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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Il tuo primo passo

TI HO VISTO quando è suonata la sveglia del tuo iPhone: le sei e mezza all'incirca, appena una mezz'oretta in più di quando ti svegliava 'il Ciccione'... Ma adesso non c'è 'il Ciccione' e nessun ripetuto invito a muoversi, ad alzarsi, a fare in fretta.

Ti ho visto andare in bagno, lavarti, finalmente senza la scocciatura di tutte quelle continue e improvvise "violazioni della privacy"... E poi tornare in camera pensando di trovare i "vestitini" da indossare, pronti sul letto, come li lasciava 'Essere'... Ma adesso non c'è 'Essere' e sul letto nessun vestitino.

Ti sei preparato in silenzio per non svegliare Ale che dorme di là, sul divano momentaneamente appoggiato nella sua cameretta in attesa che Ikea vi consegni il letto. E una volta pronto per uscire, ti sei soffermato un attimo sulla porta, il tempo di un pensiero veloce: eri solo e stavi facendo, da solo, il primo passo nella tua nuova vita da 'maturo'. Ma chissà poi se lo hai fatto davvero questo pensiero...

Può sembrare poca cosa, in fondo: uscire la mattina presto, prendere un bus e raggiungere il campus per la prima lezione all'università. Ma parafrasando e capovolgendo quel che disse un giorno qualcuno, anch'egli solo e anch'egli sul punto di mettere il naso fuori dalla porta, potrei dire che il tuo è stato "un piccolo passo per l'umanità, ma un grande passo per un uomo". Per l'uomo che sei e per l'uomo che diventerai.

Un passo significativo, che ognuno di noi prima o poi ha fatto. E che ognuno di noi ha avvertito come tale a un certo momento della propria vita. Tu lo hai fatto sulla porta della tua nuova casa a Torino. Anzi, hai fortemente voluto, dopo la momentanea rinuncia al sogno dall'altra parte del mondo, farlo lì. È il primo passo veramente 'da adulto' e spetta a te fare in modo che ne seguano altri!

Quanto al 'Ciccione', che devo dirti... quando si invecchia si diventa nostalgici e anche un po' filosofi. Va così...

Buona lezione!

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