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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Buona fortuna e buon ano a tutti!!!

"Così vai via...", come direbbe Baglioni, schitarrando a modo suo. E non ho avuto neanche bisogno di capirlo, sai? Te ne vai perchè la tua avventura è finita e stai fortunatamente trapassando oltre. Te ne vai accompagnato verso l'ultima soglia dai pensieri e dalle parole di tanta gente. Più che altro sospinto, direi... Decisamente sospinto!

Non sei stato uno stinco di santo, d'altronde. Non ti sei guadagnato neanche un attestato di stima. Anzi, secondo me, non ci hai provato neanche un po'. Sei passato, questo è vero. E forse è già tanto, considerando tutto quello che hai portato con te in questo passaggio.

Ma io sono un Essere Umano e ho dalla mia ragione e sentimenti: due doni che tu, nonostante tutti i miei sforzi di personalizzarti, materializzarti e umanizzarti, tu non hai e non avrai mai. Anzi, non avrai più. E proprio in nome della mia Umanità voglio e posso riuscire a perdonarti lo stesso. Non fosse altro perchè, se anche non lo facessi, nulla cambierebbe del mio destino.

Ti saluto, duemilaquattordici. Senza rimorsi nè tanto meno rimpianti. Giuro. E se ancora sul mio viso scorgi il tratto di uno sguardo in cagnesco, sappi che non è rivolto a te: voglio solo far capire al tuo successore che aria tira!

Ps: e bada bene duemilaquindici, per te ho in serbo direttamente il Marco Masini del miglior periodo rabbioso!

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