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Adattarsi, nel bene e nel male

È TIPICO DI NOI ESSERI UMANI: ADATTARSI . Adattarsi a tutto. Non c'è bisogno di scomodare il buon Darwin e la scienza dell'evoluzione. Fa parte della nostra natura: chiamiamolo istinto di sopravvivenza o in altri modi, il concetto è sempre quello. Ad esempio, dopo che ci siamo abituati a un determinato spazio, noi siamo spinti a dividerlo, riusciamo a dividerlo ancora e poi a dividerlo sempre di più. Riuscendo alla fine a trovare un nostro modo di stare, una nostra dimensione in uno spazio sempre più ridotto. Ci adattiamo a vivere anche in monolocali da pochi metri quadrati... La stessa cosa vale per i soldi o le risorse in genere: una volta abituati a una determinata condizione, impariamo a rimodulare la nostra vita con quello che abbiamo. E lo stesso accade quando le risorse disponibili diminuiscono, se sono sempre di meno.  Non sempre tale spirito di adattamento segue percorsi virtuosi. Ci adattiamo spesso anche a situazioni di comodo. Di comodo per noi, ovviamente. Così cap...

I mercati governano i governi. Ma va...?!?

Il neo segretario del Pdl Alfano ha evidentemente un problema con le sue 'prime': dopo aver esordito con un intervento quanto meno opinabile nel giorno della sua nomina al vertice del partito ed aver coniato quel 'partito degli onesti' diventato un esilarante boomerang sulle gesta di tanti pidiellini indagati e arrestati dell'ultim'ora, oggi ha preso la parola per la prima volta nell'aula della Camera come leader del suo partito. E, parlando subito dopo l'intervento di Berlusconi chiamato a riferire sulla crisi economica, è incorso puntualmente in un'altra gaffe.
GOVERNO: ALFANO, E' ESPRESSIONE DEL POPOLO, NON DEI MERCATI
(ASCA) - Roma, 3 ago - ''Abbiamo assistito sgomenti alle
dichiarazioni di chi diceva che i mercati chiedevano le
dimissioni del governo. Da quando sono i mercati a stabilire
che i governi vadano a casa? E il popolo? E ciascun cittadino
che ruolo ha? Noi siamo affezionati a quella nobile idea che
i governi sono espressione del popolo''.
Lo afferma il
segretario del Pdl, Angelino Alfano, intervenendo in Aula
alla Camera dopo l'informativa del presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi.
   ''Noi siamo contrari - continua Alfano - a fantomatici
governi tecnici che non hanno a che fare col popolo. Gli
italiani quando sentono parlare di governi tecnici devono
pensare al profumo delle tasse''.
   Altri Paesi in qusto momento di crisi ''si sono dati uno
schema, se il Paese e' unito le difficolta' si superano piu'
agevolmente''. Il segretario del Pdl lancia quindi l'invito
alle opposizioni di ''replicare'' quanto avvenuto per
l'approvazione della manovra finanziaria. Ci vuole ''spirito
patriottico in questa fase difficile''.
ceg/mau/ss
031828 AGO 11
Da quando sono i mercati a stabilire che i governi vadano a casa? Da quando?!? 

Molto brevemente... A parte il fatto che si tratta di un assunto che conoscono ormai molto anche i bambini delle elementari: i governi del mondo SONO in mano alle banche, alle multinazionali, al potere economico. Se non scendessero a compromessi con queste entità, Stati e Nazioni fallirebbero e cadrebbero nel giro di poche ore. Basta dare un'occhiata a ciò che sta accadendo in Grecia per accorgersi di quanto lo stupore di Alfano sia retoricamente fuori luogo. Per non parlare del ricatto economico che da anni tiene per le palle il governo Usa e che ha portato al rischio del default, evitato solo con un nuovo più alto indebitamento della nazione verso i poteri economici che governano il mondo!

Ma Alfano dovrebbe anche essere più attento alle dichiarazioni del suo capo. Proprio Berlusconi, infatti, parlando da Bruxelles poco più di un mese fa in occasione di un vertice dei capi di governo dedicato proprio alla crisi greca, spiegava esattamente quali erano i limiti economici entro i quali le azioni dei governi potevano muoversi se volevano salvarsi dal default. Leggete qui.
Grecia/ Berlusconi: Ho rotto io ghiaccio con Samaras
Altri hanno seguito, credo siamo riusciti a fare breccia

Bruxelles, 24 giu. (TMNews) - Il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, ha raccontato la sua versione del pranzo di lavoro di
ieri al Ppe e ha spiegato di essere stato lui a rompere il
ghiaccio nei confronti del leader di opposizione greca Antonis
Samaras per convincerlo ad appoggiare il piano di Papandreu.
"Per quanto riguarda le pressioni e il convincimento che abbiamo
rivolto a Samaras, ieri - ha raccontato il premier - ho iniziato
io nella riunione del Partito popolare europeo, mi sono rivolto a
lui e gli ho ricordato come nei momenti difficili debbano essere
messe da parte tutte le convenienze di partito e l'egoismo di
ogni parte politica e c'è l'obbligo da parte di tutti di guardare
esclusivamente all'interesse del Paese. Ho sottolineato come ci
fosse un ben preciso interesse della Grecia ma anche dell'Europa

e quindi che lui doveva sentir incombere sull'atteggiamento che

il partito avrebbe assunto queste due responsabilità".

"Dopo il mio intervento che ha rotto il ghiaccio - ha spiegato il
Cavaliere -  si sono aggiunti tutti gli altri leader di partito,
sono intervenuti sulla scia del mio intervento e tutti ci siamo
impegnati nel cercare di convincere Samaras la cui posizione di
partenza era diversa perché diceva di non apprezzare le decisioni
che stavano per essere presentate da Papandreu. Noi gli abbiamo
ricordato che queste decisioni non sono di Papandreu ma al 99%

dettate dal Fmi, dalla Bce e dalla Commissione Ue. Io credo
comunque che queste due ore di interventi abbiano fatto breccia".
Bac
24-GIU-11 15:15
Come direbbe il buon Ezio Greggio? So' ragazzi...!

Commenti

  1. AGGIORNAMENTO DEL GIORNO DOPO:

    ++ BORSA MILANO: CHIUDE SENZA CALCOLO FTSE MIB ++
    ULTIMO DATO DISPONIBILE -3,23%
    (ANSA) - MILANO, 4 AGO - Piazza Affari chiude la seduta senza comunicare la variazione del suo indice di riferimento. Il calcolo del Ftse Mib e' stato sospeso alle 17 precise, per probabili, ma non ufficialmente precisate, ragioni tecniche.
    L'ultimo dato disponibile dava un calo del 3,23% a 16.459 punti.(ANSA).
    VE
    04-AGO-11 17:33

    Hai capito i mercati, eh?

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  2. Io non sono brava come te, ma ho fatto un post più terra terra se vogliamo...Come non pensarla come te.
    Ah volevo anche dirti che leggerti da me è un onore. Voglio pochi, ma sinceri amici intorno a me, ormai ho intrapreso questa strada.
    Ah volevo pure dirti che...vabbè te lo dirò un'altra volta;)

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  3. Per Nicole:
    E' bello sentirsi considerati da qualcuno allo stesso modo e con la stessa intensità di come si considera quel qualcuno.

    RispondiElimina

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