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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

Primarie PD: opera da tre soldi?

Se all'elezione del segretario politico di un partito possono partecipare tutti, e quindi anche i simpatizzanti o addirittura gli iscritti ad altri partiti, che valenza può mai avere quella consultazione? Se alle primarie del Partito Democratico può votare anche chi al PD non è iscritto e con quel voto si può influire in maniera determinante all'elezione di questo o quel candidato alla segreteria, che veridicità può mai avere quel risultato? E se tutto ciò accade ad un partito storico, un partito che ha contribuito a scrivere la storia democratica del Paese, quello che ha ricevuto più voti alle ultime politiche, che sensazione può mai provocare in chi conserva ancora un minimo di passione politica?

Le primarie del PD sono parse a molti un'opera da tre soldi: il vincitore è un segretario da... due euro?

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