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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

La meglio Fantascienza

Innanzitutto il Cielo, stellato, infinito e bellissimo, anche là dove la spazio è completamente nero.

Una Bambina curiosa e innamorata del padre. Talmente curiosa e acuta da diventare, una volta adulta, la Scienziata capace di risolvere l'enigma più grande e arrivare dove nessuno aveva saputo spingersi prima di allora. Talmente innamorata del suo Amore da riuscire a superare le barriere dello spazio e del tempo per ritrovarlo.

Un attore come Matthew McConaughey nei panni del Sognatore, l'uomo che si concede al Mistero, che accetta le infinite possibilità e il senso del meraviglioso per goderne estasiato.

E poi una Nave spaziale da far decollare con formule talmente complesse da essere necessaria un'intelligenza superiore a suggerirle. La Nasa, con il suo logo, le sue targhette e bandierine ben in vista sui caschi e sulle tute spaziali, proprio come ce li immaginiamo fin da bambini. E uno scienziato che non vedrà mai realizzato il suo sogno. E, ancora, Buchi neri e wormholes, a disposizione dell'umanità per permetterle di raggiungere distanze altrimenti irraggiungibili.

E infine il Genio e la penna di uno scienziato, di un astrofisico, che ha ispirato e guidato la comunque sapiente mano di un Regista importante e altrettanto visionario.

Cielo, Bambina, Scienziata, Amore, Sognatore, Mistero, Nave spaziale, Nasa, Buchi neri e wormholes, Genio e Regista. Unite tutti i puntini e avrete un Capolavoro.

Anzi... DUE!

Commenti

  1. Un film che diventa l ' epica del sentimento se si è genitori. Ma conservando intatto il senso di stupore della fantascienza che si leggeva quando si era ancora figli.

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    1. Un suggestivo punto di vista, indubbiamente. Ma il mio indagare non era arrivato così in alto, era più terreno, più vicino alla memoria piuttosto che ai sensi. Direi cultural-fantascientifico. Viene in mente nulla? 😉

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