Fat bottomed face!


Oggi ho scavato un po’ negli archivi della mia memoria e ho deciso di portarvi a fare un tuffo nel passato. Un tuffo neanche troppo all’indietro: giusto due o tre anni fa…

Era il 2 marzo 2007 e, neanche un anno prima di brindare alla caduta del governo Prodi, Silvio Berlusconi prendeva la parola alla Camera come leader di Forza Italia, strigliando duramente il premier e la sua maggioranza per la mancanza di coesione, le divisioni interne e la caccia al singolo voto per continuare a galleggiare. Il testo integrale di quell’illuminato intervento potete leggerlo qui o ascoltarlo qui. Ve ne riporto alcuni passaggi, perché si tratta di un discorso davvero profetico, a leggerlo col senno di oggi:

“Signor Presidente, signore e signori deputati, le dimissioni di un Governo che ha perso la maggioranza due volte in dieci giorni - prima sulla politica di difesa e, poi, sulla politica estera - sono state una ferita umiliante per la credibilità internazionale del nostro paese. Voi della maggioranza avete deciso di tamponare questa ferita impegnandovi nella caccia al singolo, piccolo voto invece di cercare una soluzione seria, e scaricate adesso sulla stabilità e sull'autorevolezza delle istituzioni la vostra debolezza e le vostre divisioni (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia). Per paura del giudizio e del voto degli italiani - che rigettano a larga maggioranza la vostra politica fiscale, illiberale e punitiva, e la vostra idea di uno Stato onnipotente ed invasivo, che mette al suo servizio il cittadino, il lavoratore e l'imprenditore -, state trasformando il Governo della Repubblica in un'assemblea di condominio disordinata e rissosa, e non bastano certo a nasconderlo gli artifici verbali in cui si è esercitato questa mattina il Presidente del Consiglio”. [...]

“Certo, per l'opposizione un Governo fragile e confuso è una benedizione, ma il prezzo finale lo pagano i cittadini, ed è un costo troppo alto per la comunità la superbia di una coalizione che non vuole riconoscere la realtà elettorale di un paese legale diviso a metà dal voto di aprile e di un paese reale in cui oggi il Governo è in condizioni di indiscutibile minoranza”. (Applausi dei deputati dei gruppi Forza Italia e Alleanza Nazionale). [...]

“...come sarà, da domani, la navigazione di questo Governo? Già si annunciano, tra i partiti della maggioranza, altri «bracci di ferro»...”.


Che determinazione! E che piglio nel denunciare l’ostinazione di Prodi a voler andare avanti a tutti i costi nonostante gli evidenti dissidi all’interno della sua maggioranza. Ma non sarebbe finita lì. Infatti, a distanza di nove mesi, alla vigilia del dibattito parlamentare sulla fiducia che il 24 gennaio 2008 condusse alla caduta di Prodi, Berlusconi rincarava la dose, facendo nuovamente pressione perchè il premier prendesse atto della fine della sua maggioranza e rassegnasse le dimissioni. Vediamo cosa disse.

17 gennaio 2008
“Anche lei, signor presidente del consiglio, ha delle grandi responsabilità. Deve prendere atto che l’esperienza di questo governo è finita, non tanto per le sue responsabilità personali, quanto per il fallimento di una alleanza politica divisa da posizioni politiche e programmatiche insanabili”. È questo uno dei passaggi del discorso che il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, avrebbe dovuto pronunciare nel dibattito in aula a Montecitorio sul caso Mastella, ma non ha fatto perché arrivato in ritardo. È stato lo stesso Cavaliere a distribuire il testo ai cronisti a Montecitorio. “Resistendo ad ogni costo - prosegue il testo distribuito dal Cavaliere - farebbe un danno all’Italia e ridurrebbe la sua figura politica alla semplice difesa della sua personale posizione di potere, che ormai è invisa alla stragrande maggioranza del Paese. Quello che le chiedo - prosegue il testo scritto dall’ex premier - signor presidente, e che chiediamo anche al paese, è di prendere atto della crisi del suo governo e di contribuire ad aprire una fase nuova nella politica del nostro Paese nell’interesse di tutti”.

(fonte: Il Giornale)

22 gennaio 2008
09.50 – “Il governo è arrivato al capolinea, c'è stata una implosione nella maggioranza. Ora non ci sono strade diverse che prendere atto di questa crisi”. Così Silvio Berlusconi in un collegamento telefonico con Maurizio Belpietro su Canale 5: “Questo fatto di voler portare alle Camere una crisi che è nei fatti è un formalismo inutile”, sottolinea l'ex premier. “A meno che - aggiunge - non nasconda qualche trappola”, come se “si voglia prendere tempo e tentare un qualche recupero al Senato”. Per Berlusconi “Prodi è tenacemente attaccato al potere, ho saputo che si è proposto nel vertice di maggioranza di ieri come prossimo candidato alle elezioni”.

16.46 - Silvio Berlusconi non crede, come ventilato dal capogruppo alla Camera della Lega Nord Roberto Calderoli, che al Senato ci sia ‘puzza di bruciato’ in vista del voto di fiducia sul governo: “Non credo, non credo proprio. Questo governo è finito nei fatti - ha detto il leader di Forza Italia a Milano - non è finito per un voto o due-tre al Senato; non ha più la maggioranza perché quando una componente che ha avuto più di 500mila voti come Mastella stacca alla Camera dove hanno avuto la maggioranza e quindi 60 parlamentari in più per soli 24mila voti in più, questo governo non ha più la maggioranza nel Paese. Quindi - è la conclusione di Berlusconi - deve prendere atto perché in una democrazia si deve avere il popolo alle spalle, bisogna rappresentare il popolo e non si può tentare di governare contro la gente. Credo di voler insistere contro la volontà e contro la gente sia addirittura masochistico”. Sulla possibilità che i senatori a vita sostengano Prodi, Berlusconi ha commentato: “Non credo si vorranno macchiare di qualcosa che è così contrario al sentimento popolare”.


