Nuova Tangentopoli, i Mondiali e la scusa delle Riforme

Le cose torbide, quelle un po' oscure, le zozzerie (come diciamo qui a Roma) si fanno quasi sempre quando la mente della gente è distolta da altri pensieri. Un concetto ben noto a chi da tempo segue l'andamento delle cose della politica (per tutti gli altri, consiglio la lettura del Dobbs-pensiero di House of Cards...).

Ebbene, sarà un caso, ma nell'ultima settimana una buona fetta dei nostri politici ha ripreso a parlare della necessità che nel dibattito sulle riforme istituzionali siano inseriti il tema del ripristino dell'immunità parlamentare in favore dei componenti (non eletti, fra l'altro) del Senato che verrà e la revisione (leggi: stretta) della disciplina delle intercettazioni telefoniche e ambientali.

D'altronde, gli echi recenti delle cronache raccontano di una nuova Tangentopoli: diverse procure stanno facendo emergere, a suon di indagini e arresti, storie di ricche tangenti intorno a Expo e Mose. Nomi piccoli, ma interessi economici enormi. E, guarda un po' il caso, ci sono i Mondiali di calcio, le vacanze imminenti, il semestre di presidenza dell'Unione Europea, ecc ecc...

Ah, dimenticavo: stavolta non è solo Berlusconi&Co a sollecitare queste Riforme...

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