Passa ai contenuti principali

In primo piano

88 Arenula e tutto cominciava...

E SONO 37! Trentasette anni di ufficio stampa nello stesso ministero. Un lasso di tempo niente male, considerando il ministero in questione... Nel 2010 un collega del giornale radio Rai, che per lavoro aveva contatti da anni con molti uffici stampa ministeriali, mi disse che, molto probabilmente, il mio collega Giovanni e io eravamo gli addetti stampa più anziani di tutta la pubblica amministrazione centrale. Beh, se aveva ragione, credo che oggi quel 'forse' se lo siano portato via i 15 anni passati da allora. Ricordassi il nome del collega giornalista, lo chiamerei per curiosità... Il mio collega Giovanni, entrato due mesi prima di me, da qualche anno non è più all'ufficio stampa. Sicché potrei essere rimasto il più anziano (in termini di servizio, ovviamente) addetto stampa di tutta la Pubblica Amministrazione centrale. Il che mi lascia un po' come Pantani quando decideva di alzarsi sui pedali e... ci vediamo al traguardo! Peccato che non ci sia più il mio adorato...

Tamponi Covid e pesca a strascico


VOGLIO DIRE SOLO UNA COSA
a proposito dell'impennata dei test per la ricerca del Covid-19. Se fai il tampone alle persone che hanno contatti stretti con un soggetto positivo - in famiglia, a scuola, sul posto di lavoro - stai facendo nient'altro che il necessario tracciamento dei contatti, alla ricerca di possibili contagi fra chi ha avuto una frequentazione abituale o un prolungato contatto diretto col soggetto in questione. Se invece allarghi la cerchia al di là e fai il tampone ai contatti dei contatti, e quindi a soggetti che hanno avuto rapporti occasionali o sporadici con chi ha avuto contatti diretti col soggetto positivo, stai facendo nient'altro che pesca a strascico. E la pesca a strascico non serve. 

Non serve prima di tutto perchè in tal modo si sottraggono risorse (leggi tamponi, analisi di laboratorio e tempo) che invece servirebbero a tutti quelli che hanno la necessità di fare subito il test per via di un contatto diretto e di ricevere una tempestiva risposta da dare a se stessi, in famiglia, a scuola o al lavoro. 

E non serve perchè si eviterebbe di conteggiare ogni giorno fra i positivi quei soggetti che, per lo più, lo sono a causa di una carica virale bassa; talmente bassa che nella maggior parte dei casi - a detta di molti esperti - non è in grado di contagiare seriamente nè colui che la porta in sè nè tanto meno altri soggetti.

Senza la pesca a strascico (che, fra l'altro, non a caso è vietata anche in mare, proprio in ragione del suo disvalore di totale indiscriminazione) eviteremmo di foraggiare, con numeri per lo più insignificativi, quella voce sul numero dei positivi che ogni giorno ci viene ripetuta e ripetuta e ripetuta senza sosta. E senza quel tabellone e quei grafici sull'andamento dei positivi non avremmo l'onda emozionale nè quelle campagne basate su di essa e da essa ridondate che portano poi all'adozione di provvedimenti restrittivi e di chiusura fondati, più che altro, sulla mera crescita di un valore numerico spesso insignificante.

Insomma, tamponi inutili producono numeri (per lo più) non utili. A nessuno.


Ps: a qualcuno è venuto in mente che se le autorità sanitarie iniziassero a sottoporre decine di migliaia di persone al giorno a test per la ricerca di altri virus, avremmo un altrettanto importante e crescente (e stagionale) numero di positivi?

Commenti

Post più popolari