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88 Arenula e tutto cominciava...

E SONO 37! Trentasette anni di ufficio stampa nello stesso ministero. Un lasso di tempo niente male, considerando il ministero in questione... Nel 2010 un collega del giornale radio Rai, che per lavoro aveva contatti da anni con molti uffici stampa ministeriali, mi disse che, molto probabilmente, il mio collega Giovanni e io eravamo gli addetti stampa più anziani di tutta la pubblica amministrazione centrale. Beh, se aveva ragione, credo che oggi quel 'forse' se lo siano portato via i 15 anni passati da allora. Ricordassi il nome del collega giornalista, lo chiamerei per curiosità... Il mio collega Giovanni, entrato due mesi prima di me, da qualche anno non è più all'ufficio stampa. Sicché potrei essere rimasto il più anziano (in termini di servizio, ovviamente) addetto stampa di tutta la Pubblica Amministrazione centrale. Il che mi lascia un po' come Pantani quando decideva di alzarsi sui pedali e... ci vediamo al traguardo! Peccato che non ci sia più il mio adorato...

Una storia (vera) non salverà il mondo, ma...

Il mondo sarà salvo fin quando esisteranno storie come questa... E se voi, stupidi, ottusi, menefreghisti, superficiali esibizionisti di un pessimismo snob d'accatto, che non vedete l'ora che il mondo assomigli alle macerie che avete dentro... voi che ci tenete tanto a pensarla diversamente, fate pure... Non so che farvi: è un vostro problema!

Usa: 'Batkid' vive suo sogno, eroe per un giorno a San Francisco

(AGI) - San Francisco (California), 16 nov. - Un'intera città, San Francisco, si è stretta attorno al suo 'Batkid', eroe per un giorno: Miles Scott è un bimbo di 5 anni, a cui a 18 mesi è stata diagnosticata la leucemia. Il piccolo aveva chiesto alla 'Make a Wish Foundation' - un'associazione che tenta di esaudire i sogni dei bambini con malattie gravi - di essere un super-eroe per un giorno. E l'intera città è scesa in campo, rispondendo in maniera straordinaria, con migliaia di persone allineate lungo le strade dove il piccolo ha sfilato, dopo aver arrestato Riddler, con un Batman a grandezza naturale che lo affiancava.

Il bimbo vive con la sua famiglia a Tulelake, al confine californiano con l'Oregon: gli era stato detto che andavano tutti a San Francisco perchè gli sarebbe stato regalato un costume, proprio a sua misura, di Batkid. La sorpresa gli è stata tenuta accuratamente segreta fino all'ultimo: ma venerdì San Francisco si è trasformata in Gotham City, la città teatro delle avventure dell'uomo-pipistrello. Miles è uscito dall'albergo, eroe-pipistrello in miniatura, e si è ritrovato davanti la 'Batmobile', una Lamborghini nera con il caratteristico pipistrello sul cofano e sulle porte. Una telefonata della polizia lo ha allertato del pericolo: "Per favore, giustiziere mascherato, abbiamo bisogno di te". E l'allarme del commissario capo di San Francisco, Greg Suhr, è stato rilanciato immediatamente da un anchorman dell'Abc7 News.

Da quel momento è stato un susseguirsi di epiche imprese, accompagnate dalla mobilitazione di tutta la città: Batkid si è precipitato a salvare una donna che era stata legata ai binari del cable-car, il caratteristico treno-funivia che attraversa la città; ha catturato Riddler, l'Enigmista, uno dei nemici principali di Batman, nel caveau di una banca; e ha inseguito Il Pinguino per salvare la mascotte dei San Francisco Giants, Lou Seal. Alla fine, Batkid, sempre scortato da Batman, si è recato alla City Hall, la sede del comune, dove il sindaco riconoscente gli ha consegnato le chiavi della città: "Il 16 novembre del 2013 sarà la giornata di Batkid per sempre", ha detto il primo cittadino, Ed Lee, attorniato dal capo della polizia, Suhr e dalle altre autorità.

Persino il giornale della città, il San Francisco Chroniche, ha reso omaggio al suo coraggio: "Batkid salva la città", titolavano le copie del quotidiano a Union Square, la piazza-fulcro della vita cittadina. Ed è stato un tributo generale: la polizia è stata al gioco, scortando Batkid nei suoi trasferimenti da un
luogo all'altro, con un cellulare al seguito che 'trasportavà gli orribili lestofanti catturati. La squadra di football, i '49ers' ha twittato: "Il nostro eroe è arrivato: le strade di San Francisco sono e salve". Il sostegno generale è stato tale che non solo si sono visti nelle strade altri Batman, ma sono scesi in campo persino altri minuscoli super-eroi: a Union Square ad un certo punto sono comparsi un Superman e uno Spider-Man, entrambi in miniatura. Ovviamente non poteva mancare il tributo del presidente, Barack Obama, che ha lanciato un video sull'account Twitter della Casa Bianca: "Ben fatto, Miles. Gotham è salva". E persino la first lady, Michelle, ha twittato il suo riconoscente plauso: "Grazie per aver catturato tutti questi brutti ceffi, Batkid. Sei una fonte di ispirazione per tutti noi".

Una festa generale che ha coinciso - ha spiegato la mamma di Miles, Natalie, sul sito dell'organizzazione - con la conclusione di un calvario, tre anni di cure. L'altra buona notizia è infatti che per Miles la bat-cura ha funzionato: il bimbo ha sospeso le cure a giugno e la malattia è in remissione.
(AGI) Bia
 

Commenti

  1. se ne dicono tante a proposito dell'america e degli americani. su certe cose, però, bisogna lasciarli stare; anzi, bisogna lasciarli fare. e noi, per una volta, solo a guardare, possibilmente con gli occhi di miles.

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