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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Io sto... ConPietroGrasso!

conpietrograsso
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Alle prossime elezioni del 24 e 25 febbraio voterò per Pietro Grasso.

In fondo se a fare outing è il Corriere della Sera, scendendo in campo al fianco di ben noti e ben pagati mestieranti della politica, sostenendo le loro ragioni e invitando in tal modo i suoi lettori a condividerle col voto sulla scheda elettorale, perchè non posso farlo anch'io, schierandomi apertamente a favore della candidatura dell'ex procuratore nazionale antimafia?

Certo, mi rendo conto che la contropartita di cui potrebbe avvalersi la grande testata mediatica in caso di ascesa a Palazzo Chigi del suo sponsor sarebbe ben altra e ben alta (ho scritto Corriere perché esiste un precedente in tal senso, ma il discorso vale per tutte: poteri forti a sostegno di poteri forti). Ma qui non si tratta di contropartite. Cosa potrebbe offrire questo blog, sconosciuto ai più, ad un personaggio stranoto, ad un alfiere dell'antimafia? Quale contributo sostanziale, di peso, potrebbe portare alla sua candidatura?

No, qui si tratta di altro. Quello che mi spinge a impegnarmi spontaneamente in favore di Pietro Grasso è il fatto di averlo conosciuto personalmente, di aver lavorato alla sua stessa causa ai tempi di Giovanni Falcone (respirando lo stesso entusiasmo che quell'uomo straordinario aveva saputo infondere intorno a sè), di aver avuto l'opportunità negli anni successivi di incrociare qualche altra volta la sua strada, sempre per motivi di lavoro. Tutto qui. O meglio, tanto mi è bastato per apprezzarne le doti relazionali e organizzative, l'equilibrio e la determinazione professionale. E tanto mi basta, oggi, per pensare di continuare a stimarlo sotto un'altra veste, per pensare di poter scommettere con fiducia sulla limpidezza del suo impegno politico nei palazzi del potere. Come parlamentare e... chissà, come ministro.

Io tifo per lui, perché sono certo che farà bene. Non fareste altrettanto per una persona che stimate?

E allora: tutti con Pietro Grasso. Anzi, conpietrograsso!

una scelta di vita
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Commenti

  1. Non seguo molto la politica, perché mi nausea e lo sai bene, te l'ho sempre detto. Ma qui scendono in campo personaggi che io stimo moltissimo: stimo Ingroia, perché so che fu Paolo Borsellino in persona a volerlo a gran voce nella sua squadra, e stimo Grasso, perché è un grande uomo, anzi, un Sigore, un vero e proprio Galantuomo, come quelli che non ne nascono più.
    Io non so ancora cosa farò, il 24 e 25 febbraio, voterò, certo, ma vorrei che il mio voto, da questa volta in avanti, serva veramente a cambiare questo paese, che non mi faccia più vergognare di essere italiana, ma invece orgogliosa di appartenere a questa nazione i cui padri fondatori hanno dato la vita per essa.
    E vorrei non trovarmi a condividere, ancora una volta, quella frase, vera o inventata, credo di Mark Twain, in cui dice che se votare, servisse veramente a qualcosa, non ci permetterebbero di farlo....

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    1. Io in questa cosa ci credo, perchè credo in questa persona. Stavolta l'equazione è molto semplice: reputo Pietro Grasso parlamentare (e chissà, magari anche qualcos'altro) un uomo che può portare davvero qualcosa in più nel Palazzo. E mi comporto di conseguenza.

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  2. ottima scelta. condivido in pieno. peccato solo che non si possa sul serio dare il voto a lui personalmente. la speranza è che contribuisca alla modifica della porcata elettorale - che così come è congegnata, lascia troppo spazio a malandrini e relativi collusi - e che il suo programma della giustizia si discosti un bel po' da quello di baffino, solita e puntuale velina trasparente come il copertone di un hummer. anzi, se proprio posso dare un consiglio al futuro senatore (spero), si adoprasse per mantenergli l'ufficio a bruxelles: è sempre meglio correre i 10000 metri piani che i 400 a ostacoli...

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    1. Ahahahah! Si, credo anch'io che fra le due discipline il fondo sia quella auspicabile! Io spero si occuperà di giustizia: mi viene più semplice pensare che ciascuno possa fare meglio la propria parte nel settore in cui può mettere in campo tutta la propria competenza. E in questo vedo certamente meglio un Grasso rispetto ad un ingegnere guardasigilli di un passato neanche troppo lontano...

