Ci sono persone che hanno paura di altre persone. Non che ciò non sia più che giustificabile. visti i tempi in cui viviamo: oggi ci sei, domani magari non più perchè a qualcuno è saltata improvvisamente una rotella o è impazzito un neurone oppure ha pensato che la migliore giustizia sia la propria. Ma questo è l'epilogo estremo di un percorso che, grazie a dio, non costituisce l'ordinario. Almeno, non ancora.
Più di questo, è altro che spaventa. Ci sono persone che temono di patire per sofferenze e ferite che altri potrebbero arrecare loro. E sono in tanti a trovarsi in questa situazione. Sono reduci di battaglie già vissute in prima persona, di qua o di là della barricata; gente che ha già pagato il suo prezzo per una guerra nella quale mai avrebbe voluto trovarsi; feriti in profondità per aver fatto entrare il cavallo di troia nemico, per aver spalancato le porte a chi sembrava chiedere aiuto nella notte; pugnalati alle spalle da uno sconosciuto ben camuffato da amico, da un viso d'angelo dietro il quale si celava invece un'essenza diabolica.
A chi non è capitato? Sì, forse a qualche furbone con un bel po' di pelo irsuto sulla coscienza... Ma chi di noi può dire di non aver mai avuto a soffrire per la propria ingenuità, per quel naturale darsi e aprirsi agli altri, per quello spontaneo consegnarsi nudi all'abbraccio del lupo di turno?
E quello che più fa male non è la ferita che si è subita. E' la menomazione che quella persona infligge proprio a se stesso: mai più sarò tanto cieco, mai più mi fiderò tanto ingenuamente di qualcun altro, mai più consegnerò la mia mente, il mio cuore in mani altrui. Mai più... MAI PIU'!
Ci sono persone che hanno più MAI PIU' che tappezzano il proprio animo che poster sulle pareti della loro camera da ragazzi. Gente squisita, gentile, più che sensibile che, per effetto di una semplice legge meccanicistica, inizia a serrare porte e finestre a doppia e talvolta tripla mandata, oscura ciò che è lucente e passa una mano di grigio su tutte le tinte pastello della sua anima... Chiusi a tutto il mondo esterno, per paura che filtri di nuovo la persona sbagliata. In un angolo buio, freddo e tetro fatto di solitudine: malsana e insopportabile per lo più, ma sempre meglio dell'incubo di dover ritrovarsi di nuovo esposti al cinismo altrui...
Gente brillante e acuta, belle persone che dovrebbero (sì, proprio loro!) farsi catalizzatori di aggregazione sociale e che restano invece in disparte, emarginati da loro stessi, timorosi e titubanti. Hanno paura di parlare, di esporsi... Li ascolti e ti accorgi che omettono anche di aggiungere un aggettivo al nome... Li leggi e vedi che soppesano e truccano le parole al fine di volgere il senso delle frasi al ribasso....
...per non dare alcun adito di essere fraintesi...
...badando bene di non dare il minimo appiglio a qualunque aspettativa...
...preoccupandosi di nascondere se stessi a prescindere.
Vorrei dire a queste persone che fuori c'è anche un altro mondo, ci sono anche altre persone. E' vero, ci ho messo due "anche" di mezzo. Ma vi prego di credermi se vi dico che non tutti sono lì pronti, appostati, per precipitarsi su di voi e approfittarne. C'è anche qualcuno con cui vale la pena di parlare, qualcuno che non vuole per forza insinuarsi per poi puntualmente pugnalarvi alle spalle. C'è anche qualcuno che si affeziona a voi perchè siete belle persone, che vale la pena di avere vicine. Perchè l'affetto è a prescindere e ci si sente di darlo spontaneamente a chi fa vibrare alcune corde. Ma non per questo, poi, questo qualcuno viene a presentarvi il conto!
Tornate a vivere! Prendete e lasciate che altri vivano pienamente tutto quello che siete in grado di donare e scambiare. Perchè vale la pena di provarci ancora una volta, nonostante il passato, nonostante le ferite... Nonostante voi stessi.
Buon anno a tutti.
