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88 Arenula e tutto cominciava...

E SONO 37! Trentasette anni di ufficio stampa nello stesso ministero. Un lasso di tempo niente male, considerando il ministero in questione... Nel 2010 un collega del giornale radio Rai, che per lavoro aveva contatti da anni con molti uffici stampa ministeriali, mi disse che, molto probabilmente, il mio collega Giovanni e io eravamo gli addetti stampa più anziani di tutta la pubblica amministrazione centrale. Beh, se aveva ragione, credo che oggi quel 'forse' se lo siano portato via i 15 anni passati da allora. Ricordassi il nome del collega giornalista, lo chiamerei per curiosità... Il mio collega Giovanni, entrato due mesi prima di me, da qualche anno non è più all'ufficio stampa. Sicché potrei essere rimasto il più anziano (in termini di servizio, ovviamente) addetto stampa di tutta la Pubblica Amministrazione centrale. Il che mi lascia un po' come Pantani quando decideva di alzarsi sui pedali e... ci vediamo al traguardo! Peccato che non ci sia più il mio adorato...

Dieci anni di te e di me

IO SCRIVO SU DI TE, TU DESCRIVI ME. Il patto più o meno era questo. O meglio, io affronto un argomento, a volte parlando di politica, a volte lasciando andare pensieri sulle cose più disparate, altre volte tentando la via del racconto e così via; e tu, in cambio, cerchi di tirar fuori da me tutti quei lati che normalmente rimangono nascosti, disegnando una figura che sia più fedele a me stesso di quanto l'immagine riflessa nello specchio possa raccontare.

È così che è nato Marcus. O forse sarebbe più giusto dire che grazie a questo accordo Marcus accettò di uscire fuori per mettere il naso nel mondo. Esattamente dieci anni fa, il quindicesimo giorno del nono mese del 2008.

Era diverso allora, più piccolo e non spaziava per tutta la pagina come adesso. E poi era verde ed arancione: verde lo sfondo, come le mie speranze; arancione i titoli e i link, per accompagnare nella lettura dentro e fuori. Forse era voglia di colore, forse non si riconosceva nel grigiume dell'immagine che vedeva riflessa nello specchio della realtà quotidiana. Chissà...

Non è un figlio, non lo è mai stato. Più un fratello diverso, qualcuno di cui fidarsi nel giudizio quotidiano e a cui affidarsi nei momenti di sfogo. Nato per caso, come istintivo moto di ribellione all'anatema di Papa Ratzinger contro, appunto, i relativismi in genere, vera e propria minaccia - secondo lui - verso quel pensiero unico, seminato, coltivato, addirittura venduto nel mondo anche a costo del sangue.

Grazie Fratello, per essere quello che sei. E per rendermi fiero di me. 

Buon compleanno!

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