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Trump people

A VOLTE RITORNANO. Sarebbe stato troppo facile e scontato come titolo. Ormai troppe cose e troppe persone ritornano e non più solo a volte. Il problema, semmai, è COME ritornano. L'era del secondo Trump, 47° presidente degli Stati Uniti d'America, inizia oggi. E prende il via con una vittoria schiacciante negli Stati chiave e nel voto popolare. Una vittoria che vede il partito Repubblicano impadronirsi delle istituzioni da cui dipendono il potere esecutivo e legislativo, con Trump alla Casa Bianca e Senato e Camera - a meno di clamorose sorprese nello spoglio degli ultimi voti - che sono a un passo dal tingersi del rosso del Republican Party.  A questo si aggiunga la maggioranza dei 9 giudici che compongono la Corte Suprema, la più alta corte della magistratura federale Usa, di cui tre nominati dal tycoon durante il precedente mandato, due da Bush figlio e uno da Bush padre, mentre sono solo tre quelli di nomina democratica (due da Obama e uno da Biden). In questo modo salta de

Bye bye Berlusconi, the Great Influencer


TI SEI PRESO 107 DEI MIEI POST (108 con questo), anche se era ormai un po' di tempo che non mi occupavo di te. Complice il fatto di scrivere di meno, complici la mancanza di attrattiva dei nostri politici, complici anche le tue condizioni fisiche che per lugnhi periodi ti hanno tenuto fuori dall'agone.

Nonostante qualcuno abbia cercato di convincermi a più riprese che tu fossi, in fondo, il 'male minore', non ti ho mai trattato bene nei miei scritti. Che si parlasse di politica, di costume, di sport, non è mai mancata una parola critica, molto critica da parte mia. Non che te ne potesse importare all'epoca, nè tanto meno ora. Ma tant'è...

Hai comunque caratterizzato trent'anni di politica italiana e oltre mezzo secolo di storia del Paese. Lasciando comunque un segno. E questo non è da poco e ti verrà riconosciuto da tanti, da quasi tutti. Anche all'estero. Com'è che si dice(va) in questi casi? Molti nemici, molto onore... E credo che a te questo sia sempre piaciuto.

Anche la storia giudiziaria del nostro Paese è stata pesantemente influenzata dalla tua presenza: volente o nolente il tuo nome è stato accostanto a diversi - per non dire tanti - articoli del codice penale. Anche qui con differenti epiloghi: proscioglimenti, condanne, prescrizioni, ma anche tanti misteri, dubbi, interrogativi inquietanti, sui quali - chissà - forse un giorno si capirà qualcosa di più.

Ma sappiamo come vanno le cose. Sappiamo che, come sempre avviene, i giudizi della storia mentre siamo in vita rischiano di essere spesso falsi - aspramente falsi - per un verso e altrettanto falsi - benignamente falsi - per altri versi, una volta che siamo volati via. 

In ogni caso hai lasciato un segno ben visibile nella nostra storia e in quella internazionale, specialmente negli anni in cui hai agito da Premier, ma anche da presidente di Fininvest e di Mediaset e da boss del Milan. Non sono a conoscenza di altre cariche da boss che ti riguardino...

Sei stato, forse, il più grande influencer italiano. E credo che questo sia il riconoscimento più generoso che riuscirò a darti. Ma considerata la società in cui viviamo, non ti è andata poi così male.

Buon viaggio!

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LE DIECI MIGLIORI GAFFE DI BERLUSCONI (fonte: Dagospia)

POLEMICHE, IRONIA E AFFETTO SU TWITTER (fonte: Dagospia)

COME BERLUSCONI HA RIVOLUZIONATO LA COMUNICAZIONE (fonte: Wired)

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