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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Uomini soli

Ne ho viste diverse nel corso della mia vita: persone che camminano attorniate da altre persone. Persone le prime, persone le seconde.

Queste ultime, come quelle della foto, hanno spesso il volto inquieto, attento ma inquieto: una sorta di precarietà dell'anima scorre nei loro sguardi. Mascherano l'incertezza che c'è dietro ogni angolo con una risata che a volte può risuonare fuori luogo o scomposta; così come il non potersi fidare di nulla e di nessuno viene celato dietro quel filo di arroganza che spesso è l'unica cosa che traspare di loro. Ne conosco tanti: a moltissimi di loro piacerebbe essere compresi meglio: non giustificati, ma compresi meglio. Da tutti.

In mezzo a loro, altre persone: per lo più sole. Li guardi e spesso noti l'aria ingiustificatamente altezzosa, inopinatamente superiore, inspiegabilmente piena di sè. E in questi casi, le persone attorno sono ancora più incerte ed inquiete ed il loro agire, perciò, ancora più sfrontato.

Non capita di frequente, invece, di vedere lo sguardo fissare l'asfalto, come in questa foto che ritrae  Paolo Borsellino con i suoi 'angeli'. Persi in pensieri veri, incurvati sotto il peso di responsabilità vere: si spostano perchè devono farlo, non per farsi notare e risparmierebbero volentieri quelle 'passeggiate' all'aperto alle persone che devono restare incollate a loro.

Ne abbiamo pochi di questi esempi e dal '92 ne abbiamo due in meno. Le loro immagini e le loro parole ci hanno insegnato tanto: per prima cosa ad essere umili. Rendiamo loro merito - sempre - per questo.

Commenti

  1. E' difficile aggiungere parole, o trovarne di adatte. Io faccio sempre molta fatica, quando voglio ricordare queste tristi e tragiche pagine della storia del nostro paese.
    Avrai notato, che da molto tempo non uso più le maiuscole, per quelle parole che un tempo avevano una certa importanza, ma che da molti, troppi anni a questa parte, invece suonano come vuoti a perdere.
    Sono passati 20 anni, da Falcone e Borsellino, ma non scordiamoci di tutti gli altri che come questi due grandi uomini, sono stati barbaramente uccisi dalla mafia. E come ho citato nel mio post di oggi, condivido la frase di Paolo: forse, anzi, sicuramente la mano che ha ucciso questi grandi uomini è una mano mafiosa, ma chi ha voluto la loro morte, è altra persona...
    E' grave, gravissimo, tutto questo.
    Cosa è cambiato da quel 19 luglio 1992? Oh, Marco, è cambiato molto, molte grandi, vere, incommensurabili persone in meno, e tanta, tanissima e incommensurabile feccia in più.
    E' cambiato il nostro paese, in peggio.
    E quello che trovo aberrante, è che molti di quelli che nei giorni della memoria, come questo, che si riempiono la bocca di queste vittime della mafia, siano in prima linea a sostenere, votare e osannare chi con la mafia viaggia a braccetto, e non si rende conto che reca onta gravissima alla memoria di chi ha dato la propria vita per estirpare questo cancro.
    Non aggiungo altro, anzi, forse ho detto pure troppo.
    In queste occasioni, ci sono silenzi che valgon più di mille parole.

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  2. Come noterai, cara Debby, non rispondo a te, ma commento a mia volta.

    Mi piace Debora, perchè quando commenta non lo fa mai tanto per fare. Le sue parole sono piene, sono sentite, sono forti, come i moti del suo animo. Chi ne avesse voglia, può andare a rileggersi tutti i suoi commenti in questo blog e scoprirà che quel che ho scritto è vero. E' anche grazie alle sue riflessioni che queste pagine sono apprezzate. Io non riesco a fare altrettanto sugli altri blog.

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  3. Gianluigi19/7/12 15:50

    E' finito tutto!

