Sessanta voglia di me


E COSÌ OGGI SONO 60
. E questa è l'aria che si respira a questa altitudine anagrafica... Va beh, dai. Non è poi così male. Temevo peggio.

Quando ero piccolo pensavo ai sessantenni come ai vecchi, i "primi vecchi" nella scala dell'anzianità. Voglio tranquillizzare tutti: qui non c'è nessun vecchio, neanche "primo". Non c'è nemmeno un ragazzino, com'è ovvio. Ma neanche un sentore di anzianità. Per cui, alla via così, direbbero i vecchi (ops!) lupi di mare! 

C'è voglia di seconda vita. Ecco, questo sì. Voglia di respirarla e di viverla fino in fondo e con tutto me stesso. Voglia di pensare che se il destino mi ha concesso questa nuova possibilità - o se io l'ho finalmente scelta - non sia stato per caso, ma perché era quello che serviva in questo momento alla mia vita. E forse che tutto ciò accada - o meglio si perfezioni - proprio nell'anno della sessantesima boa impreziosisce ancor più simbolicamente questa svolta. Parafrasando un vecchio tormentone... fusse che fusse la svorta bona!

E ora sotto con gli ultimi trenta!

 


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