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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Tempi che vai, politica che trovi


VENTIQUATTRO ORE CHE RISCHIANO
di segnare per sempre i tradizionali riti della politica di due Stati repubblicani. Parliamo dell'Italia e degli USA. Fra la sera del 19 gennaio 2021 e il pomeriggio (ora italiana) del giorno successivo, a Roma e Washington avvengono due eventi che stravolgono i regolamenti e le prassi consolidate della vita istituzionale dei due Paesi. Almeno per come siamo stati abituati e vederla.

A Roma, al Senato della Repubblica, nel corso della decisiva votazione sulla fiducia al governo, la presidente Elisabetta Casellati indossa i panni dell'arbitro di calcio e, dopo aver visionato le immagini e consultato il cronometro, cancella il 'cartellino rosso' con il quale fino a pochi istanti prima aveva estromesso dal voto un senatore e dichiara: "Risulta che il senatore Ciampolillo sia arrivato alle 22:14 e io ho dichiarato la chiusura alle 22:15. Siccome ha alzato la mano e io non ho potuto vederlo, nessuno lo ha identificato se non dopo che avevo già pronunciato. Riammetto alla votazione secondo la sequenza del video il senatore Ciampolillo e il senatore Nencini". E così, riammessi al voto, accade che i due senatori in questione segnano altrettanti gol decisivi per il governo.

E nel giorno in cui in Italia il VAR salva Conte (il premier) e la sua squadra, a Washington, a causa delle imponenti misure di sicurezza volute per contrastare la pandemia e possibili contestazioni (sullo stile di quanto accaduto a Capitol Hill solo qualche giorno fa), il giuramento del 46esimo presidente nella storia degli Stati Uniti si svolge senza pubblico e con una parata militare virtuale. In compenso vengono schierati 15mila soldati della Guardia Nazionale, di cui 10mila sul campo e altri 5mila pronti ad intervenire qualora la situazione lo richiedesse.

Ma come se tutto ciò non bastasse a stravolgere un protocollo ampiamente scolpito nella memoria di milioni di americani così come nell'immaginario cinematografico del resto del mondo, a passare le consegne e le chiavi della Casa Bianca a Joe Biden non è il presidente uscente: Donald Trump ha infatti deciso da tempo di dare forfait. Nella storia repubblicana a stelle e strisce pare che soltanto John Adams, John Quincy Adams e Andrew Johnson non presenziarono in passato all'insediamento dei loro successori.

Ed è qui che l'iconica esclamazione della Sora Lella starebbe proprio come... il cacio sui maccheroni: 


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