Talk-show Rai: i 5 comandamenti di Masi

Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, alla ripresa della stagione televisiva, mette le mani avanti e, prima che Berlusconi chiami (o forse subito dopo...?), scrive le nuove tavole della legge per talk-show e programmi d'approfondimento informativo. Cinque punti per "garantire il rispetto puntuale della normativa vigente e della governance aziendale in termini di pluralismo, di contraddittorio e di completezza dell'informazione''.

Io so che morite dalla voglia di leggerli: per questo (anche in considerazione del fatto di non volervi privare di una sana risata) ve li scrivo qui di seguito.

1° comandamento: "rispetto delle fasce orarie di tutela dei minori come da normativa vigente, peraltro ben nota ai destinatari in quanto più volte segnalata";

2° comandamento: "in continuità con le indicazioni impartite dai mei predecessori, che hanno richiamato più volte la Carta dei diritti e dei doveri degli operatori del servizio pubblico radiotelevisivo, il Codice Etico nonché le indicazioni dell' Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, non deve essere prevista in alcun modo la presenza in studio del pubblico come 'parte attiva', in linea di principio neppure con applausi. La selezione del pubblico deve essere affidata alle competenti e preesistenti Strutture aziendali";

3° comandamento: "i 'talk-show' devono garantire, sempre e nella stessa trasmissione, il rispetto dei principi del pluralismo e del contraddittorio, ad eccezione ovviamente delle trasmissioni articolate su un unico rappresentante politico. A tal fine si considera rilevante e vincolante l'individuazione e la gestione anche degli opinionisti e dei tecnici di settore, che peraltro devono anch'essi essere individuati secondo i medesimi principi di pluralismo e di contraddittorio";

4° comandamento: "sempre nei ''talk-show'', in analogia con quanto avviene negli altri paesi europei, il conduttore nel corso della trasmissione deve mostrarsi terzo ed effettivamente imparziale";

5° comandamento: "le interviste ai partecipanti devono essere realizzate in sequenza di contraddittorio assicurando tendenzialmente a ciascun ospite lo stesso tempo di parola".

Una domanda su tutte: alla luce di tutto ciò, Berlusconi potrà più telefonare-inveire-offendere-e poi attaccare il telefono in trasmissione? O sarà duramente sanzionato?

Nel frattempo, godetevi lo spot realizzato da Vauro per il ritorno in tv di Annozero, dal titolo Odissea nello spazio. Non lo hanno trasmesso come promo in Rai, vero...?

Commenti

  1. Il pupazzo assomiglia a Mosè gli mancano solo le tavole .
    Apprendo da te che mi hanno licenziata non posso più applaudire (faccio la figurante pure )mi rassegnerò .....
    sai che ti dico è una massa di c.....i capisci a me !!!!!

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  2. Per Marianna:
    Fai la figurante?!? Pure...! Comunque, non ti hanno licenziata: devi solo battere le mani un po' di qua e un po' di là... Oppure, per niente!

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