Passa ai contenuti principali

In primo piano

Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

E tu, di che PD sei?

I guai in casa del Partito Democratico, in questo 2013 politicamente sempre più drammatico, sembrano proprio destinati a non finire mai. Gli ultimi in ordine di tempo connotano la compagine dei suoi parlamentari in guisa di un novello Giano Bifronte.

Prendete la vicenda degli F35: c'è un PD filogovernativo pronto a votare a favore dell'acquisto di questi aerei per la modica somma di circa 13 miliardi di euro e c'è un PD pacifista che vuole invece approvare una mozione che chiede la sospensione immediata della partecipazione italiana al programma di realizzazione del velivolo, bocciando la spesa come "assurda in un momento di crisi come questo in cui si tagliano risorse a tutti e si fa pagare la crisi a coloro che hanno meno".

Da ieri, poi, l'ambiguità interna al partito ha conosciuto un nuovo fronte. Quello relativo alla richiesta del PDL di sospendere i lavori di Camera e Senato in seguito alla decisione della Cassazione di fissare al prossimo 30 luglio la data del processo Mediaset che al momento vede Berlusconi condannato in appello a 4 anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni: in breve, la sua definitiva esclusione dalla vita politica in caso di pollice verso da parte della Suprema Corte. Ebbene, anche in questo caso, esiste un PD che di fronte alla richiesta di falchi, pitonesse e lacchè pidiellini di chiudere il Parlamento per protesta non ha esistato a votare sì e un PD di ribelli, una trentina in tutto, che si sono rifiutati di votare secondo le indicazioni della maggior parte.

Oggi intanto - è notizia di poco fa - il senatore PD Casson, lo stesso che guida l'ala anti-F35 interna al partito, ha chiesto che la Giunta per le elezioni del Senato acquisisca gli atti del processo Mediaset, lo stesso di cui sopra. "Crediamo che ci siano elementi anche per quanto riguarda l'ineleggibilità di Berlusconi ai sensi della legge del 1957", ha affermato Casson, il quale, non lesinando una ulteriore soffiatina sul fuoco delle polemiche, ha concluso: "Non mi risulta che il PD sia contrario a votare la ineleggibilità di Silvio Berlusconi". Ma qualcosa mi dice che non tutti nel partito la pensino come lui...

Commenti

Post più popolari