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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

In caso di problemi successivi al vaccino...


SE DOVESSI MORIRE
, sappiate che io non volevo vaccinarmi! Lo stesso dicasi in caso dovessi rimanere offeso da eventi o complicazioni di carattere neurologico, cardiaco o respiratorio che mai prima d'ora - e sottolineo MAI - mi sono stati diagnosticati.

Lo scrivo nero su bianco perchè il Governo sta decisamente prendendo la strada di estendere l'uso e l'obbligatorietà del green-pass a luoghi e a categorie di lavoratori fra le quali rientra anche il sottoscritto. E proprio per questo intendo preventivamente informare familiari, parenti, amici e semplici lettori di passaggio su queste pagine che il vaccino a cui dovessi sottostare mi sarà stato imposto con la violenza. Perchè una estorsione, com'è da considerarsi il green-pass, è una forma di violenza. Un reato. Solo che in questo caso il ricattatore è lo Stato.

La mia eventuale inoculazione sarà stata frutto di un vero e proprio ricatto. Del tipo: vuoi continuare a lavorare (cioè a portare i soldi a casa per mantenere te e la tua famiglia), nonostante il tuo corpo sia già protetto da quegli stessi anticorpi che il vaccino anti-Covid promette (ma non garantisce) di sviluppare e nonostante i tuoi 33 anni di onorato (ed elogiato) servizio senza macchia (e proprio per lo Stato)? Allora DEVI farti vaccinare! Non vuoi farti vaccinare e in questo modo continuare ad essere un potenziale bersaglio del virus (esattamente come i vaccinati), un potenziale soggetto infettante per chi ti circonda (esattamente come i vaccinati), un potenziale nuovo ospite di ospedali e reparti di terapia intensiva (esattamente come i vaccinati) in una società dove, under dodicenni a parte, ci viene detto che quasi l'80% di possibili bersagli del virus ha ricevuto (spesso per scelta propria) almeno una dose di vaccino? Allora TI PUNISCO togliendoti il lavoro!

Dopodichè? 

Mi chiedo: cosa sarà di quel gruppo di persone che avranno deciso (coraggiosamente, ma anche incoscientemente, visti i tempi) di non piegarsi al ricatto del green-pass e di non farsi vaccinare? Perderanno stipendio e lavoro e non gliene sarà offerto un altro, non potranno più pensare a un viaggio nè spostarsi sui mezzi pubblici (non ancora, ma presto), non potranno entrare in un supermercato o in un centro commerciale (anche questo presto), nè iscriversi in palestra o in piscina nè tanto meno all'università, non potranno andare a teatro o a vedere un film, una mostra o un museo, a meno di non voler fare tamponi per ogni cosa. Emarginati e bollati dalla società come untori e con le stesse potenzialità di 'ungere' che hanno i vaccinati! 

Vi pare sensato?

E rifletto: poichè i vaccinati, per aperta ammissione delle autorità sanitarie italiane, europee e mondiali, possono continuare a contagiare e a essere contagiati, quand'anche si riuscisse a vaccinare il 100% della popolazione italiana, europea o mondiale a cosa servirebbe? Neanche a toglierci la mascherina... E a che servirebbe inoculare tutti se poi tutti i vaccinati avrebbero comunque bisogno di una terza, una quarta, una quinta dose per fronteggiare l'ennesima variante?

Lo stesso - anzi, peggio - dicasi per il green-pass. Anche a tacer del fatto che lo strumento di diagnosi migliore nell'ottica della sua efficacia è certamente il tampone piuttosto che il vaccino (per quello che la stessa scienza ci dice), come può pensarsi che il green-pass sia in grado di assolvere in qualche modo a una funzione di natura sanitaria, se - come viene riconosciuto sempre dalla scienza - chi ha avuto il Covid e chi ha avuto il vaccino può potenzialmente essere ancora portatore del virus? Dove sarebbe la sua funzione di strumento sanitario?

Questo scrivo quando il mio corpo non corre ANCORA alcun pericolo di reazione avversa.

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