molto probabilmente, il mio collega Giovanni e io eravamo gli addetti stampa più anziani di tutta la pubblica amministrazione centrale. Beh, se aveva ragione, credo che oggi quel 'forse' se lo siano portato via i 15 anni passati da allora. Ricordassi il nome del collega giornalista, lo chiamerei per curiosità... Il mio collega Giovanni, entrato due mesi prima di me, da qualche anno non è più all'ufficio stampa. Sicché potrei essere rimasto il più anziano (in termini di servizio, ovviamente) addetto stampa di tutta la Pubblica Amministrazione centrale. Il che mi lascia un po' come Pantani quando decideva di alzarsi sui pedali e... ci vediamo al traguardo! Peccato che non ci sia più il mio adorato...

Racconto breve: I SOGNI DELLA NOTTE PRIMA - © di Marcus

Francesca era andata finalmente a letto contenta. Era stata una giornata dura, ma poi alla fine si era conclusa bene. Aveva fatto pace con la sorellina per quella stupida faccenda di Pelù, l'orsacchiotto marrone che era stato la causa dei capricci della piccolina per tutta la domenica. E quanto c'era voluto perchè Piccola Peste si tranquillizzasse del fatto che il suo adorato peluche non sarebbe stato messo nel sacco insieme al resto delle cose vecchie che la mamma aveva deciso di gettare via. 

"A Natale manca poco - aveva sentenziato il sabato pomeriggio - quindi domani facciamo un bel po' di pulizia fra gli scaffali e le scatole dei giocattoli". E non era stata certo una domenica serena per la Piccola Peste, impegnata in una estenuante trattativa con mamma e sorella maggiore. Un tira e molla che aveva raggiunto il suo apice più disperato al momento di decidere della sorte di Pelù, appunto. Ma alla fine la mediazione di Francesca aveva risolto la situazione.

D'altronde, c'era molto più dei suoi tredici anni in quella testolina mora. Francesca era la sorella più grande, quella che cercava sempre di mettere pace in famiglia. Come era capitato anche domenica sera, quando per tutto il tempo della furiosa litigata fra mamma e papà era voluta rimanere in cucina per tentare di infilare una sua piccola parola fra un urlo e l'altro. Pensando che la sua presenza avrebbe fatto finire prima quell'ennesimo litigio. Alla fine di quel brutto quarto d'ora, era riuscita anche a passare un'oretta con la mamma, dopo cena, per fare quella torta al cioccolato e pinoli che da tanto tempo voleva preparare insieme a lei.

Insomma, una domenica intensa, fra alti e bassi. Una di quelle giornate che... "chi ha inventato il letto è stato davvero un genio!", pensò tirando su le coperte. Poi stese le gambe stanche e mandò col pensiero un bacino alla Piccola Peste già addormentata e altri due a mamma e papà che sentiva ancora parlottare nella loro camera. Si girò su un fianco, come faceva sempre, perchè da quella parte si addormentava prima. E cominciò a pensare al compito in classe del giorno dopo e alla sua amica del cuore e a quel compagno di scuola che aveva iniziato a guardarla e al Natale che non era poi tanto lontano e... 

Chiuse gli occhi. E sognò i sogni che fanno tutti i bambini di tredici anni.


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UCCIDE MOGLIE E FIGLIA: LA STRAGE NELLA LORO CAMERA DA LETTO
(ANSA) - [città], 26 OTT - E' avvenuta all'alba nella camera da letto la strage familiare di via [indirizzo]. Secondo una prima ricostruzione, poco prima delle 6 [nome], 48 anni, che lavora come operaio in una ditta di onoranze funebri, impugna un lungo coltello da cucina e uccide la moglie, [nome], di 35 anni, e la loro figlia più piccola di 8 anni. Le urla attirano l'attenzione dei vicini di casa che chiamano il 112. I carabinieri intervengono sul posto e fanno irruzione nella casa: la figlia   maggiore della coppia di 13 anni, esce di corsa, e viene condotta in ospedale.
Intanto [nome] si è già inferto delle coltellate all'addome per tentare il suicidio. Resta ancora un mistero il movente. (ANSA)
TR
26-OTT-09 08:54


Francesca è, ovviamente, un nome di fantasia; come il racconto della sua ultima domenica. Il resto, purtroppo, no. 

 

Post scriptum: Scrissi questo brevissimo racconto di getto, il 26 ottobre 2009, qualche minuto dopo aver letto sulle agenzie di stampa dell'ennesima, orribile, tragedia familiare. In treno, qualche ora dopo, decisi di postarlo su Facebook, come lacrime di un pianto. Mi sembra giusto, oggi, metterlo qui.

Spero che Francesca, ovunque si trovi, stia bene.

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