E' come se avessi preso il telecomando (quello che controlla e mi comanda) ed hai cominciato a pigiare ogni tasto all'impazzata, beffardo, diabolico ed anche psicologo che infligge una terapia d'urto al paziente. Non che sia tra la rosa degli emarginati (Dio me ne scansi) e non che sia tra i patologici casi che incarnano il limite tra il sano ed il malsano (Dio me ne scansi) ma di certo, sono molto vicina ad ognuno di quegli esempi che hai narrato. Non è volontario, non lo si combatte, si sta comodi ed è un sicuro riparo. Parlo della condizione di semi-anaffettività (che diventa gelo al minimo segnale d'allarme esterno)parlo della diffidenza e della chiusura ermetica che s'indossa come un abito e della quale non ci si sveste più. Non è il mondo questo, quello che merita il contrario, amico mio. Animali sociali si tramutano in scrigni che vivono nell'ombra, piuttosto che essere pronti a leccarsi altre ferite o, ancor peggio, dover misurare i disagi mentali di chi incrocia il nostro cammino... In fondo non ci sta nemmeno il tempo e la possibilità di farlo... E allora, meglio conservarsi, surgelarsi. Non si sta male, anzi....e sai perchè? Perchè non si finge, non si recita ciò che non si è. Ma si mette in atto, in modalità automatica, tutto ciò che la vita ha tessuto in noi e indietro, non si torna. Si è così e basta. E si resta solo in attesa che qualcuno di speciale si accorga, senza bisogno di spiegarsi, di cosa contiene lo scrigno. Peggio è quando si è troppo lupi e si annusa il marcio più facilmente. Non è facile trovare la differenza e fare la differenza. Chi mi frequenta, non riuscirebbe a trovarmi in questo mio commento, per quanto chiasso fa la mia personalità tra la gente... Eppure...eppure, dietro tutto, c'è questo e la disillusione estrema nei riguardi del prossimo e dell'umanità. Anche se si prova affetto, stima ed ammirazione, resta la membrana trasparente ed invalicabile che mi separa da tutto il resto. E' individuale il modo di vivere questo stato e lo è anche il livello...
RispondiElimina(Questo è un tema infinito) ma adesso mi fermo qui.
PS: Sono esente da qualsiasi forma di delusione o brutta esperienza proveniente dal virtuale...Ci tengo a chiarirlo...
(troppo lupo)^_-.
Un abbraccio vero.
Per Dark:
RispondiEliminaBentornata amica mia! E bentornata in tutta la tua... autoritaria pienezza! EHEHEH! Che piacere rileggerti... Avevo pensato che il tuo commento al racconto natalizio fosse la solita tua meteora passeggera e invece...
Sì, conosco la sottile ma invalicabile membrana di cui parli. Mi pare di averci cozzato pure un paio di volte, spinto dall'entusiasmo e dall'istinto di condivisione... Ricordi? EHEHEH! Però c'è anche da dire che poi uno ci fa il callo e riesce a creare i presupposti per un bel rapporto di amicizia nonostante quel velo.
Ciao Lupacchiotta! Presto verrò a trovarti dalle tue parti! Ricambio il tuo abbraccio vero con uno 'veramente' più grande!
Che bel post, Marcus!!!
RispondiEliminaA quante persone si dovrebbe consigliare questo post... perchè ci sono anche gli indifferenti che si chiudono per semplice orgoglio e tornaconto e si tengono alla larga da tutto quello che può tornare scomodo.
Essere liberi è la cosa più bella del mondo e non c'è prezzo troppo alto che tenga...mi viene in mente Solgenitsin... la giornata di Ivan Denissovic che chiuso in una cella continuava a coltivare la sua libertà interiore.
Un abbraccio
Buon fine settimana
Per zicin:
RispondiEliminaSai, si scrive per se stessi per primi... Sarei stato fra i primi destinatari di questo post a suo tempo. Per questo sono riuscito, oggi, a scrivere anche la parte finale.
Grazie delle tue parole. Come sempre, amica...
Grazie del post, perchè è estremamente importante e sottile quello che scrivi, ha suscitato in me per la prima volta emozioni .
RispondiEliminaciao amicone mio...
Per Marianna:
RispondiEliminaSuscitare le emozioni di qualcuno è segretamente bello... Ed è motivo di orgoglio il fatto di saperlo. Grazie Mari!
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RispondiEliminaPer Debora:
RispondiEliminaTorna presto, Debby. Viaggiare è bellissimo, ma solo se si torna. Altrimenti è una fuga...
Non fuggire, amica mia...
Ricordo...eccome se ricordo.... mamma mia!!! Se ci ripenso.... muahuahuahaua...
RispondiEliminaMa lo so, in fondo, caro tesoro che "c'è anche..."
come recita il titolo di questo post....
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Per Dark:
RispondiEliminaBuona giornata, amica mia! ;)
Mi spiace tanto che il mago Silvan ti usi come cavia per i suoi esperimenti. Spero che dopo, riesca anche a farti apparire.
RispondiEliminaCon tutto il bene che ti voglio.