Tu chiamale se vuoi...


UN'EMOZIONE PUÒ INVESTIRCI in modo del tutto inaspettato, farci piangere e farci del bene. Non sempre riusciamo a capire cosa sia a innescare la valanga che nel breve volgere di qualche attimo riesce a prendere possesso di noi fino a travolgerci del tutto. Chissà quali complessi meccanismi neuronali e sensoriali devono mettersi in moto per determinare un effetto tanto forte... Non lo sappiamo ed è difficile pure da immaginare, ma è un fatto che prima o poi accade nella nostra vita. Ed è bene semplicemente lasciare che avvenga.

Come quel 26 dicembre del 1998, a colazione. Quando, forse per l'imminente nascita di David, per l'aria natalizia e il cd ricevuto il giorno prima in regalo, per la stanchezza del periodo... e certamente complici le suggestive, dolci e struggenti note con le quali Morricone sa toccare e far vibrare le corde del cuore, scoppiai in un pianto irrefrenabile dopo appena pochi secondi di ascolto del brano di apertura della colonna sonora de "La leggenda del pianista sull'oceano".

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