Scontri di Roma: la solita storia...

Ha vinto un governo che per diversi giorni potrà godere della disattenzione dell'opinione pubblica, impegnata a commentare le immagini di madonnine prese a calci e di crocifissi decapitati; un governo ormai morto da un pezzo nel Paese e agli occhi degli stessi elettori che lo hanno voluto, capace di sopravvivere soltanto fra le mura del Palazzo grazie ad un sistema che ha sapientemente privato il popolo della rappresentatività in Parlamento.

Ha vinto il sistema dei poteri forti, economici e finanziari, contro i quali la manifestazione era stata organizzata, in Italia e nel mondo: di cosa pensate che si parlerà per giorni e giorni nei principali media nazionali e internazionali, posseduti proprio da quei poteri forti? Qualcuno ricorderà mai in nome e per cosa milioni di persone in tutto il mondo sono scese in piazza per protestare? Quando si  riparlerà e come si riparlerà di United for global change, viste le immagini degli incendi, delle cariche, degli scontri, del sangue...?

Hanno vinto tutti quei politici che una volta di più possono andare davanti alle telecamere sapendo di poter dire le solite parole stupide e inutili avendo però spianata, stavolta, la strada del facile consenso nell'opinione pubblica. Ora gli 'indignati' sono loro!

Ha vinto chi, per capacità medianiche o per meglio dire mediatiche, ha posato fin da sabato mattina la prima pietra di un'equazione (manifestanti=opposizione politica) il cui risultato sapeva bene di poter passare a riscuotere già sabato sera:

INDIGNADOS: CICCHITTO (PDL), IL PD E' IN LINEA CON I MANIFESTANTI
(AGI) - Roma, 15 ott. - [...] E' evidente il tentativo da parte del Pd di
mettersi in sintonia con la manifestazione di oggi a Roma". (AGI)
Nic
151048 OTT 11

Hanno perso tutti quei padri e madri di famiglia/lavoratori/disoccupati/studenti/professionisti/laureati/precari/e chipiùnehapiùnemetta che, accomunati dalla voglia di far sentire la propria voce contro un sistema politico corrotto e poteri economici-finanziari spregiudicati e dissennati che rischiano di trascinare nell'abisso della crisi tutto e tutti, ora si vedono genericamente e beceramente marchiati come anarchico-insurrezionali, black-bloc, teppisti, squadristi.

Hanno perso tutte quelle persone che si sono ritrovate da un giorno all'altro con l'auto distrutta, gente che magari ne ha bisogno per lavoro o per le ordinarie esigenze della vita quotidiana e che, magari ancora, non ha la possibilità di acquistarne un'altra o di risolvere in altro modo. Altro che madonnine e crocifissi...

Abbiamo perso la faccia, per l'ennesima volta, tutti noi italiani, genericamente bollati dal resto del mondo come maleducati, irrispettosi e corrotti, ciechi e incapaci di liberarsi di un giullare inadeguato, tutti pizza, mafia e mandolino.

Il fatto è che non siamo davvero un gran Paese se non sappiamo dimostrare maturità. Ma più che altro non lo siamo se ogni volta che scendiamo in piazza giovani delinquenti e teste vuote ne approfittano per dedicarsi esclusivamente al saccheggio e alla devastazione; e se la solita fazione di mercenari (prezzolati da mani occulte?) entra in scena unicamente allo scopo di cercare lo scontro fisico e violento con le forze dell'ordine, possibilmente col morto, ottenendo così proprio quell'effetto mediatico di indignazione nell'opinione pubblica per il quale sono stati appositamente assoldati.

Non è la prima volta e nonn sarà l'ultima.

Commenti

  1. Ciao...
    La penso come te, infatti ne ho parlato anche da me. Forse non la pensi come me su Giuliani, forse sbaglio, e se sbaglio fatemi o fammi capire.

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  2. Per Nicole:
    Venni, lessi, scrissi!

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