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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Terrorista kamikaze, no coraggio? Ahi, ahi, ahi!

GLI EFFETTI del terrorismo kamikaze, di qualsiasi natura, li conosciamo. Specialmente quando il terrore è frutto di un atto che, purtroppo, viene portato a compimento e non soltanto minacciato. Dopo i fatti di Parigi mi chiedo se siano possibili atti terroristici pensati per concludersi con un gesto kamikaze che abbiano portato invece ad un nulla di fatto. Escludendo singoli episodi di singoli pazzi, secondo me no.

Mi spiego. Tu, terrorista, hai voglia a pianificare, studiare, attrezzare, organizzare, istruire e indottrinare; hai voglia a convincere, promettere compensi, illustrare, fare proseliti, creare eserciti... Hai voglia tante cose: ma indossare una cintura esplosiva, per te terrorista, non è esattamente la stessa cosa che imbracciare un kalashnikov. Con questo puoi ammazzare a destra e a manca e forse riuscire pure a farla franca; l'altra provoca conseguenze anche peggiori perchè pensata per la distruzione di massa, ma uccide anche te, terrorista. E senza possibilità di scampo.

Per questo tu, terrorista, devi mettere in conto il lato umano, anche in coloro che tu ben conosci o hai addestrato a diventare come bestie. Il lato umano può fregare un essere umano. Un sacco di "buoni" rimangono fregati a causa della loro umanità: un'incapacità dell'ultimo momento, un blocco mentale, psicologico, morale, etico, religioso e... zac! Tu, poliziotto buono o salvatore improvvisato sei fregato.

Ma se accade ai "buoni", può accadere anche ai "cattivi". Perchè i cattivi-cattivi, anche se bestie, sono pur sempre uomini. Tu, terrorista di turno, incazzato fino al midollo, indottrinato al martirio e armato fino ai denti, sei arrivato esattamente nel posto prescelto dal piano oppure hai ammazzato a fucilate chiunque sulla tua strada, e ora ti prepari al botto finale. Hai la tua bella cintura esplosiva da usare e un solo clic ti separa dal completare l'opera. Tu, terrorista, per quanto bestia, puoi avere un momento di impasse, un tentennamento prima di premere quel pulsante. Di qualsiasi natura sia, quell'attimo di troppo può costare il fallimento dell'intera operazione. Peggio ancora: può costare la cattura e quindi la sorte dei tuoi compagni, delle menti e dei mandanti, può portare a conseguenze ben peggiori per la tua organizzazione della tua morte.

E di fronte a tale possibilità, vuoi che non sia stato messo nelle mani di qualcun altro, oltre che nelle tue, un pulsante esattamente identico per comandare l'esplosione della tua cintura? Davvero sei così ingenuo da pensare di poter decidere all'ultimo istante di non schiacciare quel pulsante?

A prescindere dai singoli episodi di singoli pazzi, davvero vogliamo essere così ingenui da pensare che in questo tipo di grandi operazioni terroristiche non ci sia qualcuno in un angolo che decide comunque di far saltare il kamikaze?

Commenti

  1. Ciao Marcus stai bene io ho scritto solo due parole ma infondo sono le stesse .
    giochi ancora a tennis me la sono presa che 4 anni fa non sei venuto al mio matrimonio uffa ciaoooooooo

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    Risposte
    1. Te la sei legata al dito, eh? Eheheheh! Tutto abbastanza bene, saltuariamente ma gioco ancora... In gamba anche te, Marianna!

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