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Calmierati un c@220!
'CALMIERARE' SECONDO GARZANTI LINGUISTICA: fissare per legge un prezzo massimo di vendita; regolamentare un prezzo, una tariffa: calmierare i prodotti alimentari; calmierare gli affitti (Garzanti Linguistica).
Il 16 settembre scorso, il Governo ha comunicato con grande enfasi di aver approvato il decreto-legge che istituiva l'obbligo del green-pass sul posto di lavoro. Nella nota di Palazzo Chigi un apposito paragrafo era dedicato ai...
Tamponi calmierati
Il decreto prevede l’obbligo per le farmacie di somministrare i test antigenici rapidi applicando i prezzi definiti nel protocollo d’intesa siglato dal Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19, d’intesa con il Ministro della salute. L’obbligo vale per le farmacie che hanno i requisiti prescritti.
E per qualche giorno, anche prima di quella data, ministri ed esponenti politici sbandierarono ai quattro venti la generosità dimostrata dal governo. Non solo per essersi preoccupato di tutti quei cittadini che fin lì avevano deciso di non vaccinarsi e che promettevano di continuare su quella linea intransigente anche dopo la fatidica data del 15 ottobre. Ma soprattutto perchè, di fronte a cotanto sdegnato rifiuto del siero da parte di costoro, Draghi&co si erano addirittura preoccupati di calmierare il prezzo dei tamponi per coloro che di lì a qualche giorno avrebbero avuto bisogno della certificazione verde per poter lavorare.
Così venne imposto alle farmacie il prezzo fisso dei tamponi per ottenere un green-pass valido 48 ore: 8 euro per i minorenni e 15 euro per gli adulti. A prezzi calmierati.
Da qualche giorno, tuttavia, alcune farmacie e strutture sanitarie offrono pacchetti scontati a chi, non vaccinato, sarà costretto a fare il tampone ogni due giorni per andare al lavoro. I primi cartelli, apparsi qualche tempo fa, puntavano ad ingolosire i clienti proponendo 10 tamponi per soli 100 euro, con un risparmio di un terzo della spesa. Ma da qualche giorno la libera concorrenza di mercato si è scatenata e diverse farmacie qui a Roma (ma certamente anche in altre città d'Italia) hanno lanciato l'offerta monstre di 10 tamponi al costo 70 euro. Meno della metà del prezzo calmierato!
Ora, non posso e non voglio prendermela con gli imprenditori farmacisti che, anzi, in questo caso finiscono per svolgere un prezioso ruolo di ammortizzatore sociale. Però riflettevo su tutto questo e mi chiedevo, un po' come faceva il nostro maestro della scuola elementare quando proponeva un problema ai suoi alunni: se 15 euro per tampone vengono sbandierati dal governo per un benevolo prezzo calmierato e i farmacisti si sentono liberi di poterlo abbassare fino a 7 euro pur mantenendo un margine di guadagno, quanto mai può costare ognuno di questi cotton-fioc anticovid? E a quale prezzo ben più congruo avrebbe potuto essere proposto?
Perchè la vicenda degli sconti sui tamponi deve far riflettere anche su un altro punto della questione e cioè quanto il governo non si sia fatto scrupolo di offendere l'intelligenza degli italiani. Perchè non solo la pensata del prezzo calmierato dei tamponi è una balla, dal momento che adesso si scopre che il costo che ogni non-vaccinato deve sostenere per la sua ora d'aria di 48 ore avrebbe potuto essere tranquillamente molto più basso. Ma tutta questa vicenda evidenzia, se ce ne fosse ancora bisogno, come il vero, unico, reale scopo del governo sia esclusivamente quello di ricattare i cittadini, economicamente e psicologicamente, al fine di costringerli ad accettare il vaccino. Anche a costo di non rendere più accessibile un prezzo che abbiamo visto avrebbe potuto essere ben più basso di quello 'generosamente' proposto come calmierato.
Solo una parola: VER-GO-GNA !!!
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