Cinquecento e non sentirli


ERA IL 15 SETTEMBRE 2008
e tutto iniziò con questo post:

Non so che strada prenderà questo spazio. Nè se sarò in grado di aggiornarlo costantemente, così come si addice a qualsiasi spazio web. Ora come ora sono molto contento di averlo aperto, adeguatamente sistemato e personalizzato. E non vedevo l'ora di inaugurarlo con un primo post che gli desse - come dire - un primo alito di vita. Ecco, ora ci siamo. 

Da allora sono passati quasi 14 anni: per la precisione, la bellezza di 4.715 giorni. O, meglio ancora, con questo sono...

500 post.

Tanta acqua sotto questo ponte, tante parole fra queste pagine virtuali. E pensieri: a volte disincantati, a talvolta tristi, altre volte sorretti da speranza. Racconti che racchiudevano pezzi di me, alternati a riflessioni in qualche caso fantastiche come narrazioni. Che poi, all'occhio di chi mi conosce bene e, soprattutto, ha avuto la voglia e la volontà di leggere nel corso di tutto questo tempo, risulteranno ben poco virtuali e tanto, tanto reali.

Ai post si sono uniti 2.345 commenti. Tante mani, tante teste, tanti pensieri, altrettanto importanti e stimolanti, che si sono amalgamati al blog, infondendo sapori e profumi diversi. Come spezie su una pietanza. Spezie sapienti.

Nel post con il quale festeggiavo i primi 10 anni di vita scrivevo:

Non è un figlio, non lo è mai stato. Più un fratello diverso, qualcuno di cui fidarsi nel giudizio quotidiano e a cui affidarsi nei momenti di sfogo. (...) Grazie Fratello, per essere quello che sei. E per rendermi fiero di me.

Come sarei stato diverso senza di te, caro blog...

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