Elezioni politiche 2010: memorandum



E' vero che il governo Berlusconi ha appena spuntato la (prevedibile) fiducia al Senato e fra poco, dopo l'ultima notte di calciomercato, probabilmente otterrà alla Camera quei due o tre voti che gli risparmieranno l'umiliazione parlamentare del pollice verso. Però, vista la situazione, preferisco portarmi avanti col lavoro e prepararmi al prossimo voto politico: ennesimo giro d'Italia elettorale per il quale ho appuntato qualche notarella che, stavolta, voglio ricordare a me stesso.

- Non fidarsi degli sconosciuti: le facce nuove da noi non esistono, meglio controllare eventuali effetti di ritocco dovuti al cerone o al photoshop.

- Non fidarsi delle facce nuove, che abbiano i capelli bianchi, il parrucchino o la calvizie incipiente.

- Ricordarsi che promettere di abbassare le tasse o di eliminarne qualcuna non vuol dire abbassare le tasse o eliminarne qualcuna.

- Ricordarsi che la crisi economica mondiale è un fattore oggettivo e non può magicamente sparire solo perchè siamo in campagna elettorale.

- Diffidare dai padroni che improvvisamente si schierano dalla parte del popolo o degli operai. Lo stesso vale anche se a farlo sono i loro figli.

- Diffidare di chi improvvisamente si fa paladino della sorte di tanti disperati, specialmente se la legge che più di ogni altra cosa ha contribuito alla loro disperazione porta il suo nome e cognome.

- Guardarsi da chi impiega tante parole a spiegare il significato di res publica e, al tempo stesso, non adotta alcun comportamento coerente con esse.

- Ricordarsi che i reati rimangono reati anche se a commetterli è un uomo politico e che non per questo cambiano nome o si possono assolvere cum lodo.

- Tenere bene a mente che in cabina elettorale non c'è alcun Signore a sorvegliare e giudicare sul voto. Anche perchè, se proprio volesse sorvegliare e giudicare, probabilmente Questi rivolgerebbe il suo sguardo inquisitore all'interno di qualche sacrestia od oratorio.

- Togliersi definitivamente dalla testa l'idea che la prima repubblica sia finita ad Hammamet e che la seconda sia iniziata con Tangentopoli.

- Sradicare assolutamente dalla propria testa il ritornello, tanto caro a qualcuno, secondo il quale senza il governo Berlusconi è a rischio la democrazia in Italia.

- Ricordarsi che il verde, oltre ad essere il colore della speranza, è il colore dei prati e dell'impegno a favore dell'ambiente e delle specie protette. Qualsiasi altro uso e abuso di questo colore, seppur molto trendy in cravatte e fazzoletti, non ha significato alcuno.

- Ricordarsi che il mercato delle vacche, come quello delle pecoroni, non è solo una forma di baratto tipicamente sarda o abruzzese, ma ha uno stand aperto h24 anche in alcuni Palazzi della Capitale.

Qualora tutto ciò non bastasse, ricordarsi assolutamente che, nonostante le apparenze, questo non è Scherzi a parte e non lo è mai stato. E che se anche lo fosse, oltre al danno avremmo anche la beffa: perchè anche su quello Lui prospera.

Commenti

  1. Molto utile questa carrellata per chi è credulone o si ripone la fiducia in mani sbagliate come a fatto Pinocchio con il Gatto e la Volpe.
    Occhio!!!

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  2. Uh..che bell'esempio ha fatto zicin, e lo approvo!!
    Sembra di essere davvero nel paese dei balocchi..tutti dei pinocchio che affidano la fiducia in gatti e volpi..
    Pinocchio ritorna sempre..ricordi..?

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  3. Ricordarsi che, nonostante sia il periodo del Bunga Bunga, siamo stanchi di prenderla sempre al culo!!!

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  4. Concordo con Gianluigi ed aggiungo: nonostante tutto, conservate la speranza e andate a votare perchè qualcuno, un signor qualcuno con le palle squadrate dalla lotta per i diritti(e non dalla violenza di chi pensa che assaltare edifici pubblici e gettare bombe carta sia la soluzione ai mali del mondo), ha detto "Siate il cambiamento che volete veder avvenire nel mondo". Le rivoluzioni cominciano dalla ribellione di chi è stanco ma consapevole, di chi storce ancora storce il naso di fronte a scene di pubblico squallido ludibrio, di chi si indigna e guarda dall'esterno il proprio mondo che crolla piano piano e allora dedice di salvarlo e ricostruire sulle macerie della storia..

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  5. Per Zicin:
    Occhio...?!? OCCHI!!!! Tutti e due, anzi tre o quattro!!! Che con questi qui, un occhio solo non basta!
    A presto!

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  6. Per Debora:
    Vuoi che non ricordi Pinocchio e il Parco Collodi? Ci siamo conosciuti con quel tuo post...!
    Un bacione anche a te!

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  7. Per Gianluigi:
    Già, a quanto pare è diventata una moda... Dolorosa e assai poco conveniente! (parlo da cittadino, ovvio!!!)

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  8. Per Anonimo:
    Innanzitutto... benvenuto!
    Vero quel che dici, il problema è che di eroi del nostro tempo - così come di Gandhi - ce ne sono pochi. Anzi, pochissimi. E il loro insegnamento - ormai lo hanno ben capito i Signori che ri-scrivono la storia - è meglio opacizzarlo da postumi che contrastarlo con loro ancora in vita.
    Ci vuole coraggio. E noi non ne abbiamo, spesso fatichiamo anche a guardarci allo specchio...
    Grazie per il tuo commento. Qui è sempre aperto, se vuoi. Anche non da anonimo!
    Ciao!

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