(fonte: TgCom)

Verrebbe da chiedersi: quanti voti ha portato alla causa della maggioranza che ha sostenuto fino ad oggi il governo Berlusconi la cosiddetta ‘componente Fini’, per dirla con le sue parole? Forse qualcosa in più dei 500mila voti delle truppe mastellate di allora? Ma andiamo avanti.

23 gennaio 2008
12:47 Berlusconi: Prodi al Quirinale prima del Senato
“Se l'Udeur confermerà le sue dichiarazioni di uscita dalla maggioranza, Prodi deve recarsi subito al Quirinale, prima del voto al Senato, perchè non c'è più la maggioranza politica”. Lo afferma il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi lasciando Montecitorio.

12:50 Berlusconi: il governo può portare il paese alle elezioni
“C'è un governo in carica che può tranquillamente portare il Paese alle elezioni, siamo convinti che questa sarebbe la soluzione più normale, un governo che restasse in carica per la normale amministrazione fino al voto”, ha detto ancora Berlusconi.


(fonte: Repubblica)

Tanto per dire: ricordo male o alla vigilia del dibattito sulla fiducia al Senato, domenica scorsa, Fini annunciava urbi et orbi il passaggio all’opposizione di Fli? Non bastava come ‘dichiarazione di uscita dalla maggioranza’? Ma andiamo ancora avanti e torniamo nel gennaio 2008. A distanza di poche ore dalla caduta del governo Prodi, Berlusconi esterna ancora una volta profeticamente: questa volta sul tema del mercato dei voti in parlamento.

24 gennaio 2008
21:57 Berlusconi: “Pensavo Prodi avesse carte coperte”
“Pensavo che Prodi avesse qualche carta coperta, due o tre senatori a favore del governo. Questo non è successo”, ha detto Silvio Berlusconi in un'intervista telefonica al TG5. Poi il Cavaliere ha aggiunto: “Quindi non mi spiego come il presidente del Consiglio si sia sottoposto ad una mezza giornata di critiche e di polemiche, che per lui non deve essere stata certo felice”.


(fonte: Repubblica)

Una fissazione, quella della compravendita di parlamentari, che non lo abbandona mai. Talmente un’abitudine, da inserirla fra le usuali strategie politiche altrui…! Silvio, stai tranquillo… Guarda che a te non ti batte nessuno!

27 gennaio 2008
Il leader della Casa delle Libertà, Silvio Berlusconi, è intervenuto quest'oggi telefonicamente all'assemblea del movimento che sostiene il governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni, rinnovando il suo auspicio alle elezioni anticipate come metodo di risoluzione della crisi di governo, iniziata giovedì scorso con le dimissioni di Romano Prodi a seguito del voto di sfiducia del Senato della Repubblica. Il cavaliere ha detto che, se il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non optasse per le elezioni anticipate, «milioni di italiani si riverserebbero a Roma per chiederle». Ma Berlusconi lascia anche spazio ad un dialogo sui grandi temi istituzionali con le forze di centro-sinistra, dicendo: «Se all'interno di questa sinistra c'è qualcuno che vuole dividere con noi certe responsabilità, non saremo certo noi a dire di no».

(fonte: Wikinews)

Ora… ripensate a quel che è successo in quest'ultimo anno, in particolare agli ultimi sei mesi: dalla rottura di Fini allo strappo del gruppo di Futuro e Libertà. Ripensate ai mesi e mesi di inattività politica di governo e parlamento, alle polemiche violente all'interno del Pdl, alle accuse e alle controaccuse di tradimento, agli ultimatum, fino allo scontro frontale Berlusconi-Fini. Ripensate a quello che è successo nella due giorni (ieri e l'altroieri) di dibattito al Senato e alla Camera sulla fiducia al governo del Cavaliere, alle sue dichiarazioni e alle sue interviste sui giornali e alla tv…

Il bagno è in fondo al corridoio...

Commenti

  1. Bellissimo post! :)

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  2. Per Zicin:
    Tu sei sempre troppo buona! TX!!!

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  3. Per Goccia di neve:
    You're a strange girl indeed! And your blogs too!!! I'll meet you around...

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  4. Caro Signor Belli

    avrà fine, secondo lei, prima o poi, questa lenta e lunga ed estenuante agonia politica? Questo detto, mi rende ogni giorno più orgogliosa condividere l'altra metà della scrivania con te..

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  5. Per Anonimo:
    Cara Anonima (ma non per me!), finirà, certo che finirà. E poi ricomincerà, sicuro che ricomincerà! Per il resto, sto sperimentando strane forme di rossori telematici... Comunque, me too!

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  6. Ti abbraccio forte-forte....
    Tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti tanti AUGURI!!!

    Hai ragione...è troppo questo tempo...spero soltanto che non duri tutto il tempo...

    A presto amico caro.

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  7. anche io ho scavato ....tant'è che ho trovato il suo vecchio contratto !!!

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  8. Per Dark:
    Bello rileggerti, amica mia!
    Auguri anche a te, tesoro!
    A presto!!!

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  9. Per Marianna:
    Contratto, Mari?! Che contratto...?

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  10. BUONE FESTE TANTI AUGURI TI VOGLIO BENE E QUEL CAFFè PRIMA CHE MI SPOSO ME LO DEVI OFFRIRE ò
    TANTI MA TANTI AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!

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