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    1. Lo sfogo di un uomo, di un padre putativo (qual era Antonino Caponnetto per Falcone e Borsellino) all'apice del dolore. Credo che se avesse potuto si sarebbe morso la lingua piuttosto che ripetere quella frase... Anche e soprattutto in loro memoria.

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    2. E' la voce della disperazione, però se ci pensi, non aveva del tutto torto...
      Ciò che è successo dopo, io le ho avvertite come macchinazioni ad hoc, nulla fu più sentito, e nulla fu più fatto con consapevolezza ed attenzione.
      Chi poteva fare fu eliminato, e chi poteva ancora fare... chi poteva ancora fare?

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    3. Sono cambiate molte coscienze, non solo e non tanto negli addetti ai lavori; ma nella gente comune, in molti siciliani, in molti italiani. Di certo non quelle di coloro che continuano a fare affari con la vita degli altri: ma quelle, "loro" (come urlò drammaticamente la vedova Schifani nella cattedrale palermitana), "loro non cambiano".

      Forse... è iniziato molto (da lì)!

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    4. E quanto aveva ragione quella giovane ragazza di 22 anni, che in un attimo dimostrava 20 anni di più, straziata da un dolore troppo grande per essere contenuto, e che ha allevato da sola un bimbo, oggi un uomo di 20 anni, che vive nell'orgoglio di un padre eroe, ma che non ha mai potuto stringere a se, per gli interessi di pochi che hanno messo davanti il potere e calpestato l'onore.
      Si, loro non cambiano, e molto è iniziato ANCHE da lì...

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    5. Gianluigi23/7/12 19:50

      Non vorrei essere disfattista e nemmeno pessimista, primo perchè non è nella mia indole secondo perchè tante volte una piccola bugia positiva è molto meglia di una cattiva realtà....però:

      In 20 anni non è veramente cambiato nulla, o meglio, gatopardonescamente è cambiato molto per non far cambiare nulla. Anzi i proprositi criminali della mafia e dello statomafia si sono realizzati perfettamente. Il metodo falcone e pool venne rimesso nel cassetto, le armi del carcere duro spuntate, scese in campo un nuovo soggetto politico per rinsaldare le alleanze con cosa nostra. L'italia se prima affondava nel fango, da quel 1992 ha iniziato a sprofondarci e ad annegarci.

      Scusate ma, citando Battiato, la primavera non tarda ad arrivare...non è proprio arrivata.

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    6. Epperò io condivido tutte le tue parole, caro Gianluigi, perché quello che hai detto corrisponde alla mera realtà delle cose, solo che le vede chi ha occhi per vedere e cervello per capire e sono quell'esigua parte di italiani che da quel '92 sono rimasti fedeli al metodo Falcone e pool, che hanno lottato affinché il carcere duro non fosse spuntatato ma bensì inasprito, ma con scarso successo e anzi.., e che non hanno MAI votato o parteggiato o minimamnete preso in considerazione qella feccia che è sceso in campo prima per pararsi il suo culo flaccido e poi per rinsaldare le alleanze con cosa nostra. Ma gli italiani questo non lo vedono, non lo sanno o gli fa comodo non vederlo e non saperlo e non capirlo, ed è triste che quegli stessi italiani, padri e madri di figli che oggi non hanno una cultura e non hanno uno straccio di lavoro, imperterriti si facciano abbindolare da quel soggetto, e da tutto l'entourage che lui è riuscito a creare, e che con le sue false promesse ha contribuito pesantemente a farci sprofondare e annegare nel fango, che grazie a lui è diventato anche letame...
      Nemmeno io vorrei essere disfattista e nemmeno pessimista, ma questo è lo stato delle cose, e non ci si può fare nulla, a meno che non ci si rivesta gli occhi di prosciutto anche noi, e si faccia di sì con la testa ininterrottamente come quegli squallidi cagnolini che negli anni '80 si vedevano dietro alle macchine...

      BLEAH.....

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  4. http://basta-virus.blogspot.it/

    di nuovo nuovo capisci a me !!!!

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