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    2. Hai detto una sacrosanta verità che però da che sono al mondo è stata applicata in rarissimi casi: "mi viene più semplice pensare che ciascuno possa fare meglio la propria parte nel settore in cui può mettere in campo tutta la propria competenza"...
      Lo voglio credere, un'ultima volta, se rimarrò delusa anche questa volta, credo che metterò i remi in barca, e prenderò una sola decisione, trovare il modo di lasciare questo paese, in tempi e modalità che metterò allo studio....

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    3. Lo voglio credere anch'io, altrimenti non avrei fatto questo outing. Spero (e ne sono sicuro!) che non mi deluderà, come non mi ha deluso in tutti questi anni! Grazie per la tua apertura di credito!

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    4. Quando io stimo una persona, la stimo sempre fino in fondo!!

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  3. Gianluigi29/1/13 10:53

    Ehi Debora,

    guarda che anche Grasso era nel pool con Falcone e Borsellino. E se proprio la vogliamo dire tutta, è stato il capo di quella struttura che Falcone progettò e che avrebbe guidato se non fosse stato ucciso...

    PS: così tanto per mettere altra legna sul fuoco ;) ciao

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    1. Lo sa, Gianluigi, lo sa. Ti assicuro che lo sa bene! Lo so...

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  4. Io non sto con nessuno. Il fatto è che, conoscendo molti politici di destra, sinistra e centro, so, mio malgrado, con chi abbiamo a che fare. Sicuramente ammiro le persone che hanno degli ideali, ma non potranno mai governare in un paese come l'italia. Il fatto è che il problema dell'italia sono gli italiani. Se ci rivolgiamo ad un politico, di persona intendo, gli chiediamo sempre un favore, un appoggio, qualcosa che riguarda noi stessi o una persona che ci interessa. Poi, quando parliamo agli altri, critichiamo, vogliamo giustizia, politici serie ed incorruttibili. Ma noi forse lo siamo?
    Loro sono lo specchio di noi stessi. E, se anche la cosa ci fa rabbia, dobbiamo ammetterlo, perché gli insegnanti sono i primi a cercare una raccomandazione per un concorso, i giornalisti si iscrivono ad un partito per lavorare per quel giornale, i magistrati hanno costituito una casta accessibile solo agli amici degli amici e parenti, i notai lo stesso, e cosi via.....
    E' una battaglia persa in partenza. Se vogliamo fare del bene, facciamolo a chi se lo merita, o al primo sconosciuto che incontriamo per la strada, ad un cagnolino ferito o a un gattino rimasto orfano. ma la cosa che mi preoccupa di più è quale giustificazione possiamo dare ai nostri figli per questo stato di fatto. Io spero che il mio esca da questo paese di burattini e vada a cercare la sua felicità altrove. Magari, così facendo, non sentirà sulle sue spalle il peso del fallimento di questa nazione.
    Un saluto a tutti, con rispetto soprattutto a chi non la pensa come me. Pino

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    1. Per lavoro e in qualche altro caso sono stato a contatto con diversi politici, molti dei quali con importanti incarichi istituzionali. Io li ho avvicinati per proporre un'idea, una proposta, professionalità che mettevo a loro disposizione e che portava loro vantaggio. Loro mi hanno cercato (quandomi hanno ccercato) perché apprezzavano come lavoravo. In un caso o nell'altro, tante pacche sulle spalle, qualche cena di ringraziamento e basta: come sai bene sono oggi dove ero venticinque anni fa. Sarò un illuso e un ingenuo ma vorrei che mio figlio rimanesse e contribuisse a cambiare questo Paese.

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    2. Per lavoro e in qualche altro caso sono stato a contatto con diversi politici, molti dei quali con importanti incarichi istituzionali. Io li ho avvicinati per proporre un'idea, una proposta, professionalità che mettevo a loro disposizione e che portava loro vantaggio. Loro mi hanno cercato (quandomi hanno ccercato) perché apprezzavano come lavoravo. In un caso o nell'altro, tante pacche sulle spalle, qualche cena di ringraziamento e basta: come sai bene sono oggi dove ero venticinque anni fa. Sarò un illuso e un ingenuo ma vorrei che mio figlio rimanesse e contribuisse a cambiare questo Paese.

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